“Il Comune ha voluto ricordare i suoi 500 morti in guerra” (1) facendo incidere nel bronzo i NOMI su di una lapide posta sul prospetto principale dell’ex sede municipale in Corso Garibaldi 500 cerignolani furono i caduti nella Grande Guerra, notevole fu il contributo Civile e Umano.
Il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la Sede locale dell’Archeoclub d’Italia e il Museo Etnografico Cerignolano (1979) vogliono dare un loro contributo culturale testimoniativo di questo funesto evento pubblicando una “LETTERA” scritta dal soldato SALVATORE MARINELLI di Cerignola alla sua adorata moglie Antonietta Russo, ai suoi genitori ai fratelli e alla sorella.
Una toccante pagina nella quale Salvatore Marinelli presagiva la sua fine imminente e affida nelle parole un testo testamentario per la famiglia, unico baluardo morale e affettivo al quale riponeva tutto il suo dolore.
“SALVATORE MARINELLI, di Ignazio e Ginefra Isabella, nato a Cerignola il 30 ottobre 1891. In data 31 marzo 1913 sposa a Cerignola Russo Antonia. Soldato del 14° Reggimento Fanteria morto il 19 luglio 1915 sul Carso per ferite riportate in combattimento e sepolto a Monte Sei Busi” (2).
Antonietta Russo , figlia di Michele e Concetta Dibisceglia, nata a Cerignola il 15.6.1895 e deceduta a Bari il 16.10.1970, era cugina di primo grado di mia nonna materna, Ripalta Dibisceglia. Da circa cinquant’anni abitava a Bari e nel mio primo periodo universitario era un sicuro punto di riferimento affettivo e culturale, prima collaboratrice sulla ricerca storica della nostra città nei vari aspetti: donna di profonda sensibilità culturale, conoscitrice e testimone di tanti eventi succedutisi nei primi decenni del ‘900 che mi ha trasmesso verbalmente. Uno spaccato della vita sociale signorile. Sicura della mia passione e dell’impegno culturale, che avrebbe alimentato, mi volle farmi dono, fra l’altro, di due Lettere del marito, Salvatore Marinelli, inviatele dal campo di guerra, oltre al quadro grande che lo ritraeva in borghese. Il quadro è esposto nella Seconda Sala del Museo Etnografico Cerignolano, tra gli altri personaggi e testimonianze materiali della I e della II Guerra Mondiale. Il materiale cartaceo è custodito nell’Archivio.
Ma torniamo alle Lettere. La prima è data 4.6.1915, la seconda è del 5.7.1915 ed è quella che qui di seguito si riporta testualmente: “Antonetta Marinelli Russo \ Via Umberto 1° Cerignola\ mia Antonetta e Genitori \ Affido il presente biglietto ad \ un ferito e lui ci penserà \ per farvelo recapitare. \ Aspettiamo l’ordine per dar l’assalto alle trincee \ nemiche forse è l’ultimo \ scritto che ricevete, sono \ sicuro. Antonetta mia \ Sii sempre buona, se vuoi \ rispettare il lutto di tuo \ marito lui ti benedirà \ dal cielo, darai una buona educazione al \ bambino, e gli ricorderai \ per quali ideali è morto \ suo padre, Sii pure buona \ con la mia famiglia \ 5 – 7 – 1915 \ Se non ti scriverò più si convinceranno e cerchi di consolarli tu \ con mio padre madre fratelli \ e sorella, stando vicino, \ non piangete ma \ ricordate sempre \ il vostro caro figlio. \ Padre mio, madre mia \ l’ultimo bacio e la vostra \ benedizione certa. \ Antonetta mia non \ ti dico altro dimenticherai \ il tuo Salvatore ? \ dimenticherai di colui che ti volle bene veramente \ Dammi tantissimi bacioni \ e addio. L’affettuosissimo Michelino \ quando vorrei ancora rivedervi \ addio a tutti. \ Riferirai tutto alla mia famiglia quando \ non ti scriverò più Baci Salvatore”(3).
Cerignola, 5 Novembre 2018 Matteo Stuppiello
Bibliografia
(1) – SAVERIO LA SORSA, La Città di Cerignola nel Secolo IXI con prefazione di NICOLA ZINGARELLI, Bari – Roma, 1931, p. 256.
(2) – COSIMO DILAURENZO, Onore ai Patrioti – Cenni biografici sui caduti e decorati Cerignolani nei due conflitti mondiali, a cura di GIOVANNI MONTINGELLI, Cerignola, 2001, p. 73
(3) – La lettera e la foto sono già state pubblicate, per la prima volta, in MATTEO STUPPIELLO, Don Antonio Palladino ed il suo tempo, San Ferdinando di Puglia, 1996, p. 143, foto nn. 227-228

