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SEI ELEMENTI FITTILI RECUPERATI TRA MATERIALI DI RISULTA NEL RIONE MEDIEVALE “TERRAVECCHIA” E DONATI DAL GIOVANE VALERIO CALVIO

Il FASCINO che, per fortuna, ancora oggi, la “TERRAVECCHIA” (rione MEDIEVALE e RADICE STORICA di Cerignola), nonostante tutto, riesce ad EFFONDERE a pochissimi dei suoi RESIDENTI, ci porta a mettere in risalto l’azione di UNO di questi, il giovane VALERIO CALVIO.  Ci inorgoglisce come Istituzioni dell’Archeoclub d’Italia APS Sede di Cerignola, del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” e del Museo Etnografico Cerignolano (1979) averlo tra i Soci, sin dal 2013. Il giovane VALERIO CALVIO, diplomato in DECORAZIONE PITTORICA presso l’Istituto Statale d’Arte “Sacro Cuore” di Cerignola, oggi Liceo Artistico, FONDATO dalla indimenticata Sig. ANTONIETTA ROSATI, nel 1961.

La spiccata SENSIBILITA’ di VALERIO per l’ANTICO e per il PROFONDO AFFETTO per il RIONE “TERRAVECCHIA”, difficili da quantificare, lo UNISCONO in stretta SIMBIOSI al suo RIONE, che gli ha dato i natali.

Conoscitore di ogni singola “parte”, anche “recondita” della “TERRAVECCHIA nei suoi minimi aspetti ARCHITETTONICI, ARTISTICI, STORICI, AMBIENTALII in riferimento aPALAZZI, CHIESE, VICOLI, TOPONOMASTICA, DECORAZIONI, CELLARI, IPOGEI, ISCRIZIONI, ANTICO OSPEDALE, STORIA, PERSONAGGI … Ciò costituisce una enorme ricchezza CULTURALE per il giovane VALERIO che mette a disposizione della intera CITTA’.

Convinto assertore per la SALVAGUARDIA dei BENI CULTURALI, in più occasioni, è riuscito a recuperare, proprio nella sua “TERRAVECCHIA”,elementi” materiali destinati all’abbandono e, quindi, alla dispersione e a distruzione sicura.

Va detto che nella “TERRAVECCHIA”, sin dalla fine degli anni ’60, si è ingenerata una scellerata opera di scempio urbanistico, senza VIGILANZA da parte dell’ ENTE LOCALE preposto alla DIFESA. Tali azioni hanno deturpato irrimediabilmente il “volto” della stessa, comprese le scelte delle “decorazioni” da parte dei residenti, sicuramente opinabili in quanto di “cattivo” gusto.  

Nel settembre del 2015, si resero necessari dei lavori di manutenzione ordinaria per la pulizia dei canali di displuvio per poterli ripulire dall’accumulo di terra, erbacce ed altro. Eseguiti da operai per conto della ASL di Foggia, proprietaria dell’immobile con ingresso in Via S. Sofia n°12, trattasi dell’ANTICO OSPEDALE CIVILE, attivo dal XVI secolo fino al XVIII secolo (1) e voluto ed istituito dal dotto Arciprete Nullius, DON LEONARDO DE LEO.

I lavori venivano eseguiti all’interno del CORTILE e interessarono, soprattutto, la parete esterna di uno degli ambienti affacciantisi nel cortile medesimo, con la rimozione di sei ELEMENTI FITTILI acromi costituenti una caratteristica canalizzazione in verticale, in parte a “VISTA”. Questa sequenza di manufatti risultava, per metà, murata nella parete, costruita con scaglie di pietra crosta, “(k(e)rust(e)”, per l’altra a “GIORNO”. Nella fotografia è possibile notare dei fili di ferro, corrosi dal tempo, che per i suddetti ELEMENTI FITTILI conferivano, anche se in modo molto precario, una certa stabilità tenendoli agganciati alla parete. Inoltre, alcuni presentavano vistose lesioni. Tra l’altro, come si può notare dalle stesse foto, l’ultimo tratto della CANALIZZAZIONE presenta una VISTOSA INTERRUZIONE con mancanza di “TUBI. In tal modo, si era venuta a creare una paurosa instabilità dei soprastanti elementi fittili con sicura minaccia di scivolare verso il basso, non essendoci sotto nulla che potesse reggere l’intero peso. Sempre dalle foto, si evince che l’ultimo tratto continuava il suo percorso ancora più giù nel seminterrato. Infatti, questa ultima parte reca la ricopertura con malta cementizia e non ci è dato sapere se la stessa copre la canalizzazione sottostante.   

Questi SEI MANUFATTI in argilla, una volta rimossi dagli operai muratori, alcuni fortunatamente integri e altri in frantumi, venivano portati unitamente al materiale di risulta all’esterno del cortile per essere smaltiti. Il giovane socio, VALERIO riuscì a recuperare sia quelli integri che i SINGOLI frammenti, salvandoli dalla SICURA e TOTALE DISTRUZIONE. Questi CARATTERISTICI “TUBI” in “COTTO”, del resto, erano riusciti a sfidare il tempo per alcuni secoli.

La suddetta CONDOTTA FITTILE era stata utilizzata, non sappiamo per quanto tempo, come CANNA FUMARIA, originandosi dall’interno di un locale sottostante seminterrato, avente l’ingresso da un’altra parte. Infatti, le pareti interne dei “TUBI”, a sezione circolare, risultavano, durante la fase del lavaggio, effettuato da Valerio, essere incrostati da nero-fumo abbastanza spesso.

La CONDOTTA in TERRACOTTA, come si può notare dalle fotografie, arrivava fino alla parte sommitale dell’antica muratura dove, probabilmente, era sormontata da un caratteristico COMIGNOLO in muratura. Non sappiamo se abbattuto nel momento in cui aveva smesso di assolvere alla propria funzione o per crollo o per altro ancora. Per ovviare al problema dell’acqua di displuvio, proveniente dal terrazzo, l’imboccatura del comignolo veniva coperto  da una TEGOLA PIATTA di argilla, così da evitare possibili infiltrazioni d’acqua.

Il 15 giugno 2024, I SEI ELEMENTI in TERRACOTTA venivano donati al Museo Etnografico Cerignolano (1979) e, per tanto, esprimo i miei più vivi RINGRAZIAMENTI al giovane Socio Valerio Calvio. Dopo la fase di incollaggio dei “frammenti” che andavano a completare i TRE TUBI non integri, gli stessi venivano sistemati con gli altri TRE SANI nel SETTORE delle FORNACI, andando a costituire, per ora, un “UNICUM”.

Questa tipologia di CONDOTTE realizzate con ELEMENTI FITTILI, probabilmente, nelle nostre antiche FORNACI, assicuravano una piena efficienza di canalizzazione. Fino a pochi anni fa, era possibile vederli anche se, esteticamente, non proprio adeguate al decoro architettonico.  Voglio aggiungere, per precisare, che venivano istallati non sui prospetti principali, ma su altri di minore impatto visivo, tipo nei cortili interni, per smaltire l’acqua piovana che sfociava nel pozzo nero ipogeo.

Erano sistemi molto pratici per smaltire l’acqua piovana delle terrazze,  i fumi e i materiali microscopici di particelle di carbone, la cenere proveniente dai caminetti, dalle cucine a vapore fatti in muratura, i liquami rinvenienti dai bagni presenti nei palazzi, allocati in piccoli spazi delle stanze da letto, in piccoli spazi realizzati in una delle pareti. Vi era, altresì, la comodità di poter sostituire eventuali “TUBI” rotti o lesionati senza rompere la muratura.

Nei periodi STORICI del passato, sono sempre esistite canalizzazioni realizzati in TERRACOTTA. Questi TUBI” fittili, usati sin dall’epoca romana, venivano interrati come quelli in PIOMBO. Ma anche per precedenti epoche storiche, gli scavi archeologici hanno portato alla luce questo tipo di canalizzazioni presenti in insediamenti URBANI. Un sistema IDRICO o di FOGNA molto efficiente.

Nel nostro AGRO, in contrada “ACQUAMENA” o “ACQUAMELA”, durante lavori AGRICOLI, furono portati alla luce dall’aratro una serie di “TUBI fittili di epoca ROMANA utilizzati per condurre acqua. Questi elementi in argilla furono dallo scrivente recuperati e segnalati alla competente SOPRINTENDENZA, nel 1982. L’esito di questo rinvenimento archeologico fu da me divulgato in un articolo postato sul nostro sito web dell’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola (2).  

Cerignola, 6  Novembre 2024                                           Matteo Stuppiello

Bibliografia

(1) – MATTEO STUPPIELLOLa realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI – XX), in  AA.VV.Le Confraternite Pugliesi in Età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI , ATTI DEL SEMINARIO INTERNAZIONALE DI STUDI (27-28-29 Aprile 1989 – Bari, del CENTRO RICERCHE DI STORIA RELIGIOSA IN PUGLIA, Casa Editrice schena, Fasano (Br.), 1990, p. 490; MATTEO STUPPIELLOEsempi di devozione sabiniana a Cerignola – Foggia, in AA.VV.San Sabino – uomo di dialogo e di pace tra Oriente ed Occidente – Anno Domini 2002 – Atti del Convegno di Studi in occasione del XII Centenario della translazione del corpo di San Sabino e per i 900 anni di dedicazione della Chiesa Cattedrale di Canosa – Canosa 26-27-28 ottobre 2001, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI, Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia – Basilica Cattedrale di San Sabino, Trieste, 2002, p. 292.

(2) – MATTEO STUPPIELLO, Contrada “Acquamena” archeologica  scoperta nel 1977 di una condotta idrica – Cerignola, 7 febbraio 2018 – www.archeoclubcerignola.com.

1 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.

2 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.

3 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.

4 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.

5 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.
6 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Foto Matteo Stuppiello 23.08.2015.

7 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

8 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

9 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

10 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

11 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

12 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

13 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

14 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

15 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

16 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

17 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

18 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

19 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

20 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

21 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 28.09.2024.

22 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Foto Valerio Calvio 29.10.2024.

23 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Via Santa Sofia, 12 – Ex Ospedale Civile (secc. XVI-XVIII) – Foto Valerio Calvio 29.10.2024.

24 – La foto è tratta dalla pagina Facebook “I Link Piu Belli”

25 – La foto è tratta dalla pagina Facebook “I Link Piu Belli”