Proseguendo nell’impegno di dare pubblica conoscenza dei documenti relativi al passato di Cerignola, questa volta si darà conto di un NOME ed un EVENTO riguardante il nostro Paese, ma anche la Nazione.
La ricchezza dell’Evento risiede nel fatto che un re, Re Umberto, sostò in stazione per salutare un nostro cittadino. Questo l’articolo: “UN MUTILATO” ( ) – “[…]alle 5 ½ del 20 settembre 1870 i cannoni dell’esercito italiano cominciarono a fulminare le Porte Pia, Salaria, S. Giovanni e S. Pancrazio … Alle 10, dopo l’apertura di una lunga breccia a destra di Porta Pia, per quelli che vengo9no da via Nomentana, fu issata la bandiera bianca sul Vaticano. Il 35° Bersaglieri ed il 39° Fanteria entravano in Roma per la breccia, mentre alcune compagnie del 41° Fanteria tentavano di scavalcare un muro, che tra un nuvolo densissimo di polvere rovinò e molti soldati restarono feriti e malconci. Tra questi un cerignolano, ARCANGELO AMAROTTA, cui, dopo terribili sofferenze, si dovè amputare la gamba destra. E il glorioso mutilato, ch’era stato risparmiato dal piombo austriaco nella guerra nel 1866, fregiato della medaglia di argento al valor militare, tornò in patria ed esercitò il modesto mestiere di rivenditore di sali e tabacchi. Era il Novembre del 1878: Re Umberto e la Regina, reduci dal viaggio in Sicilia, passavano da questa Stazione ferroviaria. Tutte le autorità, i cittadini più eletti, gl’insigniti di scienze e lettere, come enfaticamente il buon Segretario comunale chiamava i professionisti, le Società operai con bandiere, il concerto musicale paesano, tutta Cerignola era sul piazzale della Stazione. V’erano pure i reduci militari con bandiera, portata da DOMENICO DI TRANI, il quale appena il treno fu fermo, visto il re, con la sua voce stentorea, superante ogni frastuono , gridò: “Maestà, siamo i reduci delle patrie battaglie”. Mentre la Regina, leggermente inchinando il capo, rispondeva col suo dolcissimo, grazioso sorriso agli evviva della folla, Umberto, col suo sguardo d’aquila, aveva scorto subito il veterano, sul cui petto splendeva il distintivo. Gli fece cenno di accostarsi. – Il vostro nome, chiese il Re. – Amarotta Arcangelo, soldato dei 41° Fanteria – Dove perdeste la gamba ? – Alla presa di Roma, Maestà. Il Re additò al figliuolo il valoroso a cui stese la mano ed in pretto piemontese disse: – Bravu Fieul !… Il treno reale partì; il povero mutilato, ch’era pallido e visibilmente commosso, lo guardò fino a che non sparve e le lagrime inondarono il suo viso. Quello era stato il più bel giorno della sua vita”.
L’articolo “Un mutilato” a firma di NICOLA PESCATORE, è tratto dalla pubblicazione dal titolo “Venti Settembre – Cerignola, 1900” edito dalla Tipografia Raffaele Cibelli di Michele, Cerignola 1900.
Per l’occasione (la Breccia di Porta Pia) il Comune di Cerignola volle lasciare la memoria murando una lapide sul prospetto del Palazzo Civico:
IL XX SETTEMBRE
INAUGURANDO I SUOI NUOVI DESTINI
CON GESTO SUBLIME E POSSENTE
IL POPOLO D’ITALIA
SCHIARI’ RIMOSSE L’EQUIVOCO SECOLARE
OR VOTATO A FASTI MIGLIORI
LE NOBILI TRADIZIONI RIAFFERMA
SICURO PERCORRE L’ASCESA
SGOMENTO AI NEMICI E AGLI STOLTI
-▫-
CERIGNOLA
DEVOTA ALLA PATRIA E ALLA CIVILTA’
POSE NEL XLIII ANNIVERSARIO
PLAUDENDO E AMMONENDO
Ricordiamo che questo fu un periodo politico molto particolare dove in Italia spadroneggiava la MASSONERIA e L’ANTICLERICALISMO e CERIGNOLA nel suo apice governativo ne rispecchiava in pieno la politica, sostenuta da FORTI MOVIMENTI ANTICLERICALI. Una LOTTA aperta tra MASSONERIA, MOVIMENTI ANTICLERICALI e la CHIESA locale.
Si ringrazia la Sig.na ANNA RUOCCO (*Cerignola 6.3.1915 †Cerignola 6.1.1981), amica di famiglia, per il dono, effettuato il 20.10.1969, di una serie di antiche foto, articoli e opuscoli, tra questi ultimi il Numero Unico “XX Settembre 1870”, contenente l’interessante articolo su ARCANGELO AMAROTTA. Il materiale documentaristico era appartenuto allo zio Can. FRANCESCO RUOCCO (*Cerignola 18.4.1885 †Cerignola 14.10.1968).
Si ringrazia, altresì, l’amico, Sig. NICOLA BORRELLI,già del Settore Anagrafe del Comune di Cerignola, il quale su mio invito, l’8 ottobre del 2011, effettuò una ricerca sulle persone citate e nell’avermi gentilmente fornito i dati anagrafici.
ARCANGELO AMAROTTA nasce a Cerignola il 7.10.1842, figlio di Donato, contadino e di Savina Dibisceglia, contadina, di Cerignola. Ha esercitato il mestiere di Tabaccaio fino al suo decesso, avvenuta nella sua abitazione in Via Tommaso Russo al civico 1. Nel 1874 risulta domiciliato nella Strada Sant’Antonio n. 93. Si sposò, in prime nozze, con Maria Russo, contadina, quindicenne, l’8.2.1872, e in seconde nozze, con Angiola Cantatore, casalinga, ventisettenne, nel 1893.
Ma ora vediamo i risultati della ricerca, riportando i vari ATTI di STATO CIVILE del Comune di Cerignola, trascritti, relativi alla famiglia di ARCANGELO AMAROTTA:
– Atto di NASCITA, 1842, di AMAROTTA ARCANGELO N° 419:
“E’ comparso Donato Amarotta fu Arcangelo di Cerignola di anni venticinque, qui domjiciliato il quale dichiara che è nato un bambino da sua moglie Savina di Bisceglia di Cerignola di anni venti, qui domicilita, nel giorno Sette del mese di ottobre dell’anno milleottocentoquarantadue, alle ore otto nella sua casa. Lo stesso dà il nome di Arcangelo, Raffaele”. N.B: atto trasmesso dal Parroco, Don Carmine di Paola al Comune (Nicola Borrelli).
– Atto di MATRIMONIO, 1872, tra AMAROTTA ARCANGELO e MARIA RUSSO N° 44:
“Il giorno otto febbraio del 1872 sono comparsi Arcangelo Amarotta, di anni ventinove ed un mese, contadino, nato a Cerignola il sette ottobre milleottocentoquarantadue, celibe, figlio di Donato, contadino, e dalla fu Savina di Bisceglia e Maria Russo, di anni quindici ed un mese, contadina, nata a Cerignola addì otto gennaio milleottocentocinquantasette, nubile, figlia di Antonio, ed Angiola di Sapio,. Contadina. Dopo la lettura degli articoli di Legge, gli sposi si sono uniti in matrimonio. Gli sposi hanno detto di non saper firmare”.
– Atto di NASCITA, 1874, di DONATO AMAROTTA, N. 822:
“E’ comparso Arcangelo Amarotta di Donato, di anni trentuno, venditore di generi di privata, il quale ci ha presentato una bambino di sesso mascolino che dichiara essergli nato il giorno ventidue ottobre dell’anno milleottocentosettentaquattro dalla di lui moglie Maria Russo fui Antonio, di anni diciotto, residente col dichiarante, nella sua casa di abitazione messa alla Strada San Antonio, distinta col numero civico novantatre, ed al medesimo bambino dichiara di dare il nome di Donato, Raffaele, Michele, Francesco”.
– Atto di NASCITA, 1876, di ANTONIO AMAROTTA: Sarà il futuro SACERDOTE DON ANTONIO
“E’ comparso Arcangelo Amarotta di anni 34 – gabellotto – il quale ha dichiarato che ad ora antimeridiane otto e minuti quindici del 21.3.1876 nella casa in via S. Antonio, n° 93 da Maria Russo, sua moglie – cucitrice – è nato un bambino di sesso mascolino a cui da i nomi di Antonio, Francesco Paolo”.
– Nel 1877 nacque AMAROTTA ANGIOLINA, figlia di Arcangelo e di Maria Russo. Nacque a Cerignola il 23 novembre 1877, atto n. 903, casalinga, coniugata a Cerignola con Montingelli Giuseppe fu Giuseppe, il 25 luglio 1903 n. 177, vedovata il 28.12.1924, N. 933. Emigrata a Foggia dove muore il 17.6.1926. A Cerignola abitava in Via Astrea.
– Atto di MATRIMONIO, 1893, tra AMAROTTA ARCANGELO e CANTATORE ANGIOLA N. 30:
“Sono comparsi Amartotta Arcangelo, vedovo di anni cinquanta, tabaccaio figlio del fu Donato e della fu Dibisceglia Savina, e CANTATORE Angiola, vedova di anni ventisette, casalinga, figlia di Felice e di Pignataro Concetta. Dopo la domanda di rito, si sono uniti in matrimonio”
-Atto di MORTE, 1896, di AMAROTTA ARCANGELO, N. 371:
“Deceduto il 15 maggio del 1896 alle ore pomeridiane sette e minuti quindici nella casa in via Tommaso Russo, n° 1 è morto Amarotta Arcangelo, di anni 53, tabaccaio, residente in Cerignola, nato a Cerignola dal fu Donato, contadino e dalla fu Dibisceglia Savina, contadina, marito in 2e nozze di Cantatore Angiola”.
A riguardo del Sac. ANTONIO AMAROTTA, lo stesso mio amico e collaboratore, Nicola Borrelli mi riporta nel N.B. quanto segue: – Dai registri degli Atti di morte, consultati nel Comune di Cerignola, non risulta nessun decesso del suddetto. Evidentemente è deceduto in altro Comune”.
Infatti, da mie ulteriori ricerche vengo a conoscenza che Don Antonio Amarotta lasciò Cerignola per trasferirsi a San Giuseppe Vesuviano (NA), incardinandosi nella Diocesi di Nola. Non conosco il motivo o i motivi che portarono il giovane Sacerdote di 35 anni a trasferirsi nella succitata Città. Riporto la notizia: “Congratulazioni al nostro concittadino D. Antonio Amarotta – Domenica, 23 aprile, il nostro concittadino e carissimo amico Sac. D. Antonio Amarotta prese possesso del Beneficio Canonicale nell’Insigne Collegiata di Somma Vesuviana, che Monsignor Vescovo di Nola s’è degnato conferirgli in vista certamente dei meriti non comuni del nostro bravo Amarotta. All’amico, all’ottimo Sacerdote giungano le nostre congratulazioni con l’augurio di sempre maggiori ascese”, in “VAGANDO” – in “L’APE” – Foglietto quindicinale, ANNO II – NUM. 9 – Cerignola, 7 Maggio 1911 – Tip. Edit. PESCATORE – Cerignola.
Cerignola, 11 agosto 2021 Matteo Stuppiello.
Echi di stampa:
MATTEO STUPPIELLO, “Un mutilato” di N. Pescatore, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – ANNO III – n. 2, 20 settembre 1980, p. 4.
MATTEO STUPPIELLO, Arcangelo Amarotta e Francesco Ditrani nella storia dell’Unità d’Italia (1861-2011) – SCHEDA pubblicata a tergo della LITOGRAFIA realizzata in occasione del “Nel 30° Anniversario / della Costituzione / Dell’Archeoclub d’Italia / Sede di Cerignola / 1981 – 10 gennaio – 2011” – Mostra documentale : “Arcangelo Amarotta e Francesco Ditrani nella storia dell’Unità d’Italia (1861-2011)” – Sala-Mostre “Servo di Dio Mons. Antonio Palladino – Corso Aldo Moro 89 – Cerignola, 27-31 dicembre 2011. Si tratta dell’artistica LITOGRAFIA realizzata in una rielaborazione grafica dal Prof. Salvatore Delvecchio, acquerellata a mano dall’autore a tiratura limitata in n° 180 esemplari, stampata il 16 dicembre 2011 nella Tipolitografia “Miulli”, Via Callano 5, Barletta, edita dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, dall’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola e dal Museo Etnografico Cerignolano (1979).