Una delle processioni RIONALI dall’intensa carica devozionale ed emotiva, caratterizzata da una evidente sobrietà, è quella di SAN MATTEO APOSTOLO ed EVANGELISTA del 21 settembre.
La processione, accompagnata dal suono delle CAMPANE, inizia a prendere vita sin dall’interno della CHIESA. Con grande gioia ed EMOZIONE il SIMULACRO di SAN MATTEO, varcato il PORTALE d’ingresso, grazie allo sforzo dei PORTANTINI, viene deposto sull’apposito dossello ad altezza quasi d’uomo che viene puntualmente approntato sul bel SAGRATO lastricato con “CHIANCHE” bianche calcaree.
La SOSTA è motivata per dare la possibilità ai numerosi FEDELI e DEVOTI, che si affrettano ad avvicinarsi, in modo composto, di tendere la loro mano nell’intento di “toccare” o “sfiorare” il SIMULACRO. È un momento ATTESO da un INTERO ANNO. Tutto è RACCHIUSO, come in uno SCRIGNO, in quell’INTENSO ATTIMO, fatto non con l’intento di primeggiare o per semplice tradizione. In quell’ ATTIMO è riconoscibile una INTENSA CARICA EMOTIVA che si manifesta con lacrime di vera e sentita FEDE nei confronti del SANTO verso il quale, in silenzio, si chiedono GRAZIE, GUARIGIONI, LAVORO, SALUTE e tanto altro. Non vi è traccia, nell’atteggiamento di DEVOTI e FEDELI, di eclatanti manifestazioni esteriori fuori luogo. C’è compostezza e, quasi sempre, nel loro ANIMO sono racchiusi dolori e bagliori di SPERANZA.
Quello descritto è il MOMENTO più INTENSO della PROCESSIONE che può essere definito come la corda tesissima di un arco che, con lo snodarsi della PROCESSIONE, tenderà a vibrare, in ognuno, una serie di emozioni.
Intanto, la PROCESSIONE prende corpo con la partecipazione del “POPOLO di DIO” proveniente non solo dal RIONE “SAN MATTEO”, ma anche da altre parti della CITTA’. I frequentatori della piccola Chiesa di San Matteo unitamente ai fedeli della Parrocchia “San Francesco d’Assisi” con la direzione spirituale del Parroco, don GIUSEPPE GAETA, animano la processione con preghiere e canti. Il giovane, Sig. NICOLA CHIAUZZI, collabora attivamente e annualmente con il suddetto Parroco, organizzando l’intera manifestazione sia interna che esterna.
Apre la processione il cosiddetto “PALIOTTO” in stoffa ROSSO AMARANTO, di forma triangolare, molto allungata recante nella parte centrale dipinta l’EFFIGIE di SAN MATTEO.
I PORTANTINI si alternano nel portare a spalle il SIMULACRO di SAN MATTEO, preceduto e seguito da DEVOTI e FEDELI, guidati nella PREGHIERA dal Parroco, don GIUSEPPE GAETA.
Nei pressi delle strade interessate dal passaggio della processione del simulacro si odono ACCORATI CANTI, LITANIE e PREGHIERE tanto da richiamare anche chi è presente in altre vie. Il giovane, Sig. NICOLA CHIAUZZI, esperto cantore nella piccola ma accogliente CHIESA di SAN MATTEO, canta vibranti e toccanti INNI e LODI di antica tradizione in VERNACOLO indirizzati al VENERATO SANTO. Tutti partecipano nella risposta, cantando. Sono antichi canti tradizionali che i CERIGNOLANI proponevano presso l’antico complesso monastico dei Padri Minori Francescani del Santuario di San Matteo, sul Gargano, a San Marco in Lamis. Anche questo è un significativo “MOMENTO” di intimità del DEVOTO che, nel canto tradizionale, si ritrova ad elevare la preghiera genuina verso il SANTO PROTETTORE, SAN MATTEO APOSTOLO ed EVANGELISTA.
Cerignola, 21 settembre 2024 Matteo Stuppiello
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