Il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, l’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola e il Museo Etnografico Cerignolano (1979) in occasione del 50° Anniversario del Transito di San Pio da Pietrelcina ne vogliamo ricordare la Figura del Frate di Pietrelcina, con la Sua viva spiritualità, con il Suo carisma di fede è profondamente impressa nei cuori e negli animi dei cerignolani, a Lui da sempre devoti. Vogliamo riproporre il testo della SCHEDA a tergo della LITOGRAFIA realizzata nel settembre del 1998 nella ricorrenza del 30° Anniversario del Transito di P. Pio da Pietrelcina, per la Mostra Foto-Documentale.
Cerignola, 22 settembre 2018 Matteo Stuppiello
“RICORDANDO P. PIO”*
23 settembre 1968, ore 5 ca. del mattino, ancora buio, insistenti squilli di telefono mi fanno sobbalzare insieme ai componenti della mia famiglia. E’ mio padre Michele che con profonda mestizia ascolta al telefono la ferale notizia della Morte di Padre Pio da Pietrelcina, comunicatagli da Padre Rufino Megliola da Lacedonia, allora Parroco del “SS.mo Crocifisso”.
Con tempestività Egli aveva voluto informare noi per primi, conoscendo la grande devozione e l’intimo legame che ci univa al Frate Stimmatizzato. Appena il giorno prima, nel pomeriggio, in occasione del 50° Anniversario delle Stimmate, della Benedizione della Cripta della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, della posa della Prima Pietra per la Via Crucis Monumentale e di un Convengo Internazionale dei Gruppi di Preghiera (eventi svoltisi dal 20 al 22 settembre), ero stato a San Giovanni Rotondo con mio padre, con il collega Francesco Vurchio, Vigile urbano, e con mio fratello Antonio, essendo mia madre Lucia e mia sorella Maria fuori sede. Nella Sala “San Francesco”, che collega la Chiesa alle Celle, sul piano superiore del Convento, dove Egli durante la giornata si fermava a colloquio e in preghiera con gli uomini, era stata per spinta dai confratelli, un corpo abbandonato, un volto pallido e smunto, stanco e prostrato, lasciavano costernati e preoccupati i numerosi fedeli presenti, i Suoi figli spirituali, inginocchiati per ricevere la benedizione e una parola di conforto.
La conferma viene con quella telefonata e suscita in noi l’urgenza di rendere filiale omaggio a Padre Pio. In auto mio padre, mio fratello, io e la sorella di mia nonna materna, Antonietta Dibisceglia, raggiungiamo San Giovanni Rotondo alle prime ore del mattino, quando già molta gente affollava il sagrato della Chiesa, lungo il percorso transennato.
Ritengo molto significativo riportare un Suo pensiero: “[…] abbandoniamoci a Lui (Gesù) distaccandoci da questo menzoniero apparato del male, ove tutto è follia e vanità. Tutto passa, solo Dio resta all’anima se avrà saputo bene amarlo. Povere sventurate quelle anime che si gettano nel turbinio delle preoccupazioni mondane, più besse amano il mondo, più le loro passioni si moltiplicano, più i loro desideri si accendono, più trovano impacci ai loro progetti, ed ecco le inquietudini, le impazienze, gli urti terribili che spezzano i loro cuori che più non palpitano di carità e di santo amore. S. Giovanni Rotondo 30 dicembre 1921 […]” (1).
Lo stesso Padre Rufino Megliola ha promosso e fatto realizzare il Monumento Bronzeo a Padre Pio da Pietrelcina, collocato in P.za San Francesco (già P.za Palermo), difronte alla Chiesa parrocchiale del “SS.mo Crocifisso”. Il Gruppo Scultoreo, opera della scultrice Amalia Ciardi Duprè, è stato inaugurato il 13 maggio 1979, “in un clima di festa eccezionale per la città e i Francescani” (2). – Matteo Stuppiello.
Bibliografia e Note
*- P.PIO, al secolo Francesco Forgione, nasce a Pietrelcina (BN) il 25 maggio 1887 da Grazio e Giuseppa De Nunzio, muore a San Giovanni Rotondo, nel Convento di Santa Maria delle Grazie, il 23 settembre 1968.
1 – AA.VV. P. Pio, in Supplemento al numero 11 (Novembre) 1968 – anno 43 – de “L’Amico del Terziario”, Foggia, p. 76.
2 – SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Religiosità e cultura nelle immagini, San Ferdinando di Puglia, 1987, pp. 10-11. La Scheda sul Monumento bronzeo è a cura del prof. Salvatore Delvecchio; dello stesso autore il disegno e l’acquerellatura a mano. Inoltre si vedano: SALVATORE DELVECCHIO , Grande monumento a Cerignola , in la “Voce di P. Pio”, anno X , settembre 1979, n. 9, San Giovanni Rotondo, 1979, pp. 8-9.; AMALIA CIARDI DUPRE’, Il monumento a P. Pio , Vallecchi, Firenze, 1980, pp. 35-36. Per l’occasione dell’inaugurazione del monumento fu prodotto l’opuscolo : AA.VV., ”Omaggio a P. Pio dai figli spirituali di Cerignola”, [a cura della Comunità Francescana di Cerignola], s.l. [Cerignola], s.d. [1979].
Il testo sopra riportato è la SCHEDA posta a tergo della LITOGRAFIA edita dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, dall’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola e dal Museo Etnografico Cerignolano (1979), realizzata per la manifestazione culturale “RICORDANDO P: PIO” / (*Pietrelcina 25.5.1887 †San Giovanni Rotondo 23.9.1968) – 30° Anniversario della Morte – Mostra foto-documentale – Cerignola, 23 settembre – 7 ottobre 1998, Corso Aldo Moro, 87, inaugurata da S. E. Mons. Giovanni Battista Pichierri, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, unitamente ai Rappresentanti della Comunità Francescana Cappuccina di Cerignola. La Litografia Stampata nelle Tipolitografia “Francesco Miulli” a San Ferdinando di Puglia, 1998, è stata realizzata artisticamente con una Rielaborazione grafica e acquerellatura dal prof. Salvatore Delvecchio a tiratura limitata in numero di 150 copie.