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CULTO E DEVOZIONE A SANTA RITA DA CASCIA NELLA PRIMA CHIESA (1937) DI CRISTO RE E NELLA OMONIMA NUOVA CHIESA (1966) DEI REVERENDI PADRI SALESIANI

Nella CITTA’ di Cerignola, risultano essere presenti, già da alcuni secoli, tracce iconografiche riguardanti la devozione a SANTA RITA da CASCIA, la SANTA invocata per i CASI IMPOSSIBILI.

La ICONOGRAFIA della SANTA dell’Ordine Agostiniano è legata, nel BORGO MEDIOEVALE, RIONE “TERRAVECCHIA”, alla presenza dell’Ordine dei Padri AGOSTINIANI sin dal 1476 (1). Questi fondarono, nel CUORE del CENTRO STORICO, il loro Convento e la Chiesa dedicati a S. Caterina. La loro presenza fu, probabilmente, voluta e favorita dai CONIUGI FEUDATARI della piccola “CEDIGNIOLA”, il conte MARINO CARACCIOLO del SOLE e la moglie, la contessa CHIARA de ACTENDOLIS SFORZA, dotata di un elevato spirito religioso. I soprascritti coniugi risiedevano nel loro CASTELLO, ubicato a pochi passi dalla CHIESA MATRICE “San Pietro Apostolo” (secc. XI-XII),all’epoca unica PARROCCHIA (2).

Nell’INCARTAMENTO, effettuato in occasione della soppressione dell’Ordine Agostiniano,nel 1809 (3), sorte comune ad altri Ordini religiosi, – “Inventario degli arredi, ed oggetti del Servizio di Culto” (4) – viene annoverato  “Un quadro di S. Rita”. Quindi, in Chiesa, vi era esposta una TELA raffigurante SANTA RITA da CASCIA per la venerazione, per il culto e la devozione dei fedeli.

Sulla vita della Santa leggiamo quanto segue: “[…] Il processo di beatificazione ha inizio il 19 ottobre 1626, sotto il pontificato di Urbano VIII, che ben conosceva la Santa essendo stato vescovo di Spoleto fino al 1617…. Il 2 ottobre 1627, Urbano VIII concede alla diocesi di Spoleto e ai religiosi agostiniani la facoltà di celebrare la messa in onore della beata Rita. Il 4 febbraio 1628 dispone che tale messa possa essere celebrata nelle chiese agostiniane anche dal clero secolare. Con queste iniziative che autorizzavano il culto, si sanciva la beatificazione anche se non nella forma solenne e canonica tradizionale … Finalmente il 24 maggio 1900, Leone XIII proclama Santa la Margherita di Cascia […]”  (5). Di questa TELA, che ritengo essere del ‘600, non vi è alcuna traccia.

Effettuiamo, a questo punto, un grosso passo avanti nel tempo. Nel 1911 (6), nella CHIESA MADRE, la CATTEDRALE di Cerignola, dedicata da tempo immemorabile al PROTETTORE PRINCIPALE della CITTA’ “SAN PIETRO APOSTOLO”, vi era già il culto e la venerazione verso SANTA RITA da Cascia. Conosciamo che fu opera ed iniziativa del Mons. PASQUALE FORTAREZZA, Canonico Primicerio del Capitolo Cattedrale “San Pietro Apostolo”, giovane sacerdote deceduto all’età di 48 anni, nel 1912 (7) . Infatti, su “L’APE” (8) leggiamo un articolo circa la festa a SANTA RITA nel 1911, dove tra l’altro, viene riportato: ”[…] Ci rallegriamo di cuore con lo zelante Canonico D. Pasquale Fortarezza, che niente trascura, perché ogni anno la festa alla Santa degli impossibili riesca sempre più decorosa da pieno gradimento a quanti con amore coltivano la bella divozione alla Santa da Cascia”.

Aggiungiamo che, per tutti i successivi anni, probabilmente a partire dalla canonizzazione della SANTA avvenuta nel 1900 per opera di papa Leone XIII, il Can. Pasquale Fortarezza istituì il culto e la devozione presso la Chiesa Madre. La FAMIGLIA FORTAREZZA continuò questa pratica devozionale e ciò viene riportato nel Bollettino diocesano “VITA NOSTRA” del giugno 1933 (9), ove si evince anche che la SANTA veniva festeggiata solennemente, ancora nella Chiesa Madre.

Il 12 maggio del 1937 (10) ci fu la cerimonia della posa della PRIMA PIETRA della Chiesa di CRISTO RE, nel Rione “Sanza Cristo”, alle spalle della Villa Comunale. L’artefice e fondatore della Chiesa fu Mons. ANTONIO DESANTIS (11). I Maestri Muratori furono i fratelli NUNZIO e CARMINE GALANTINO, cerignolani; GIUSEPPE e SALVATORE fratelli, figli di Nunzio (12). La Chiesa di CRISTO RE fu consacrata il 31 ottobre 1937 alla presenza di Mons. Fr. Vittorio Consigliere, o.f.m. capp., Vescovo delle Diocesi di Ascoli Satriano e di Cerignola (13). Rettore della Chiesa fu il Sac. Don GIUSEPPE BALZANO, nominato il 29 ottobre 1939. Successivamente, il 14 aprile 1940, la CHIESA fu eretta a PARROCCHIA e intitolata a CRISTO RE E MARIA SS.MA DEL SABATO. Contestualmente, fu nominato 1° PARROCO, don GIUSEPPE BALZANO (14).

La CHIESA (15), con il suo prospetto principale, è ubicata in Via Campania. L’esterno è DECORATO con TUFO CARPARO A VISTA proveniente dalle CAVE di CANOSA di PUGLIA. L’interno, ad unica navata, presenta finestre sulla parete sinistra con, in fondo, un’ampia NICCHIA ospitante la MONUMENTALE STATUA LIGNEA POLICROMA di CRISTO RE con la vetrina antistante, sovrastante l’ALTARE MAGGIORE MARMOREO. Sulla parete destra della navata, vi è un ALTARE marmoreo con sovrastanti nicchie: quella centrale con la bella e artistica EFFIGIE di Maria SS. del SABATO (16) e ai lati, a destra la statua di Sant’Antonio di Padova (17), a sinistra la statua in legno di Santa Gemma Galgani (18). Sulla parete di sinistra vi è un ALTARE marmoreo con sovrastante una grossa nicchia ospitante il GRUPPO statuario in CARTAPESTA di SANTA RITA DA CASCIA (19).

L’ARTISTICA EFFIGIE di MARIA SS.MA del SABATO era di proprietà del Rev. don Paris Fieni e ci piace citare quanto viene riportato dalla cronaca in occasione della intitolazione della nuova Parrocchia, il 12 maggio 1940: “[…] La nuova Parrocchia di Cristo Re e Maria SS. del sabato – Precisamente dopo tre anni dalla posa della prima pietra della Chiesa di Cristo Re voluta dallo zelo del nostro Vicario Mons. Antonio Desantis … La fondazione della Parrocchia è dovuta alla generosità del Sac. D. Paris Fieni, il quale ha voluto con questa opera rendere filiale omaggio alla defunta madre devotissima della Madonna venerata sotto il titolo di aria SS. del Sabato, e di cui conservava in casa una bella Immagine. Per volontà dell’insigne benefattore la nuova Parrocchia è stata intitolata a Cristo Re e Maria SS. del Sabato …. Dove la munificenza del donatore ha fatto erigere alla Sua Madonna un artistico altare marmoreo […]” (20) che risulta privo di iscrizione.

Le STATUE di Santa Gemma Galgani e di Sant’Antonio di Padova, entrambe di medie dimensioni furono volute dallo zelante e devoto Parroco, Don Giuseppe (PEPPE) Balzano.

Per la Statua di Santa GEMMA GALGANI attingiamo direttamente dalla cronaca scritta: “[…] – Onoranze a S. Gemma Galgani – La Santina lucchese – la nuova Gemma rutilante nel firmamento della Chiesa – ha suscitato una nuova fiamma  di devozione nella nostra città. Ed ecco un generoso cittadino, il signor Domenico Tavano, intendersela con il giovane Parroco della Chiesa di Cristo Re, D. Giuseppe Balzano, ed una artistica statua della Santa viene eseguita dagli insuperabili scultori in legno di Ortisei in Val Gardena. La statua sarà donata alla remota chiesetta recentemente divenuta Chiesa parrocchiale , ma la consegna del dono sarà preceduta da un triduo di preghiere. Così il giorno 7, nella Chiesa del Carmine, S.E. Mons. Vescovo benedisse la bella Immagine, cui fece da madrina la signora Gemma Perreca Tavano; nei giorni che seguirono si diede inizio al triduo con dotti sermoni di S.E. Mons. Vescovo nei giorni 9 e 10. Il giorno 11 al mattino vi fu la S. Messa della Comunione generale per le Forze armate, di cui S. Gemma è considerata protettrice, forse perché elevata agli onori degli altari alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia, ciò che Mons. Vescovo non mancò di far rilevare nel suo discorso. Al pomeriggio fu portata la statua alla Chiesa di Cristo Re in solenne processione, alla quale presero parte, oltre il Clero tutto, i RR. PP. Cappuccini e le confraternite, S.E. Mons. Vescovo, le Autorità militari, un gran numero di soldati di artiglieria qui residenti con alcuni ufficiali, signore e signorine componenti il Comitato e tutte le Associazioni di A.C. delle Parrocchie del Carmine e di Cristo Re. Innanzi alla Chiesa Mons. Vescovo rivolse agl’intervenuti poche parole implorando ai soldati la protezione della Santa e auspicando la vittoria alle nostre armi e la pace con carità e giustizia al mondo intero. Ringraziò ancora una volta il generoso benefattore signor Tavano, che ha sostenuto tutte le spese dei festeggiamenti, e infine impartì la benedizione con la reliquia al suono del Concerto del Dopolavoro. S. Gemma ci ottenga dal Cielo la vittoria e la pace” (21).

Per la statua di Sant’Antonio di Padova non si hanno notizie certe.

La Chiesa viene dotata, in un primo momento, di due CAMPANE. La prima riporta come data il 1842, probabilmente proveniente da altra chiesa, forse da una delle numerose Chiese campestri non più operativa; la seconda riporta la data del 1936, con l’aggiunta di un’altra iscrizione incisa riportante la data 31.10.1937 (giorno della inaugurazione della Chiesa di Cristo Re). L’ultima CAMPANA, la più GRANDE, […]reca le seguenti misure: altezza cm. 62, il diametro 57. L’iscrizione riportata è la seguente: “A DIVOZIONE DEL S(IGNOR) TOBIA FORTAREZZA E FAMIGLIA ANNO MCMXXXXI”; nella zona sottostante mediana vi è la presenza di un medaglione con la seguente iscrizione: “GIUSTOZZI NICOLA / E / FIGLIO / FONDERIA / TRANI”. Reca, inoltre, due figure plastiche: CRISTO RE E SANTA RITA DA CASCIA. Questa campana è stata benedetta, con rito solenne, da S. Ecc. Mons. Fr. VITTORIO CONSIGLIERE o.f.m. capp. (22).Riportiamo per questo entusiastico e fondamentale AVVENIMENTO quanto viene scritto nella cronaca del tempo: “Ed erano due le campane, che, dal campanile della Chiesa Parrocchiale di Cristo Re e di M. SS. del sabato, annunziavano i giorni festivi ed invitavano i fedeli alle sacre funzioni. Un tale suono però accontentava la pietà del fervente cristiano signor Tobia Fortarezza, il quale ha già supplito col donare, a devozione pure della sua famiglia, ed in memoria dei suoi cari estinti, la terza campana, più grande delle altre, realizzando così la sua promessa. Ed il giorno 19 c. m. Sua Eccellenza Vescovo, venuto apposta da Ascoli Satriano, assistito dal Rev. Mons. Vic. D. Antonio Desantis, dai Rev.mi  Canonici D. Sergio di Gioia, D. Antonio Giordano, D. Vito Conte, D. Pasquale Simone, dallo zelante Parroco della detta Parrocchia, D. Giuseppe Balzano, dai Seminaristi , con tutta solennità consacrava la nuova campana  in onore di Cristo Re, di M. SS. del Rosario e di S. Rita, in mezzo ad una folla devota di fedeli gaudenti, tutti commossi per le parole di circostanza, che, col solito suo slancio, rivolse l’amatissimo nostro Padre, cui sta tanto a cuore la cara Chiesa. Fecero da padrino e da madrina, nel solenne rito, il benemerito signor Giuseppe Pedone e la gentilissima  signora Maria Pompea Rosaria Viapiano in Paglialunga, i quali con vero entusiasmo, dopo dell’Ecc. Vescovo, diedero con braccio forte, ma tremante, i rituali tocchi alla già benedetta campana, la quale suonerà la prima volta a festa, con le altre, il ventiquattro c.m., giorno onomastico del generoso donatore, mentre  il sullodato Mons. Vicario celebrerà, in detta Chiesa, la S. Messa per lui e per i suoi parenti vivi e defunti, in attestato della personale riconoscenza per il prezioso dono fatto alla dilettissima Parrocchia, che al suono armonioso delle campane non mancherà di ricordarlo implorando sempre per lui e per i suoi l’abbondanza delle grazie dal Re di pace e di amore” (23).  

Per la Chiesa di Cristo Re, abbiamo scritto poc’anzi, il 14 aprile del 1940, veniva nominato il primo PARROCO, don GIUSEPPE BALZANO, già RETTORE della medesima CHIESA fin dal 1937 e ora eretta a PARROCCHIA con il titolo di “CRISTO RE e MARIA SS. del SABATO” (24).  Nel 1941, come già affermato, viene inaugurata la terza Campana, la più grande, offerta da TOBIA FORTAREZZA e FAMIGLIA, con le EFFIGI a rilievo di CRISTO RE e di SANTA RITA DA CASCIA.

È stato un GRANDE DONO alla religiosità cerignolana, alla CHIESA locale e un forte segno devozionale verso i SANTI TITOLARI della PARROCCHIA e, soprattutto, verso la VENERATISSIMA SANTA RITA da CASCIA. Sicuramente, è stato un enorme gesto di profonda generosità e religiosità da parte del DONATORE TOBIA FORTAREZZA e della sua FAMIGLIA con l’intento di trasmettere ai posteri, mediantel’ISCRIZIONE sulla GRANDE CAMPANA di BRONZO, la DEVOZIONE e il CULTO verso la SANTA AGOSTINIANA di ROCCAPORENA, RITA da CASCIA.

Nel 1942 fu acquistata o dal 1° Parroco, don GIUSEPPE BALZANO, o per iniziativa del COMITATO (COMMISSIONE) che curava le fasi della solenne FESTA in onore di SANTA RITA l’artistico GRUPPO STUATUARIO di SANTA RITA da CASCIA.  Questo non mi è stato possibile accertarlo.

Del COMITATO abbiamo, grazie alle utilissime informazioni fornitemi dalla Sig.na Maria (Mariella) FIORENTI e dal Rag. Antonio FAMIGLIETTI, alcuni nomi che ne facevano parte (25): Ripaltina e Rosaria Morra (sorelle), Michelina Giordano, Elena Compierchio, Luigia Cinquepalmi, Luigia, Dimunno, Luigia Maria Rosaria Cappabianca, i fratelli Paolo e Giuseppe Daniello, i fratelli Nicola e Pasquale Specchio, componenti della famiglia Stringaro, Maria Pastore, Presidente (26), ed altri.  La Sig.na Maria (Mariella) Fiorenti entrò a farne parte poco tempo dopo. I PORTANTINI del GRUPPO STATUARIO di SANTA RITA da CASCIA erano i fratelli Matteo e Paolo Cicolella, i fratelli Pietro e Vincenzo Compierchio (ringrazio il Sig. Giuseppe Compierchio per avermi fornito i nomi di suo padre Vincenzo e lo zio Pietro). L’amico Tonino Famiglietti mi ha rivelato, inoltre, che i componenti del COMITATO si riunivano spesso nella casa a pianoterra, Via Canne n. 48/50, dei fratelli Daniello, costruttori edili, benefattori e devoti di Santa Rita. Aggiunge ancora Tonino che sua madre, la Sig.ra Maria Pastore, fu il 1° Presidente del Comitato. Si attivava, per conto del Comitato, ad organizzare, ogni anno e con il treno, i pellegrinaggi presso il Santuario di SANTA Rita da Cascia.

DESCRIZIONE DEL GRUPPO STATUARIO DI SANTA RITA DA CASCIA

1 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

Il GRUPPO STATUARIO in cartapesta è una opera d’arte realizzata dal Laboratorio “CAV. ARTURO TOSO / LECCE 1942”. Un’altra STATUA di SANTA RITA da CASCIA, realizzata dallo stesso LABORATORIO leccese, datata 1940, è esposta nella CHIESA MADRE – Parrocchia “San Francesco d’Assisi” – nella Cappella di “Santa Rita” (27).

L’ARTISTICO Gruppo Statuario di Santa Rita da Cascia risulta costituito da ben cinque personaggi (figure): SANTA RITA, tre PUTTI e l’ANGELO.

STATUA D I SANTA RITA

2 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

La Santa è in posizione stante con tipico abito da suora corrispondente ad un’ampia TONACA lunga fino a lambire le scarpe nere. La tonaca, abito rappresentativo dell’Ordine monastico femminile agostiniano, ricca di pieghe e di color nero, reca nella vita una FASCIA (CINTOLA) larga che stringe l’abito stesso e presenta, passando sulla fascia medesima, una CORONA del ROSARIO che pende dalla vita in giù. Le larghe MANICHE lasciano vedere PIEGHE ampie e molto fluenti. Il VELO BIANCO, simboleggiante “l’UMILTA’”, copre il capo e scende fluente dalle spalle in giù. La TESTA, a sua volta, risulta coperta in parte dal SOLLOGO che corrisponde ad un ulteriore VELO BIANCO avvolgente il COLLO. Questo velo è PIEGHETTATO e sul manufatto in cartapesta crea un’accurata artisticità per la evidente PLASTICITA’. Il FRONTINO fa parte dello stesso velo bianco. Il VISO, molto espressivo, manifesta estesamente un intenso DOLORE ed è evidente la prostrazione e la contrazione del viso. La parte anatomica più espressiva del dolore sono gli OCCHI e lo SGUARDO. L’intenso dolore è dovuto alla PIAGA nella quale vi è CONFICCATA una SPINA, posta sul lato destro della FRONTE rispetto a chi guarda. Lo sguardo è rivolto al CROCIFISSO in metallo, posto nella mano sinistra rispetto a chi guarda, e portato avanti e all’altezza del petto. L’altra mano aperta, alla stessa altezza e posizione, evidenzia la maestria del cartapestaio nel realizzare le dita. La Statua poggia su un NUVOLATO molto ampio ed articolato.  Sul nuvolato si innestano FIGURE espressive. I tre PUTTINI riccioluti sono stati realizzati con tanta estrosità veristica, secondo la tradizione dei cartapestai leccesi. Gli stessi presentano alla SANTA tre SIMBOLI: la ROSA, il FICO e la VITE, così spiegati: “[…] 1457 – Nell’inverno precedente la sua scomparsa, gravemente ammalata, Rita trascorre lunghi periodi nella sua cella. Probabilmente la nostalgia per la sua Roccaporena, il ricordo di Paolo e dei figli si fa sentire vivo. Forse Rita, che ha sempre pregato per le loro anime, ora che sente avvicinarsi la fine, avverte una pena in cuore: sapere se il Signore umana abbia accolto le sue sofferenze e preghiere in espiazione dei peccati dei suoi cari. Chiede un segno all’Amore e il cielo le risponde. Potrebbe così inserirsi e spiegarsi, a questo punto, un ennesimo fioretto di profonda tenerezza umana.  Ad una sua parente, che era venuta a trovarla, chiede di passare nel suo orto di Roccaporena e cogliere una rosa e due fichi richiesti, che coglie e porta a Rita. Le sue preghiere sono state esaudite: il marito, morto ammazzato e i due figli, morti uno dopo l’altro, sono stati accolti da Dio in Paradiso ….  Si racconta che durante il periodo del noviziato, la Madre Badessa, per provare l’umiltà di sorella Rita, le abbia   comandato di piantare e innaffiare un arido legno. La Santa obbedisce senza indugi e il Signore premia la sua serva facendo fiorire una vite rigogliosa.  Per questo, la vite è il simbolo della pazienza, dell’umiltà e dell’amore di Rita verso le sue consorelle e, più in generale, verso l’altro. Ancora oggi, la testimonianza di questo prodigio è, per tutti i fedeli, la vite di Santa Rita. Quella che si vede oggi nel chiostro del Monastero non è la stessa della tradizione, risale a più di duecento anni fa. Nonostante ciò, continua a rappresentarne il forte valore simbolico […]” (28).

3 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

4 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2024.

5 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

6 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

7 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

8 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

9 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

10 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

11 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

12 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

L’ANGELO

13 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

14 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

15 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

Un GRANDE ANGELO, stante sulla NUVOLA più alta dell’intero NUVOLATO, si presenta in tutta la sua bellezza artistica, evidenziando, nei suoi particolari, la completezza del LAVORO dell’ARTISTA. Spicca la sua FIGURA IERATICA, PROTETTIVA e di MESSAGGERO. Rivolto verso la SANTA, a tre quarti, con il ginocchio destro, rispetto a chi guarda, appena piegato, colto nell’atto di porgere sul CAPO della Santa una corona di spine, tenuta tra le due mani tese e un po’ più in alto. Indossa una veste di color celeste chiaro, stretto in vita da una FASCIA di color rosa. La parte anteriore risulta essere coperta dalla veste, mentre sul lato destro, per chi guarda, si sfiocca, evidentemente dopo il nodo, svolazzante per il movimento stesso dell’ANGELO. Le POSSENTI ALI con il loro PIUMAGGIO, molto raffinato nelle proporzioni delle singole PIUME, conferiscono alla STATUA, nel complesso, una bellezza VALORIALE da osservare fin nei più piccoli particolari.

IL CARTIGLIO

16 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Gruppo Statuario in cartapesta di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 22.05.2023.

Il CARTIGLIO ligneo, applicato e fermato con due chiodi in posizione mediana sulla fascia anteriore della BASE lignea, indica un avvenuto RESTAURO. Il cartiglio a forma rettangolare reca la dipintura in color grigio chiaro e scuro con venature bianche. Gli spigoli della targa risultano tagliati e smussati, mentre vengono riproposti agli “angoli” interni da una dipintura color oro spento con ghirigori quasi a voler imitare le placche metalliche di una cornice. Il cartiglio riporta, dipinta, la seguente scritta:

Cerignola, 26 gennaio 2025                                                             Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

(1) – TEODORO KIRIATTI, Memorie istoriche di Cerignola, Napoli, MDCCLXXXV – Nella Stamperia di Michele Morelli – Con Licenza de’ Superiori, nota (a), p. 145; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza, zelante devoto e iniziatore del culto e devozione di Santa Rita da Cascia nella Chiesa Madre di CerignolaPrima Parte – Cerignola, 22 maggio 2023 – Festa di Santa Rita da Cascia – www.archeoclubcerignola.com.

(2) – MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Cerignola dal sec. XII al seco. XIX, in SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, A S.E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel suo ingresso a Cerignola, 29 giugno 1986 Festa di SS. Pietro e Paolo App.,Cerignola – 1986, Tipolitografia “Miulli Francesco”, via Nazionale, 68, San Ferdinando di Puglia (Fg), pp. 5-8; SALVATORE DELVECCHIO, La ex Chiesa Madre di Cerignola- Visita in loco e descrizione, in SALVATORE DELVECCHIO, Storia e Arte in Puglia con riferimenti alla nostra Città – Sette Lezioni tenute nell’Anno Accademico 1986-87, Cerignola – 1987, Tipolitografia “F. Miulli” – Via Nazionale, 68 San Ferdinando di Puglia (FG), p. 8-9; MATTEO STUPPIELLO, 5 dicembre 1982: un importante scoperta relativa alla Chiesa Madre – Cerignola, 8 novembre, 2014 – www.archeoclubcerignola.com; SALVATORE DELVECCHIO, Due tegole paleocristiane rinvenute dal prof StuppielloCerignola, 10 dicembre 2014 – www.archeoclubcerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, Il Crocifisso ligneo policromo del sec. XV già della Cappella della Santa Croce nella Chiesa MadreCerignola – 2022 – Stampato il 23 dicembre 2022 nella Tipolitografia “Imprimatur Group srl”, vi Barletta, i Traversa  C.da S. Tommaso, sn. – San Ferdinando di Puglia (BT), p. 47; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

(3) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIAIntendenza di Capitanata – Amministrazione Interna,  Ibid,  b. 143, f. 84; MATTEO STUPPIELLO, Il Crocifisso ligneo.., op. cit. pp. 51-52; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit..

(4) – Ibid., op, cit.,  – Intendenza di Capitanata …, op. cit. Fasc. 143, f..82., f. 84, f.. 86, Fasc. 146, f. 18; MATTEO STUPPIELLO, Il Crocifisso ligneo…, op. cit. p 53; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

(5) – www.santaritadacascia.org.

(6) – “CRONACA SACRA” in “L’APE” – Foglietto quindicinale – ANNO III, NUM. 11, Cerignola, 8 giugno 1911, fondato dal nostro concittadino, il Venerabile Mons. ANTONIO PALLADINO (1881-1926).

(7) – MONS. PASQUALE FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 16.10.1864 †Cerignola (FG) 10.9.1912), figlio di Giuseppe e di Rosa D’Alessandro. Deceduto in Largo San Rocco, n. 32 (oggi Piazza Libertà). Il documento riguarda una foto di gruppo di CANONICI del Capitolo Cattedrale, ”San Pietro Apostolo” inizi ‘900, già pubblicata, per la prima volta, in MATTEO STUPPIELLO, Don Antonio Palladino e il suo tempo, Cerignola 1996 – Amministrazione Comunale – Assessorato Pubblica Istruzione e Cultura, Tipolito “Miulli Francesco” – Via Nazionale, 68 – San Ferdinando di Puglia (Fg), p. 121, foto n. 193.

(8) – “CRONACA SACRA”…, op. cit.

(9) – “Diario Sacro di Cerignola” – “CATTEDRALE” in “VITA NOSTRA” – Bollettino Mensile delle Diocesi di Ascoli Satriano e di Cerignola – Anno I – Num. 6, 1° giugno 1933, pp. 8-9, Prem. Tip. Pescatore – Cerignola; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

(10) – “Per la nuova chiesa di Cristo Re – Costruzione”, in “VITA NOSTRA”…, op. cit. – Anno V – N. 58-59-60 – ottobre-novembre-dicembre 1937, pp. 9-10; MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva storica sulla Chiesa e la Statua del Cristo Re nell’80° Anniversario della Benedizione (1937-2017)– Cerignola, 30 Novembre 2017 – www.archeoclubcerignola.com  

(11) – “Nel rione di “Cristo Re”, in “VITA NOSTRA”…, op. cit. – Anno IV – N. 41-42 – maggio-giugno 1936, Prem. Tip. Ed. PESCATORE – Cerignola, pp. 11-12; MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva…, op. cit.

(12) – MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva…, op. cit., nota 9.

(13) – “Benedizione della chiesa” -, in “VITA NOSTRA”…, op. cit. – Anno V – N. 58-59-60 …, op. cit. , p. 10; MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva…, op. cit..

(14) – MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva…, op. cit.

(15) – Ibid.

(16) – Ibid.

(17) – “Benedizione della chiesa”…, op. cit.

(18) – “Onoranze a S. Gemma Galgani”, in” VITA NOSTRA”…, op. cit. Anno VIII – N. 91-92, luglio-agosto 1940 – XVIII, pp. 7-8.

(19) – MATTEO STUPPIELLORetrospettiva…, op. cit.

(20) – “La nuova Parrocchia di Cristo Re e Maria SS. del Sabato” in Diario Religioso di Ascoli Satriano e Cerignola – Cerignola, in  “VITA NOSTRA”… Anno VIII – N.87-88, marzo-aprile 1940 -XVIII-, pp.7-8.

(21) – “Onoranze a S. Gemma Galgani” …, op. cit.

(22) – MATTEO STUPPIELLO, Le campane della Chiesa di Cristo Re, Cerignola, 27 gennaio 2016 – www.archeoclubcerignola.com.

(23) – “Una nuova campana”, in DIARIO RELIGIOSO – Cerignola -Parrocchia Cristo Re, “VITA NOSTRA”  …, op. cit., Anno IX. 105-106 – settembre-ottobre 1941- XIX; MATTEO STUPPIELLO, Le campane…, op. cit.

(24) – MATTEO STUPPIELLO, Una retrospettiva …, op. cit.

(25) – Ringrazio la Sig.na Maria (Mariella) Fiorenti e il Rag. Antonio Famiglietti per l’attiva collaborazione nel fornirmi interessanti notizie sui componenti del COMITATO ed altre informazioni utili sempre inerenti all’argomento sul quale scrivo.

(26) – Conoscevo molto bene la Sig.ra Maria Pastore, nativa di Napoli, moglie del Maestro di musica, GIUSEPPE FAMIGLIETTI, genitori di Antonio Famiglietti (Tonino), perchè sia mia sorella Mariolina che mio fratello Antonio ed io stesso ci recavamo dal Maestro di Musica, Giuseppe Famiglietti, negli anni ’50, presso la casa in Viale Roosevelt n. 17, in un piano terra del PALAZZO CANNONE, per tentare di imparare a suonare la FISARMONICA; tentativo non andato a buon fine perché nessuno di noi era portato per la musica. Conservo la FISARMONICA nel suo fodero originario. È una “CASTELFIDARDO” rossa, unitamente a tutti gli spartiti, compreso il TESTO del solfeggio del MAESTRO PASQUALE BONA, nostro concittadino. Questo materiale è stato acquistato dal Maestro di MUSICA GENNARO BALZANO, papà dei figli, miei amici, Ins. Oronzo e Prof. Giuseppe e del figlio di Oronzo, Dott. Gennaro. Aggiungo che i genitori di Oronzo, il  MAESTRO DI MUSICA GENNARO BALZANO e la moglie Prof.ssa MARIA GRILLO, mia Docente di MUSICA, del corso D alla Scuola di Avviamento Professionale “Ten. Antonio Paolillo”, che ho frequentato, avevano due fratelli: Can. Giuseppe BALZANO e il Can. Giuseppe GRILLO. Don Giuseppe Balzano è stato il 1° Rettore della CHIESA di CRISTO RE e successivamente, il 14 aprile 1940, nominato 1° PARROCO della nuova PARROCCHIA di “CRISTO RE e MARIA SS. del SABATO”.

(27) – MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza devoto e iniziatore del culto e devozione di Santa Rita da Cascia nella Chiesa Madre di CerignolaSECONDA PARTE – Cerignola, 22 maggio 2023 – www.archeoclubcerignola.com

(28) – www.santaritadacascia.org.

17 – Cerignola – Palazzo Fortarezza – Piazza della Libertà  n. 5 – Foto – 1940 – La Sig.ra Lucrezia Fortarezza. Il bambino è Giuseppe Antonio Cardone di anni 3 (fratello di Anna e Rita). La foto è priva di indicazioni, ma riporta dietro, a matita, la data 1941. Credo sia una foto amatoriale. La foto mi è stata donata dalla Sig.na Carlotta Cardone, il 17 giugno 1977, in una mia visita alla Famiglia CARDONE, invitato da Anna Cardone, amica della mia famiglia, nel loro Palazzo, ubicato in Piazza della Libertà, 5.  La foto viene pubblicata per la prima volta.

18 – Cerignola – Palazzo Fortarezza  Piazza della Libertà  n. 5 – Foto di GRUPPO – Inizi ‘900 – La fila di dietro, in piedi, guardando la foto a sinistra: …. ?…, marito di Letizia Fiume (campanaro della Chiesa Madre), Luigi Pagnelli di Noicattaro (aveva a Cerignola un negozio di tessuti nella strada del Supercinema in un locale del pianoterra del Palazzo Fortarezza) marito di Lucrezia Fortarezza (nella foto è seduta davanti a lui, la prima a sinistra), Mons. Antonio Desantis, amico della Famiglia Fortarezza, Can. Pasquale Fortarezza (nipote del Can. Michele Fortarezza che abitava con loro), segue Tobia Fortarezza proprietario della TAVERNA FORTAREZZA; in prima fila sedute sempre partendo da sinistra per chi guarda la foto: Lucrezia Fortarezza, Anna Petrolla (moglie di Tobia Fortarezza), Grazia Fortarezza e Rosaria Fortarezza. La foto non riporta alcuna menzione circa uno studio fotografico. Probabilmente, trattasi di una foto amatoriale. Il luogo non viene indicato, ma ho ragione di credere che si tratti del Palazzo Fortarezza. La foto mi è stata donata dalla Sig.na Carlotta Cardone, in una mia visita alla Famiglia CARDONE, invitato da Anna Cardone, amica della mia famiglia, il 17 giugno 1977. La foto viene pubblicata per la prima volta.

19 – Cerignola – Palazzo Fortarezza – Piazza della Libertà n. 5 – Foto-cartolina bianco-nero – Foto di GRUPPO1950 – Le tre persone dietro, in piedi, guardando la foto da sinistra sono: Carlotta Cardone, Vincenzo Cardone e Elisabetta Viapiano, genitori delle nostre amiche Anna e Rita Cardone;  la fila, in primo piano, sempre da sinistra guardando la foto: il piccolo Giuseppe Cardone, Lucrezia Fortarezza, Antonia Masi (madre di Vincenzo Cardone e di Carlotta Cardone, nonna di Anna Cardone e Rita), Grazia Fortarezza, il bambino in piedi, Antonio Cardone e la bambina seduta, sua sorella, Anna Cardone. La foto non indica alcuno studio fotografico. La data scritta a penna biro di colore blue indica il 1950. La foto riproduce il GRUPPO di FAMIGLIA in una stanza dell’ex PALAZZO FORTAREZZA, oggi CARDONE, sovrastante la ex TAVERNA FORTAREZZA, ubicato in Piazza della Libertà n. 5. La foto è stata donata dalla Sig.na Carlotta Cardone, in una mia visita alla Famiglia CARDONE, invitato da Anna Cardone, amica della mia famiglia, il 17 giugno 1977. La foto viene pubblicata per la prima volta.

20 – Cerignola – Chiesa di Cristo Re – Foto -cartolina – [s.d. ma 1942] Riproduce il GRUPPO STATUARIO di SANTA RITA, in cartapesta. Non ci sono indicazioni dello studio fotografico e data – La foto mi è stata donata dalla Sig.ra Ins. Antonietta Fucci nel 2006. La foto viene pubblicata per la prima volta.

21 – Cerignola – Palazzo Fortarezza – Piazza della Libertà n. 5 – Foto in bianco nero di piccolo formato amatoriale – 1940 – La foto riprende la sosta, presso il Palazzo Fortarezza, del QUADRO con la TELA che riproduce, dipinta ad olio, l’artistica antica Effigie della Madonna del Sabato, donata dal Can. PARIS FIENI, prima di continuare la processione che arriverà nel nuova PARROCCHIA “CRISTO RE e S.TA MARIA DEL SABATO”. La foto mi è stata donata da Mons. Michele De Santis, il 25.10.1990. La foto viene pubblicata per la prima volta.

22 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re e S.ta Maria del Sabato”- Foto formato cartolina in bianco-nero – Interno – 1945 – È in atto una funzione religiosa, forse le “SS.ME QUARANTORE”.  La foto è stata donata dalla Sig.na Giuseppina Famiglietti, nostra collaboratrice. La foto viene pubblicata per la prima volta.

25 – Il libricino appartenuto a mia madre, Lucia Russo.

26 – La piccola raccolta dei PETALI di ROSA del Santuario di Santa Rita da Cascia, appartenuta a mia madre, Lucia Russo.

27 – Cerignola – Chiesa di Cristo Re (1937) – Foto Matteo Stuppiello 12.11.2017 – Già pubblicata per la prima volta in MATTEO STUPPIELLO, “Una retrospettiva storica sulla Chiesa e la Statua del Cristo Re nell’80° anniversario della Benedizione (1937-2017)”, 30 novembre 2017 – www.archeoclubcerignola.com.

28 – Cerignola – Chiesa di Cristo Re – Via Calabria e angolo Via Sardegna – Ingresso alla Sacrestia – Si pone all’attenzione la costruzione dell’Asilo “Cristo Re” che sovrasta la medesima Sacrestia – Foto Matteo Stuppiello 12.11.2017 – Già pubblicata per la prima volta in MATTEO STUPPIELLO, “Una retrospettiva storica sulla Chiesa e la Statua del Cristo Re nell’80° anniversario della Benedizione (1937-2017)”, 30 novembre 2017 – www.archeoclubcerignola.com.

29 – Cerignola – Chiesa di Cristo Re (1937) – Navata unica – L’altare dedicato a Maria SS.ma del Sabato con la Statua lignea di S. Gemma Galgani e la Statua di Sant’Antonio di Padova fronteggia l’Altare di Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 26.9.1996 – Già pubblicata per la prima volta in MATTEO STUPPIELLO, “Una retrospettiva storica sulla Chiesa e la Statua del Cristo Re nell’80° anniversario della Benedizione (1937-2017)”, 30 novembre 2017 – www.archeoclubcerignola.com.

30 – Cerignola – Chiesa di Cristo Re (1937) – Navata unica – L’altare dedicato a Santa Rita da Cascia – Foto Matteo Stuppiello 26.9.1996 – Già pubblicata per la prima volta in MATTEO STUPPIELLO, “Una retrospettiva storica sulla Chiesa e la Statua del Cristo Re nell’80° anniversario della Benedizione (1937-2017)”, 30 novembre 2017 – www.archeoclubcerignola.com.

31 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” di Cerignola dei Padri Salesiani – LE TRE CAMPANE – Foto Matteo Stuppiello 25.01.2016. La foto già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Le campane della Chiesa di Cristo Re, 27 gennaio 2016 – www.archeoclubcerignola.com

32 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Unica navata – Interno – La Campana e le altre due erano state trasferite dietro iniziativa della Comunità Salesiana della suddetta Chiesa, dal Campanile dell’antica Chiesa Parrocchiale (1937) “Cristo Re – S.S. Maria del Sabato” per salvaguardarle da eventuali trafugamenti. Le stesse, furono “restaurate” dalla Ditta “Marolla” di Scafati. Esposte alla visione dei fedeli, benedette da S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, il 31 gennaio 2016, Festa di San Giovanni Bosco e successivamente collocate nel Campanile dell’attuale Chiesa di Cristo Re – Foto Matteo Stuppiello 25.01.2016. La foto già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza , zelante devoto e iniziatore del culto di Santa Rita da Cascia nella Chiesa Madre di Cerignola, 21 Maggio 2023 – www.archeoclubcerignola.com

33 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Unica navata – Interno -. Le campane sono state trasferite dal Campanile dell’antica Chiesa Parrocchiale (1937) “Cristo Re – S.S. Maria del Sabato” per iniziativa della Comunità Salesiana al fine di salvaguardarle da eventuali trafugamenti. Le stesse furono “restaurate” dalla Ditta “Marolla” di Scafati. Esposte alla visione dei fedeli e benedette da S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, il 31 gennaio 2016, Festa di San Giovanni Bosco. Successivamente sono state collocate nel Campanile dell’attuale Chiesa di Cristo Re – Foto Matteo Stuppiello 25.01.2016. PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA. La foto già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

34 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Cristo Re” dei Padri Salesiani – Unica navata – Interno -. Le campane sono state trasferite dal Campanile dell’antica Chiesa Parrocchiale (1937) “Cristo Re – S.S. Maria del Sabato” per iniziativa della Comunità Salesiana al fine di salvaguardarle da eventuali trafugamenti. Le stesse furono “restaurate” dalla Ditta “Marolla” di Scafati. Esposte alla visione dei fedeli e benedette da S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, il 31 gennaio 2016, Festa di San Giovanni Bosco. Successivamente sono state collocate nel Campanile dell’attuale Chiesa di Cristo Re – Foto Matteo Stuppiello 25.01.2016. PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA. La foto già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

Si ringrazia il Sig. Nicola Borrelli per la ricerca anagrafica dei vari componenti della Famiglia Fortarezza e di alcuni della Famiglia Cardone, effettuata presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di Cerignola nei giorni 4, 6, 12 giugno 2019:

MONS. PASQUALE FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 216.10.1864 †Cerignola (FG) 10.9.1912), figlio di Giuseppe e di Rosa D’Alessandro. Deceduto in Largo San Rocco, n. 32 (oggi Piazza Libertà). La FOTO già pubblicata, per la prima volta, in MATTEO STUPPIELLO, Don Antonio Palladino e il suo tempo, Cerignola – 1996 – Amministrazione Comunale – Assessorato Pubblica Istruzione e Cultura – Tipolito “Miulli Francesco”- Via Nazionale, 68 – San Ferdinando di Puglia (FG), p. 121, Foto n. 193; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza, zelante devoto e iniziatore del culto e devozione  di Santa Rita da Cascia nella Chiesa Madre di Cerignola  – PRIMA PARTE –  Cerignola, 22 Maggio 2023 – Festa di Santa Rita da Cascia – www.archeoclubcerignola.com.

MONS.MICHELE FORTAREZZA (*Cerignola 18.1.1825 (FG) †Cerignola (FG) 15.3.1917), figlio di Tobia e Rosa Antonacci, deceduto nella sua abitazione in Largo San Rocco, n. 12. La FOTO già pubblicata, per la prima volta, in MATTEO STUPPIELLO, Don Antonio Palladino…, op. cit., p. 121, Foto n. 193; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

– LUCREZIA FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 23.12.1860 †Cerignola (29.12.1954), figlia di Giuseppe e di Rosa Dalessandro, deceduta nella sua abitazione in Piazza Libertà, n. 6. Lucrezia era sposata con Luigi Pagnelli di Noicattaro; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

GRAZIA FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 7.10.1867 †Cerignola FG) 23.5.1952), figlia di Giuseppe e di Rosa Dalessandro, nubile, deceduta nella sua abitazione in Piazza Libertà, n. 6; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

Le sorelle BENEFATTRICI, Sig.ne LUCREZIA e GRAZIA FORTAREZZA, effettuarono una donazione alla medesima Parrocchia, infatti, leggiamo quanto segue: “DALLA DIOCESI DI CERIGNOLA “- Indirizzo di S.E il Vescovo nell’inaugurazione ufficiale della nuova chiesa di Cristo Re e S. Maria del Sabato – “[…] ha. 9.88.50 donati dalla defunta Lucrezia e Grazia Fortarezza alla Chiesa Parrocchiale di Cristo Re e di S. Maria del Sabato … Cerignola, 30-1-1966” in “VITA NOSTRA” – Bollettino Mensile delle Diocesi Unite di Ascoli Satriano e Cerignola, Anno VIII – Marzo-Aprile 1966 – N. 2 – Tip. Casa del S. Cuore – S. Agata di P. (Fg), pp. 21-23; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

TOBIA FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 31.8.1872 †Cerignola (FG) 26. 1. 1943), figlio di Giuseppe e Rosa Dalessandro, deceduto nella sua abitazione in Piazza Libertà, n. 22. Era sposato con Anna Maria Petrolla di Cerignola. Tobia Fortarezza era proprietario e affittuario della notissima “TAVERNA FORTAREZZA” a Cerignola, ubicata a Largo San Rocco, oggi Piazza Libertà n. 7, prospicente il PIANO DELLE FOSSE GRANARIE (sec. XIII). Molti ambulanti vi stazionavano con i loro CARRETTI (“traj(e)n(e)”) provenienti dalle città limitrofe per vendere i loro prodotti agricoli quali verdure, ortaggi, frutta, e vari prodotti della terra, dal barese per quanto riguarda la vendita dei manufatti policromi di terracotta provenienti dalle FORNACI di Grottaglie e di Terlizzi e, infine, per la intensa attività di commercio del GRANO sul Piano delle Fosse Granarie. Aggiungiamo che nei giorni delle Feste Patronali, quale soprattutto quella dell’8 settembre nella solennità di MARIA SS.MA di RIPALTA, Protettrice della CITTA’ di CERIGNOLA, con la FIERA Zootecnica-Agricola-Artigianale, erano numerosi coloro che, come AMBULANTI espositori dei loro prodotti, si trattenevano più giorni a Cerignola,  pernottando nella TAVERNA FORTAREZZA, così come anche nelle altre TAVERNE: De Gemmis, Dimatteo e Fanelli. Ancora oggi, si può notare il PALAZZO FORTAREZZA con l’ingresso principale modificato posto in Piazza Libertà al n. 7. Le due strade laterali alla Taverna, per chi guarda frontalmente, corrispondono a “VICO II° / FORNACI SGARRO” a sinistra e “VICO III° /  FORNACI SGARRO” a destra. La struttura dei laterali è rimasta grosso modo tale. La intera struttura, negli anni ’50, fu trasformata in una sala cinematografica, intitolata il “SUPERCINEMA” o più conosciuta con un nomignolo poco edificante “u  p(e)dokkj(e)”, il pidocchio. Nomignolo dispregiativo perché si pagava molto poco perché  si riusciva ad entrare con lire 50 e perché lasciava molto a desiderare per la pulizia e per i frequentatori. Il BENEFATTORE, Sig. TOBIA  FORTAREZZA, fece dono della terza CAMPANA, la più grande, alla Chiesa Parrocchiale di Cristo Re e Maria SS. del Sabato, nel 1941. Riportiamo quanto segue: “Una nuova campana – Ed erano due le campane, che dal campanile della Chiesa Parrocchiale di Cristo Re e di M. SS. del Sabato, annunziavano i giorni festivi ed invitavano i fedeli alle sacre funzioni. Un tale suono però accontentava la pietà del fervente cristiano signor Tobia Fortarezza, il quale ha già supplito col donare, a devozione pure della sua degnissima famiglia, ed in memoria dei suoi cari estinti, la terza campana, più grande delle altre, realizzando così la sua promessa. Ed il giorno 10 c.m. Sua Eccellenza Mons. Vescovo (Fr. Vittorio Consigliere o.f.m. capp, Vescovo delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola n.r.d.) … con tutta solennità consacrava la nuova campana in onore di Cristo Re, di M. SS. del Rosario e di S. Rita, in mezzo ad una folla devota di fedeli gaudenti, tutti commossi per le partole di circostanza […]” in “DIARIO RELIGIOSO  – Cerignola – Parrocchia di Cristo Re – Una nuova campana”, in “VITA NOSTRA” Bollettino Mensile delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola, Anno IX – N. 105-106 – settembre-ottobre 1941 – XIX, Prem. Tipografia Editrice PESCATORE – Cerignola, III; MATTEO STUPPIELLO, Le Campane della Chiesa di Cristo Re, Cerignola, 27 gennaio 2016 – www.archeoclubcerignola.com. ; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

ANNA MARIA PETROLLA (*Cerignola 15.9.1869 †Cerignola (FG) 20.1.1939), figlia di Antonio e di Nunzia Filauro, deceduta nella sua abitazione in Piazza Libertà, n. 22; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

SAVINA  FORTAREZZA (*Cerignola (FG) 14.11.1870 †Cerignola (FG) 15.11.1934),  figlia di Giuseppe e di Rosa Dalessandro, nubile, deceduta nella sua abitazione in Piazza Libertà, n. 22; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

ANNA FORTAREZZA, nubile. Non abbiamo i dati anagrafici; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

– ROSARIA FORTAREZZA (*Cerignola (FG)6.10.1859 †Cerignola (FG), figlia di Giuseppe e Rosa Dalessandro), nubile, deceduta a Cerignola in Vico II° Fornaci Sgarro , n. 4. Precedentemente abitava in Via Assunta, n° 32 con lo zio Mons. Vincenzo Macchiarulo; MATTEO STUPPIELLO, Mons. Pasquale Fortarezza…, op. cit.

Si ringrazia il Sig. Giuseppe Sparapano, Responsabile Cimiteriale del Cimitero Comunale di Cerignola per avermi fornito il 27.9.2024 i dati anagrafici dei componenti della Famiglia Cardone:

ELISABETTA VIAPIANO (*Lizzano (TA) 5.1.1909 †Cerignola (FG) 15.1.1992), figlia di Giuseppe e di Maddalena Gallo, deceduta nella sua abitazione Piazza della Libertà, n. 5.

– VINCENZO CARDONE (*Fasano di Puglia (BR) 2.1.1898 †Cerignola (FG) 19.2.1986), figlio di Giuseppe e di Antonia Masi, deceduto nella sua abitazione Piazza della Libertà n. 5.

GIUSEPPE CARDONE (*Cerignola (FG) 16.2.1942 †Cerignola (FG) 22.8.1964), figlio di Vincenzo e di Elisabetta Viapiano, deceduto nella sua abitazione presso Piazza della Libertà n. 5.

GIUSEPPE ANTONIO CARDONE (*Cerignola (FG) 18.11.1937 †Cerignola (FG) 17.2.1941), figlio di Vincenzo e di Elisabetta Viapiano, deceduto nella sua abitazione Piazza della libertà n. 12.

MARIA POMPEA VIAPIANO (*Cerignola (FG) 22.10.1906 †Cerignola (FG) 22.5.1996), figlia di Giuseppe e di Maddalena Gallo, deceduta nella sua abitazione Piazza Libertà n. 7. Sposata con Luciano Paglialunga nativo di Neviano (LE).

Si ringrazia la Sig.ra Rita Cardone Russo, per avermi fornito il 30.9.2024 i dati anagrafici del compianto fratello – ANTONIO CARDONE (*Cerignola (FG) 28.11.1940 †Cerignola (FG) 26.5.2017), figlio di Vincenzo e di Elisabetta Viapiano, deceduto nella sua abitazione di Via Gubbio n. 1.

Si ringraziano

Don Carlo Cassatella SdB, Parroco della Chiesa di Cristo Re per avermi concesso di effettuare le foto, il 25.1.2016 delle tre CAMPANE esposte in CHIESA, da lui fatte trasferire dal Campanile della originaria Chiesa di Cristo Re nell’attuale Campanile della nuova Chiesa e autorizzarmi a pubblicarle.

Don Fabio Dalessandro SdB, Parroco della Chiesa di Cristo Re per avermi concesso di effettuare le foto, il 22.5.2023 del GRUPPO STATUARIO di SANTA RITA, in CHIESA e autorizzarmi a pubblicarle

Sig.ra Anna Cardone Bancone e la sorella Sig.ra Rita Cardone Russo per le utilissime notizie sui componenti della Famiglia Fortarezza e sulla loro Famiglia Cardone; inoltre, per la stessa Sig.ra Anna per le notizie sulla ex Taverna Fortarezza.

Sig.na Maria (Mariella) Fiorenti per le notizie sulla devozione e culto di Santa Rita, sui nomi dei componenti il Comitato che curava i festeggiamenti in onore della Santa, i nomi di alcuni componenti i Portantini del Gruppo statuario della processione che si svolgeva dalla originaria Chiesa di Cristo Re.

Rag.re Antonio (Tonino) Famiglietti per le notizie sui nomi di alcuni componenti, tra i quali la madre Maria Pastore (1° Presidente) del Comitato che curava i festeggiamenti in onore di Santa Rita, nella originaria Chiesa di Cristo Re.

Sig. Giuseppe Compierchio per avermi fornito i nomi dei primi Portantini del Gruppo statuario di Santa Rita, tra i quali il padre Vincenzo e lo zio Pietro, nella processione della Santa che veniva effettuata dalla originaria Chiesa di Cristo Re.

Sig.na Carlotta Cardone per avermi donato le tre foto che vengono riportate nell’articolo; per avermi fornito le notizie sulla Famiglia Fortarezza e i suoi componenti e sulla ex Taverna Fortarezza.

Sig.na Giuseppina Famiglietti per avermi donato la foto-cartolina dell’interno dell’antica CHIESA di Cristo RE.

Sig.ra Ins. Antonietta Fucci per avermi donato la foto-cartolina del Gruppo Statuario di Santa Rita da Cascia dell’antica Chiesa di Cristo RE.