Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

CERIGNOLA, CONTRADA “LE TORRI DUCALI”: CRONACA DEL RINVENIMENTO NEL 1977 DI UNA COLONNA MILIARE DEDICATA A COSTANTINO IMPERATORE (313-314 d.Cr.).

La CONTRADA “LE TORRI DUCALI” è ubicata a quattro chilometri circa da Cerignola, sulla destra della Statale 98 Andriese-Coratina per Canosa di Puglia, imboccando il bivio per “MONTEARSENTE”.

Il 18 agosto 1977  alle ore 13:00 mi telefonava il caro amico VINCENZO SPECCHIO (1), invitandomi ad andare con lui in Contrada “MONTEARSENTE” per fare il punto sulla prossima RICERCA da effettuare come Istituzione Culturale “Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” della quale Lui faceva parte e nello specifico rivestiva l’incarico di Ricercatore nell’ambito della CONOSCENZA del vasto Territorio dell’Ambiente:  per la Fauna, la Flora, le Acque, il Fiume Ofanto, le Marane, i Pozzi etc.

Si diceva che mi invitava ad effettuare un SOPRALLUOGO ad una SORGENTE di ACQUA MINERALE riportata dallo Storico Dott. TEDORO KIRIATTI (1728-1793), “Dottore in Filosofia e Medicina”, nostro concittadino  nella sua pubblicazione del 1785 (2), primo lavoro a stampa sulla STORIA di CERIGNOLA.

Alle 16:30 Vincenzo è a casa mia con la sua auto. Ci portiamo nella Contrada MONTEARSENTE. Arrivati alla Contrada finitima denominata “LE TORRI DUCALI”, Vincenzo mi porta ad un’altra SORGENTE, dove vi è la STRUTTURA di un POZZO che dà ACQUA LEGGERISSIMA ed OTTIMA DA BERE. Troviamo il proprietario della MASSERIA de “LE TORRI DUCALI”, nonché GUARDIA GIURATA della Contrada, il Sig. Giuseppe DI GIACOMO di Canosa di Puglia, che gentilmente ci fa riempire l’ACQUA fornendoci relative spiegazioni e notizie sulle QUALITA’ BENEFICHE dell’ACQUA SORGIVA (3). Aggiungo che sin dal 20 aprile 1973 conoscevo sia la Contrada sia  il Sig. GIUSEPPE  DI GIACOMO per essere stato ad effettuare sopralluoghi al fabbricato della MASSERIA di stile BAROCCO SPAGNOLEGGIANTE del Sec. XVIII, compresa la BAROCCA CHIESA di S. CASIMIRO Re di Polonia, costruita nel 1758 dal Feudatario di Cerignola, Don CASIMIRO PIGNATELLI. Lo stesso Sig. DI GIACOMO mi aveva autorizzato ad effettuare foto nel 1973 e successivamente le diapositive a colori sia del FABBRICATO che della CHIESA, soprattutto degli interni.

Con l’amico Vincenzo proseguiamo il percorso in altre Contrade limitrofe e poi facciamo ritorno al POZZO per effettuare altro rifornimento dell’acqua freschissima.  Mi permetto di chiedere al Sig. DI GIACOMO se fosse a conoscenza della presenza di TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE nella zona, ovvero di ISCRIZIONI, e lui ci indica un POZZO mezzo demolito, posto difronte alla sua Masseria, poco distante, ed aggiunge che il Dott. MICHELE DI CHIO, Presidente dell’ARCHEOCLUB di Canosa, tempo fa vicino al suddetto POZZO aveva trovato qualche cosa di interessante. Dopo i ringraziamenti e i saluti io e Vincenzo, ansiosi, e soprattutto senza perdere tempo, a piedi, in quanto la distanza era veramente minima, ci avviamo verso il POZZO.

Inizia, con un’atmosfera carica di ansia, la perlustrazione dove la struttura muraria era occultata da erbe spontanee  e soprattutto dal fusto molto alto di un albero di fico. Notiamo delle grandi LASTRE LITICHE ben squadrate, molto consumate, quasi sicuramente riutilizzate in questo POZZO del SETTECENTO. Laterizi ben disposti: tutta la STRUTTURA, composta da LASTRE LITICHE e LATERIZI, mi faceva pensare a qualche costruzione di epoca ROMANA.

Ad uno spigolo della struttura, a costituire la base del POZZO, seminascosto da parecchi rami bassi di un IMPONENTE FICO, “[…]noto una COLONNA o meglio un blocco di pietra a forma cilindrica, all’istante mi avvicino e constato che è parecchio simile alla COLONNA MILIARIA  collocata in Città. Infatti con le dita, liberandomi dai rami di fico, lattiginoso e irritante, noto delle LETTERE INCISE e comunico subito[…]”  (4) all’amico Vincenzo del RINVENIMENTO.Erano le 18:04 l’esatta ora del rinvenimento. In un primo momento ci scoraggiamo perché non si riusciva a leggere nulla, dopo un po’ leggiamo VALERIO, comunque rimandiamo ad altra data perché vi era necessità di fornirsi di un attrezzo per scavare ed esaminare le scritte incise ancora più giù. Facciamo ritorno e con tatto chiediamo al guardiano notizie più specifiche. Arriva il figlio, penso professore, e ci fa sapere che il Dott. Di Chio dell’Ospedale di Canosa, un loro amico, si era recato tempo fa per rilievi del cippo, e aggiungeva che sistemandosi nel posto del CIPPO corrispondeva esattamente, secondo i suoi calcoli, il sito di una COLONNA MILIARIA della VIA TRAIANA ed inoltre che alla distanza di un miglio doveva trovarsi un’altra nella zana Pignatella”  (5).

Proseguiamo i vari momenti cronologici dopo il RINVENIMENTO del CIPPO dedicato a  COSTANTINO IMPERATORE.

– Il 20 agosto 1977 con l’amico Francesco Ladogana mi reco verso le 17:15 circa nella Contrada “LE TORRI DUCALI” con l’intento di poter decifrare le lettere incise sul CIPPO da poco rinvenuto. Armati di una PICOZZA ci siamo messi subito al lavoro, scavando a turno vicino al REPERTO per poterlo liberare dal terreno accumulatosi nel tempo e soprattutto dall’intricata fitta rete di radici della pianta di fico. Vi erano parecchie pietre e grossi ciottoli messi alla base come contrasto. Si riesce, comunque, nonostante il CALDO, a scavare fino ad arrivare a mettere il luce l’ultima linea interessata dall’ISCRIZIONE.

A questo punto, lentamente e con tanta pazienza, incominciamo a decifrare, utilizzando una MATITA a carboncino per ricalcare le singole LETTERE, ovviamente per quello che è possibile notare in questa fase.

In un primo momento ci sembrava difficile la decifrazione in quanto la “porzione” del CIPPO, presa in esame, risultava molto consumata dallo scorrere  dell’acqua che ha corroso e levigato la PIETRA, lasciando dei solchi di CORROSIONE alterando così le INCISIONI delle LETTERE.

Comunque cominciamo ad annerire con il carboncino le INCISIONI più leggibili e poi a seguire man mano, aiutati dalle lettere già decifrate, siamo riusciti a ricalcare altre lettere che per via della corrosione erano veramente difficili da decifrare. Tutta questa operazione era terminata verso le 20:15. All’inizio abbiamo scattato delle diapositive al POZZO e al CIPPO e prese le misure relative al CIPPO. Alle 20:45 abbiamo fatto ritorno a Cerignola.

-Il 24 agosto 1977 inoltro, come Presidente del Centro Cerignolano Studi e Ricerche “Torre Alemanna” la segnalazione del RINVENIMENTO, con una nota scritta  alla SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA di Taranto e per conoscenza alla SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA di Bari con sede presso il  MUSEO ARCHEOLOGICO sul PALAZZO ATENEO. Nella segnalazione  si riporta tra l’altro: “[…] ha individuato un cippo con iscrizione di epoca romana. Il cippo di forma cilindrica  ha una circonferenza di cm. 150 circa ed è in parte interrato in quanto è stato utilizzato come sostegno d’angolo alla muratura esterna di un pozzo. La parte affiorante dal terreno comprende il riquadro in cui si nota l’iscrizione latina che si articola in sette righe parallele. Il riquadro ha le seguenti misure: cm. 95 di larghezza x cm. 90 di lunghezza. L’iscrizione è un po’ usurata  e le lettere non sempre sono chiaramente definibili; dopo un primo sommario esame siamo riusciti a interpretare alcune righe che ci autorizzano ad attribuire  l’iscrizione all’epoca dell’Imperatore Costantino […]” (6).

-Il 19 settembre 1977Bari – Museo Archeologico (Palazzo Ateneo), Sede della Soprintendenza Archeologica di Bari. Incontro il Soprintendente, Dott. ETTORE MARIA DE JULIIS; chiedo se la nostra segnalazione sulla scoperta del CIPPO MILIARIO dedicato all’Imperatore Costantino, del 24 agosto c.m. fosse già arrivata. Mi risponde che sapeva della nostra segnalazione e “proprio oggi sono rientrati in maggior parte dalle ferie”, inoltre mi promette di una Sua venuta a Cerignola per effettuare un sopralluogo per rendersi conto del CIPPO vista la importante scoperta archeologica. Subito dopo mi reco, sempre nello stesso Palazzo Ateneo, all’Istituto di Storia Greca e Romana, dove ha sede la Sezione di Epigrafia diretta dal Prof. MARIO PANI, che già conoscevo, per dare la notizia del suddetto rinvenimento. Ho anche incontrato con il Prof. Pani, il Prof. Carmine Gissi di San Ferdinando di Puglia che lavora presso il suddetto Istituto e che già conoscevo e che, tra l’altro, stava studiando la precedente iscrizione da me rinvenuta, il CIPPO MILIARE mutilo dedicato a DIOCLEZIANO. Il Prof. Mario Pani ha espresso profonda gioia per quest’ulteriore rinvenimento e invitava il Prof. Gissi a prendere accordi con me per un sopralluogo nella zona ed effettuare delle fotografie. Mi reco anche presso l’Istituto di Archeologia, alla Facoltà di Lettere e Filosofia, per comunicare all’amico Prof. Arcangelo Fornaro del recente rinvenimento EPIGRAFICO. Purtroppo non era in sede ed ho lasciato un appunto scritto ad un suo collaboratore.

3 ottobre 1977Bari – Museo Archeologico dal Direttore e Soprintendente all’Archeologia di Bari, Dott. Ettore Maria De Juliis. Alle 10:30 circa sono stato ricevuto ed ho fatto presente se potevamo concordare il giorno della sua venuta a Cerignola per effettuare un Sopralluogo, in alcune zone Archeologiche per osservare i rinvenimenti da noi già effettuati. Già questa visita doveva effettuarsi da un paio di settimane scorse ma risponde il Soprintendente che per vari impegni, come scavi che si stanno effettuando in varie zone e la necessità di seguire i lavori, oltre che lo studio non si è potuto effettuare il sopralluogo. Si programma per il prossimo 26 corrente mese.

25 ottobre 1977 – Bari – Museo Archeologico dal Direttore e Soprintendente all’Archeologia di Bari, Dott. Ettore Maria De Juliis. Sono stato ricevuto e chiedo se restava fissata la data per il giorno dopo (26) per il suo sopralluogo a Cerignola, come si era concordato. Mi rispondeva che purtroppo anche se sull’agenda era già segnata, purtroppo si doveva rinviare, ancora una volta, in quanto per quel giorno non vi era l’auto a disposizione da parte della Soprintendenza. Ci accordiamo che per il giorno 26 avrebbe telefonato a casa verso le 12:00 per confermarmi la sua venuta per il 27 a Cerignola o eventualmente prendere nuovi accordi. Gli consegno il TESTO di quello che è stato possibile trascrivere e Lui mi comunica che lo studierà nella speranza possa fornirmi notizie interessanti.

28 ottobre 1977 – Alle ore 11:30 arriva a Cerignola in Piazza Duomo il Dott. ETTORE MARIA DE JULIIS, Soprintendente all’Archeologia di Bari e Direttore del Museo Archeologico di Bari, venuto su mio invito e del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” per un significativo sopralluogo nelle Contrade “LE TORRI DUCALI”, “SAN MARCO-PIGNATELLA di SOPRA” e nella nostra Sede in Via S. Martino 41 (seminterrato – juso). Ci siamo subito recati nella Contrada “LE TORRI DUCALI” posta sulla Strada per Canosa di Puglia. Siamo stati ad esaminare il CIPPO MILIARIO recentemente da me rinvenuto e che risulta murato ad angolo nella costruzione di un POZZO. Il Dott. De Juliis ha effettuato le misure del CIPPO, esaminato le LINEE, la intera ISCRIZIONE, scattato delle FOTO. Aveva portato il testo dell’ALVISI sulla viabilità in epoca romana nella Daunia e con la “cartina” alla mano cercava di collocare il nostro CIPPO sul tratto della Via TRAIANA collegandola con CANOSA. Poi aggiunge, il Dott. DE JULIIS, dopo aver esaminato attentamente, nei minimi particolare, la STRUTTURA MURARIA esterna del  POZZO e questo lo scriviamo per la prima volta, che si può avanzare l’ipotesi di un MONUMENTO FUNERARIO spiegato dalla presenza di parecchie LASTRE di pietra dello stesso tipo di quelle del CIPPO. Infatti, aggiunge, proprio queste LASTRE LITICHE,  fanno pensare al MONUMENTO FUNERARIO posto ad un lato della STRADA di EPOCA ROMANA. L’esperto aggiungeva ancora che sia il CIPPO recuperato in Contrada “PIGNATELLA DI SOPRA” sia questo in Contrada “LE TORRI DUCALI” risalgono al periodo TARDO ROMANO ed è DIFFICILE trovarli, pochi esempi sono noti, oltre questi due, c’è uno a TORREMAGGIORE dedicato a VALENTINIANO.  Il sopralluogo è terminato alle ore 13:30. Riteniamo un grande EVENTO CULTURALE ARCHEOLOGICO  per la CITTA’ di Cerignola: il RINVENIMENTO di un ulteriore CIPPO MILIARIO e la presenza del SOPRINTENDENTE all’ARCHEOLOGIA.

28 ottobre 1977 – Nostro “COMUNICATO STAMPA” sulla visita, del Dott. ETTORE MARIA DE JULIIS, , Direttore del Soprintendente all’Archeologia di Bari Museo Archeologico di Bari , a Cerignola per un sopralluogo in alcune contrade archeologiche, voluto da me e dal Centro Cerignolano Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – Il 29 ottobre 1977 il COMUNICATO STAMPA  viene trasmesso dalla T. R. C. e da RADIOFANTO nei loro notiziari (7).

– 4 novembre 1977 – Bari – Facoltà di Lettere – ISTITUTO di STORIA GRECA e ROMANA – EPIGRAFIA. Incontro con il DIRETTORE del suddetto ISTITUTO, Prof. MARIO PANI al quale consegno il TESTO del CIPPO MILIARIO dedicato all’IMPERATORE COSTANTINO, da me rinvenuto nell’agosto scorso. Il Prof. PANI mi chiede la cortesia di portargli una FOTO del CIPPO. Il Prof. CARMINE GISSI di San Ferdinando, dello stesso Istituto, sarebbe dovuto venire ad effettuare un sopralluogo per scattare le FOTO ma per sopraggiunti impegni non è più venuto. Porterò la FOTO scattate da al Prof. PANI.

8 novembre 1977 – Ore 9:00 telefona a casa il Prof. MARIO PANI mi informa che si stanno già interessando al CIPPO di COSTANTINO. Inoltre mi invita, cortesemente, prima di effettuare le FOTO del REPERTO, di poter procedere con uno SCAVO fino ad arrivare alla BASE del CIPPO e quindi poterlo fotografare nella sua interezza.

4 dicembre 1977 – Il Prof. MARIO PANI telefona a casa. Purtroppo non ero in casa.

5 dicembre 1977 – Bari – ISTITUTO di STORIA GRECA e ROMANA – EPIGRAFIA. Ho un incontro con il Prof. MARIO PANI il quale  mi riferisce che ieri aveva telefonato a casa  per sapere se avevo effettuato le FOTOGRAFIE del CIPPO. Ho risposto che purtroppo non ho avuto tempo di poterle effettuare. Gli chiedo cortesemente se sarà possibile che il loro “lavoro” al termine venga pubblicato sul “BOLLETTINO” di EPIGRAFIA.

7 dicembre 1977 – Con l’amico FRANCESCO LADOGANA alle ore 15:30 ci siamo recati in Contrada “LE TORRI DUCALI” presso il CIPPO MILIARIO. Abbiamo iniziato a scavare con diversi attrezzi: abbiamo sterrato in profondità per circa una trentina di centimetri, purtroppo nulla di nuovo.  Abbiamo superato la CORNICE del riquadro dello specchio epigrafico scendendo ancora più giù, si nota la semplice pietra che funge da base.  Una cosa abbiamo potuto notare e cioè, forse, la COLONNA MILIARIA è posta sul sito originario , non è stata mai mossa. Abbiamo rimosso alcuni grossi ciottoli fluviali che vi erano incastrati intorno forse questi formavano in parte la pavimentazione. Abbiamo constatato che la stessa pavimentazione si rileva scavando a poca profondità ancora più avanti. Abbiamo scattato delle FOTO che darò al Prof. MARIO PANI. Il lavoro è terminato alle ore 16:30 circa era ormai buio inoltrato.

23 dicembre 1977 – Bari – ISTITUTO di EPIGRAFIA. Speravo di incontrami con il Prof. Mario Pani purtroppo non era in Facoltà. Ho consegnato la foto in triplice copia ad un suo Assistente.

30 gennaio 1978 – Bari –  ISTITUTO di EPIGRAFIA. Incontro con il Prof. MARIO PANI. Chiedo a che punto sono gli studi sui due CIPPI MILIARI. Soddisfatto il Prof. Mi informa che si procede ed inoltre mi riferisce di aver ricevuto la FOTO, portata da me, sul CIPPPO MILIARIO di contrada “LE TORRI DUCALI”.  Mi porta a conoscenza di una notizia che mi riempie di gioia: molto probabilmente effettuerà un sopralluogo al CIPPO rinvenuto verso la metà di febbraio.

7 aprile 1978 – Bari – ISTITUTO di EPIGRAFIA.  Incontro con il Prof. MARIO PANI. Chiedo con una certa insistenza a che punto sono gli studi sui due CIPPI MILIARI. Mi ha risposto che mancano le misure precise di uno dei due CIPPI e poi la relazione è terminata. I due CIPPI MILIARI, aggiunge il Prof. PANI, facevano parte del tratto principale della VIA TRAIANA e non di una derivazione. Per le misure richiestemi provvederò personalmente a portargliele.

– 5 maggio 1978 – Bari  – ISTITUTO di EPIGRAFIA . Sono dal Prof. MARIO PANI per avere notizie sugli studi che stanno portando avanti sui due CIPPI MILIARI.  La risposta è positiva. Le RELAZIONI sono pronte per la pubblicazione ed in caso di novità mi telefonerà.

21 maggio 1979 – Bari – ISTITUTO di EPIGRAFIA. Sono dal Prof. MARIO PANI. Le relazioni sono quasi pronte per la pubblicazione, aspetta che il Dott. Ettore De Juliis effettui uno scavo vicino al CIPPO di COSTANTINO per poter stabilire l’esatto sito. Speriamo che tutto vada presto in porto.

19 ottobre 1979 – Cerignola – Come da accordi presi in precedenza, oggi sono venute a Cerignola le Dott.sse MARCELLA CHELOTTI, ROSANNA GAETA, VINCENZA MORIZIO e MARINA SILVESTRINI dell’ISTIUTUTO  di STORIA GRECA E ROMANA  – ISTITUTO DI EPIGRAFIA della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari . Sono venute per un sopralluogo con lo scopo di effettuare rilievi FOTOGRAFICI, EPIGRAFICI e di MISURE delle ISCRIZIONI presenti nel Cortile del Municipio, in Corso Garibaldi e nel Cortile del PALAZZO CIRILLO. Tutto questo suscitato dalla mia azione di inventariazione delle ISCRIZIONI di EPOCA ROMANA presenti a Cerignola e nel suo Territorio. Una collaborazione con il suddetto Istituto iniziato sin dal 1977 con il Direttore Prof. MARIO PANI e con le già menzionate Dottoresse. E’ stata una giornata fredda con pioggia. Le Dottoresse hanno lavorato sodo . Hanno terminato i rilievi alle 13:45. Prima di andare via un mio preciso dovere è stato quello di portarle al vicino Bar “Smeraldo” a pochissimi passi dal Municipio e prendere qualcosa di caldo. Ho fatto presente alle Studiose Ricercatrici il mio timore che le ISCRIZIONI inedite da me rinvenute e segnalate sia alle Soprintendenze che al loro Istituto possano essere pubblicate per prima, in quanto la loro PUBBLICAZIONE come ISTITUTO di EPIGRAFIA non sarà pronta prima di un anno: ENZA MORIZIO mi ha tranquillizzato rispondendomi che proprio quelle saranno pubblicate subito per evitare fughe di notizie e di foto. Devo aggiungere che anche lo stesso Prof. PANI mi aveva tranquillizzato già da tempo.

20 dicembre 1979 – Bari – ISTITUTO di EPIGRAFIA. Oggi il Prof. MARIO PANI non è in Facoltà però incontro le Dott.sse  MARINA SILVESTRINI, ENZA MORIZIO, MARCELLA CHELOTTI e ROSANNA GAETA. Una profonda gioia nel rivederci in Facoltà. MARINA si affretta a recuperare la “CARTELLA” con il mio nome e tutta la DOCUMENTAZIONE che avevo consegnato nel tempo. Chiedo ad ENZA se era possibile avere uno “scritto”, a firma del Prof. PANI, che potesse attestare la nostra collaborazione, da conservare nel mio Archivio con enorme gioia.  Mi risponde ENZA con gli occhi che gli brillavano, anticipandomi, che il Prof. PANI l’ha già scritta e fra non molto mi arriverà; sta solo aspettando di spedirla per riconsegnarmi i negativi miei delle ISCRIZIONI ROMANE di Cerignola, per il tempo di riprodurli. Aggiunge a questo punto un’ informazione: è andato in ISTITUTO una persona di Cerignola, si è qualificato dando nome e cognome e dell’associazione di appartenenza, rivolgendosi alle Ricercatrici “voleva sapere notizie di quello che c’era di Cerignolanaturalmente in merito alle ISCRIZIONI. Le amiche in modo garbato sono state molto evasive e non  hanno fornito nessuna notizia. Una cosa piuttosto VERGOGNOSA.

23 dicembre 1979 – Lettera autografa del Prof. MARIO PANI inviatami per posta.  Questo è il testo: “UNIVERSITA’ DI BARI – ISTITUTO DI STORIA GRECA E ROMANA – IL DIRETTORE – 23.XII. 79 – Caro dott. Stuppiello, La ringrazio delle Sue sempre tanto utili informazioni. Stia tranquillo per l’uso che se ne farà. Nell’occasione Le segnalo che sul cippo sulla base del pozzo, in contrada “Le Torri”, ………… abbiamo ora trovato una prima notizia, del tutto esteriore, in Bollettino d’Arte ser. V. 60, 1975, p. 34 con qualche altra comunicazione di reperti archeologici nella zona.  I migliori auguri per le prossime festività e arrivederci a presto Mario Pani” (8).

27 febbraio 1980 – Ore 9:30 mi telefona la Dott.ssa MARINA SILVESTRINI da Bari, per conto dell’ISTITUTO di EPIGRAFIA e mi informa che il lavoro di raccolta delle EPIGRAFI per la PUBBLICAZIONE è quasi terminato. Una bella notizia finalmente.

6 giugno 1980 – Bari – ISTITUTO di EPIGRAFIA. Incontro il Prof. MARIO PANI che con gioia e soddisfazione mi informa che “LE NOTIZIE EPIGRAFICHE RIGUARDANTI CERIGNOLA SONO STATE GIA’ TRASMESSE ALLA FACOLTA’ PER LA PUIBBLICAZIONE NEL BOLLETTINO PROBABILMENTE ENTRO L’ANNO”. Una notizia che fa aprire il cuore alla gioia infinita. Una corsa contro il tempo e contro i detrattori locali che hanno sempre messo in atto azioni negative degne di loro. Combattiamo contro la indifferenza dell’Amministrazione Comunale che dell’Archeologia non ha puntato culturalmente in nessun modo tenendoci nella più profonda indifferenza. Eppure le ISCRIZIONI ROMANE presenti sul Territorio dovrebbero aprire ad indagini, ricerche, approfondimenti soprattutto per le Scuole e le nuove generazioni. Purtroppo il vuoto più abissale. Sempre nello stesso ISTITUTO incontro l’amica Dott.ssa ENZA MORIZIO, la quale mi accoglie sempre con grande entusiasmo spontaneo e mi restituisce i NEGATIVI di tutte le ISCRIZIONI ROMANE da me forniti.

– Novembre 1980MARCELLA CHELOTTI –MARINA SILVESTRINI, Su due cippi miliari della via Traiana – Saggio presentato dal prof. Mario Pani, in “ ANNALI della Facoltà di Lettere e Filosofia – XXIII – 1980 – Estratto – Università degli Studi – Bari. Finalmente la nostra meta si è concretizzata co l’uscita della suddetta pubblicazione. Si tratta dei due CIPPI: di “PIGNATELLA di SOPRA” e di “LE TORRI DUCALI”.

3 novembre 1980 – Invio a nome del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, prot. n. 74,  una Nota (9) al Direttore del Mensile  Archeologico “MONDO ARCHEOLOGICO” Via G. Massaia, 90 – Firenze, Corrado Tedeschi Editori – Firenze, nella quale si porta a conoscenza dell’Estratto’, riportando i dati essenziali e se c’è possibilità di ospitarlo  nel “Notiziario”.

14 novembre 1980 – Ricevo in dono dalla dott.ssa Marina Silvestrini una copia dell’Estratto, che pubblica la relazione delle due dottoresse,  con la dedica: “Bari 14 ’80 – Ancora grazie Marina Silvestrini”.

17 novembre 1980 – Viene fatto recapitare alla Stampa un nostro “Comunicato”.

20 novembre 1980 – A nome del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” invio una Lettera di ringraziamento, prot. n. 65 al “Preg.mo Prof. MARIO PANI Istituto di Storia Greca e Romana Facoltà di Lett. E Filosofia Università di Bari- A  nome mio e dei componenti tutti il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” da me presieduta, nel prendere atto della pregevole pubblicazione relativa ‘Su due nuovi miliari della Via Traiana’ , della considerazione in cui sono stati tenuti i reperti, mi pregio rivolgerLe  i più sentiti ringraziamenti. Ringrazio inoltre le dott.sse Marcella Chelotti e Marina Silvestrini per il lodevole lavoro portato avanti con chiara competenza. Distintamente –  IL PRESIDENTE prof. Matteo Stuppiello” (10).

5 dicembre 1980 – “RICONOSCIMENTO”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – ANNO III – N. 7 – 5 Dicembre 1980, p. 12.

31 dicembre 1980 – MICHELE CIANCI, Riconoscimento per il centro “Torre Alemanna”, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” –  31 Dicembre 1980, p. 7.

12 giugno 1982 – Promossa dall’ Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola una Conferenza sulle “Testimonianze Epigrafiche e di vita Quotidiana per la Storia del Territorio di Canosa” – Relatrici Dr.ssa MARINA SILVESTRINI dell’Istituto di Storia Greca e Romana presso l’Università di Bari; Dr.ssa VINCENZA MORIZIO dell’Istituto di Archeologia Greca e Romana presso l’Università di Bari. La manifestazione si era tenuta presso l’”Opera S. Francesco d’Assisi” , Viale di Levante 103, nel Salone dell’Istituto Magistrale “Santa Chiara d’Assisi”, messo a disposizione della Comunità delle Suore Missionarie Figlie del Calvario, Dirette da Suor Chiara Coppola. La Conferenza è stata la PRIMA in ASSOLUTO, durante la quale è stato presentato ed esaminato Scientificamente l’intero “corpus” delle nostre Iscrizione di epoca romana. In particolare, la Dott.ssa MARINA SILVESTRINI ha relazionato su “Le testimonianze epigrafiche del Territorio Canosino”, la Dott.ssa VINCENZA  MORIZIO su “Le testimonianze di vita quotidiana del Territorio Canosino

14 giugno 1982Comunicato Stampa dell’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola sugli esiti della  Conferenza nella quale le Relazioni delle Dott.sse Marina Silvestrini e Vincenza Morizio sono state nel loro insieme esaurienti ed oltremodo interessanti; hanno toccato punti, oltre al carattere culturale generale, riguardanti il nostro Territorio. Sono state proiettate le immagini, in diapositive, delle ISCRIZIONI di epoca romana presenti nel nostro Territorio con l’analisi dettagliata di ogni singola EPIGRAFE. Il Comunicato viene inviato all’Ins. Luigi Metta per “LA CICOGNA” e “IL TEMPO”, al Rag. Michele Cianci, corrispondente de “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, alla redazione de “IL PONTE” a Roma; alle emittenti locali: T.V.C., T.R.C., Radiofanto.

14 giugno 1982 – L’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola fa pervenire alla Direttrice dell’”Opera San Francesco”, Suor CHIARA COPPOLA, una nota, 14 giugno 1982 prot. n. 61, di ringraziamento  “Per l’ospitalità offerta al loro sodalizio in occasione della Manifestazione pubblica relativa alla Conferenza , tenuta dalle Dott.sse Marina Silvestrini e Vincenza Morizio sul tema “Testimonianze Epigrafiche e di vita Quotidiana  per la Storia del Territorio di Canosa” (11).

20 giugno 1982 – “ARCHEOCLUB”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno IV – N. 20 – 20 giugno 1982, p. 3.

Novembre 1982 – “ANTICHITA’”, in “IL PONTE” – Mensile dell’Associazione Cerignolani in Roma e nel Mondo – Anno VI – N. 8 – Novembre 1982, p. 3.

27 aprile 1983 – Su invito del Prof. Ferdinando Granato, presso gli studi  della T.V.C., la Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO della Sede di Cerignola dell’Archeoclub d’Italia e del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, ha tenuto un incontro con i telespettatori sul tema: “ Testimonianze epigrafiche romane nel nostro Territorio” – Il commento e l’analisi sono state supportate da un nutrito “corpus” di diapositive a colori.

18-19-20 agosto 1984 – Il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” allestisce e presenta alla Città la Mostra fotografica “EPIGRAFIA ROMANA – TERRITORIO DI CERIGNOLA” nei locale in Corso Roma n. 131, gentilmente concessi dal Sig. Michele Valentino.  E’ la PRIMA MOSTRA a trattare argomento ARCHEOLOGICO.  La EPIGRAFIA riveste una notevole importanza dal punto di vista Storico, Sociale, Economico ed Urbanistico per il Territorio, di giurisdizione Canosina in età Romana. Il “CORPUSEpigrafico si compone di 15 ISCRIZIONI, poste all’analisi scientifica dell’Istituto di Storia Greca e Romana dell’Università di Bari, diretto dal Prof. Mario Pani. Ne curano lo studio le Dott.sse Marina Silvestrini, Marcella Chelotti, Vincenza Morizio che ne hanno già pubblicato 4. La Mostra si compone di n. 23 FOTO a COLORI formato cm. 20 x cm. 30. Viene inviato un  il “Comunicato Stampa” all’Ins. Luigi Metta per “IL TEMPO” – “LA CICOGNA”, al Rag. Michele Cianci per “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, al Prof. Salvatore Delvecchio per “PUGLIA”, per TVTRE Regionale, Telefoggia, Telenorba, Telecolor. Non viene inviato alla  emittente T.R.C. perché, essendo in ferie, non trasmette.

22 agosto1984MICHELE CIANCI, Epigrafia romana una mostra, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – 22 agosto 1984.

25 agosto1984SALVATORE DELVECCHIO, Una mostra fotografica – Cerignola si dà all’archeologia, in “PUGLIA” 25 agosto 1984

1 settembre 1984 – “Benemerenze del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – EPIGRAFIA ROMANA”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno VII – N. 1 – 15 settembre 1984, p. 4.

Dicembre 1985 – La pubblicazione “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI– Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI- Regione Puglia Assessorato alla cultura, Bari, 1985. Una copia mi viene data in omaggio a Bari, con dedica: “18.3.1986 a Matteo Stuppiello / con tanta cordialità  / Marina Silvestrini”. Finalmente una pubblicazione monumentale. Il risultato di un lavoro IMMANE di Ricerca, di Indagine, di Studio, di Impegno supportato dalla  RIGOROSA SCIENTIFICITA’. E’ una profonda gioia per tutti. Per la nostra Città che vede pubblicate le ISCRIZIONI di epoca ROMANA .

La cronaca non finisce qui. La CITTA’ tutta ha GIOITO per questo notevole salto di qualità CULTURALE. Anche se la scoperta era già stata effettuata da un cittadino di Canosa di Puglia, come abbiamo già scritto prima, però la CITTA’ nulla aveva saputo, era rimasta lettera morta e sarebbe rimasta ignara di tutto: con il nostro RINVENIMENTO e SEGNALAZIONE alla competente SOPRINTENDENZA, mi riferisco alle ISTITUZIONI CULTURALI da me VOLUTE e FONDATE, abbiamo ESALTATO la CITTA’, la nostra ARCHEOLOGIA, la nostra CULTURA.

Il 15 settembre 1986 vengo a conoscenza che il CIPPO MILIARE era stato trasferito nel CORTILE del Palazzo Comunale. Mi reco immediatamente in Contrada “Le Torri Ducali” e purtroppo accerto l’avvenuto trasferimento e poi nel Cortile del ex Palazzo di Città dove constatavo che effettivamente il CIPPO MILIARE era stato trasferito e collocato in un’aiuola “affogato” in un’amalgama cementizia materiale respingente, veleno per un REPERTO di TANTO RISPETTO (vedi foto). Una collocazione “indegna” a fronte di altri REPERTI litici di epoca romana, collocati nell’ANDRONE dello stesso Palazzo di Città, comunque ben visibili al cittadino, all’ attento osservatore e allo studioso.

La considerazione è d’obbligo. Purtroppo, in quel frangente, un nugolo di DETRATTORI, mossi dietro le quinte, ha, per ragioni di astio e invidiaculturale”, con la compiacenza di una parte dell’Amministrazione Comunale e, soprattutto, dell’ Ufficio Tecnico, dimostratosi pressappochista, carente della minima cultura archeologica e di rispetto per la storia del nostro territorio, i detti detrattori hanno, come dicevo, permesso un simile obbrobrio. Un vero e proprio omicidio archeologico. Un  pezzo di storia, asportato suo locus geografico, e affogato, letteralmente, nel cemento di un angolo nascosto del cortile del Palazzo di Città.

Il trasferimento, avvenuto con il violento e forzato “espianto” del CIPPO, rovinando l’antico POZZO SETTECENTESCO, non era stato chiesto ed ottenuto dalla SOPRINTENDENZA competente. Non era stato informato l’Ispettore Onorario per il Comune di Cerignola (lo scrivente). Tutto all’insegna della famosa frase molto ben appropriata e collaudata, “mettere l’Autorità costituita di fronte al fatto compiuto”. Una formula vincente adottata molte volte senza incorrere in gravi sanzioni. Comunque il CIPPO non era stato rubato o disperso.

Lo scrivente, in qualità di Ispettore Onorario delle Soprintendenze per il Comune di Cerignola, fa pervenire una nota di protesta in data 16.9.1986, prot. n.98. al Dott. Giuseppe Andreassi – Soprintendente alle Antichità – Taranto; all’Arch. Riccardo Mola – Soprintendente per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici – Bari; al Prof. Mario Pani . Direttore – Istituto Storia Greca e Romana – Università degli Studi – Bari; e p.c. al Sig. Vincenzo Valentino – Sindaco del Comune di Cerignola, questo il testo:  “Il 15.9.1986, recatomi per un sopralluogo  in contrada “Le Torri”, posta circa 5 Km. dalla città sulla Statale 98 per Canosa, constatavo che era stato rimosso  il “cippo miliare”  dell’Imperatore Costantino  (in parte interrato riutilizzato come sostegno d’angolo alla muratura esterna di un pozzo settecentesco),  e che lo stesso era stato sostituito da semplice muratura.  Si aggiunge che il manufatto, attualmente, è collocato nel cortile del Palazzo di Città con la base interrata nell’aiuola di destra. Si chiedono a codesta Soprintendenza notizie in merito alla rimozione il trasferimento del reperto in oggetto. Il cippo, da me rinvenuto in data 18.8.1977, è stato segnalato con nota del 24.8.1977. Si sottolinea:  – il medesimo reperto è stato oggetto di sopralluogo da parte del Dott. Ettore M. De Juliis (in data 28.10.1977) che avanzava ipotesi sul pozzo originariamente un monumento funebre nel tratto Ordona-Canosa della Via Traiana; – per l’esame dettagliato del cippo è stato incluso in: “Le Epigrafi Romane di Canosa I, a cura di Marcella Chelotti, Rosanna Gaeta, Vincenza Morizio, Marina Silvestrini del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Bari, Sezione Storica, Documenti e Studi, 4, Bari,  1985; altre testimonianze epigrafiche e testimonianze varie, ho inviato, in data 3.12.1979, prot. n. 27, al Prof. Mario Pani del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Bari, Sezione Storica.  In attesa di un cortese riscontro si saluta cordialmente – (firmato) prof. Matteo Stuppiello” (12).

La risposta arriva il 6.11.1986, con il timbro postale del 4.11.1986, mentre la nota scritta è datata 30 ottobre 1986, prot. n. 11979, a firma del Dott. Giuseppe Andreassi, Soprintendente Reggente. Il documento viene indirizzato al “Gent.mo Prof. / Matteo Stuppiello / Via S. Martino, 42 / Cerignola (FG)”  su carta intestata “Ministero per i Beni Culturali / e Ambientali / SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA, Prot.  N.o  11919. “OGGETTO: Cerignola – Ispettore Onorario Prof. M. Stuppiello: Richiesta informazioni recupero miliare”; e. p. c. Alla / Soprintendenza Archeologica / Via Le Maestre, 13 / 71100 FOGGIA”; questo il testo: “In risposta alla Sua del 16/9/86 riguardante l’oggetto Questa Soprintendenza fornisce le informazioni seguenti. In data 7/7/86, con fonogramma n. 6457/UT, il Comune di Cerignola ha informato l’Ufficio di Foggia della Soprintendenza dell’avvenuta operazione di recupero del miliare e del suo trasporto da contrada Le Torri nell’androne della sede municipale in Cerignola. Successivamente, dietro richiesta di Questa Soprintendenza, il Comune di Cerignola inviava dettagliata relazione tecnica nella quale si contenevano specifici riferimenti  alle emergenze dettate dalle precarie condizioni del cippo che avevano determinato immediato intervento dell’Amministrazione  Comunale. Distinti saluti – Firmato IL SOPRINTENDENTE REGGENTE (Dott. Giuseppe Andreassi)” (13).

Credo che l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco e il Direttore dell’Ufficio Tecnico Comunale , era tenuta, a mio avviso, informare preventivamente sia la Soprintendenza competente che l’Ispettore Onorario del Comune di Cerignola. L’Ispettore Onorario avrebbe avuto la possibilità di seguire le varie fasi del trasferimento del CIPPO MILIARE. Non è stato fatto. La comunicazione è stata fatta pervenire alla Soprintendenza a “fatto compiuto”.  Nel testo viene riportato: ”si contenevano specifici riferimenti alle emergenze dettate dalle precarie condizioni del cippo che avevano determinato immediato intervento” . Purtroppo non corrisponde alla verità. Non vi erano assolutamente situazioni che mettevano in pericolo il CIPPO per un possibile furto. La solidità del REPERTO lo si può ben osservare dalla foto.  C’è stata la precisa volontà e caparbietà di sradicarlo dalla sua sede originaria per un mero progetto finalizzato contro la mia persona. E non sarà la prima volta. Lo vedremo per altri due REPERTI e sempre attori le stesse persone. Hanno tentato con il loro nefasto agire di spegnere la LUCE della CULTURA, hanno offeso la CITTA’. E per questo oggi, posso ribadire che la VERITA’ non può essere IMPRIGIONATA da chi non ha MAI CREDUTO nella VERA e SANA CULTURA, da chi non ha mai brillato di luce propria. Non permetterò a nessuno di spegnere la mia LUCE CULTURALE.

25 settembre 1986 – MICHELE CIANCI, Cerignola protesta alla Soprintendenza per i beni ambientali – Trafugati manufatti del ‘700, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 25.9.1986, p. 13; si riporta la parte dell’articolo che interessa il CIPPO MILIARE: “[…]La terza “perdita” è affiorata in contrada “Le Torri”, anch’essa a circa 5 Km. Dall’abitato. Era stato rimosso il cippo miliare dell’Imperatore Costantino e sostituito da semplice muratura. Per questo reperto, però, si è accertato l’avvenuto spostamento nel cortile del Palazzo di Città, senza che sia stata data notizia dell’iniziativa, che potrebbe essere anche valida, tenuto conto della importanza del cippo e del fratto che è stato collocato in un posto ove la custodia appare più sicura. Comunque, anche per questa vicenda, Stuppiello chiede notizie in merito alla rimozione e al trasferimento. Una richiesta, come detto, presentata dall’ispettore onorario cerignolese alla sovrintendenza ai Beni ambientali di Bari, alla sovrintendenza alle Antichità di Taranto e al primo cittadino di Cerignola”.

30 settembre 1986 – “ARCHEOLOGIA DISPERSA”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno IX – N° 2 – 30 Settembre 1986, p. 6; si riporta la parte dell’articolo che interessa il CIPPO MILIARE: “Il prof. Matteo Stuppiello, ispettore onorario ai Monumenti e alle Antichità, ha segnalato agli organi competenti … Anche in contrada “Le Torri” purtroppo è scomparso il “cippo miliare dell’imperatore Costantino”. Per fortuna, però, questo cimelio risulta collocato nel cortile di Palazzo di Città senza che si sappia niente della rimozione e del trasferimento del reperto[…]”.

Continuiamo con la cronaca del rinvenimento del CIPPO dedicato a COSTANTINO IMPERATORE.

Luglio 1990 – La pubblicazione “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA II a cura di MARCELLA CHELOTTI – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI – Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI  – EDILPUGLIA, Bari, 1990. Una copia mi viene data in omaggio a Bari il 14 giugno 1991 dal Prof. Mario Pani.

Ora torniamo alla nostra ISCRIZIONE della COLONNA MILIARE della VIA TRAIANA di Contrada “Le Torri Ducali”, oggetto della trattazione.

Si tratta di una COLONNA MILIARE in pietra calcarea. Il reperto epigrafico è quasi completa. La sua presenza e l’analisi del testo sono  vive testimonianze abbastanza per fornirci essenziali dati storici per collocarla nel tratto tra ORDONA e CANOSA della VIA TRAIANA.

TEODORO KIRIATTI nella sua pubblicazione su CERIGNOLA, a proposito del reperto in oggetto e abbiamo motivo di credere sia proprio il CIPPO MILIARE, scrive: “[…]Un’altra simil Colonna ritrovai, cinque anni sono, nell’antico corso della Via Appia tra Cerignola e Canosa in Feudo di S.A., avvisato da persone che in quel luogo scavarono colla speranza di ritrovar tesoro: la curiosità mi obbligò a ricercarla, anche per la relazione avvanzata più del vero: trovai una colonna di due palmi e mezzo di diametro, i caratteri erano in parte cancellati; ma questi, come oggi si vede, erano gl’istessi, e posti con la stessa simmetria dell’altra iscrizione da me rapportata; la parte superiore, ove doveva esser posto il numero miliare, è mancante: nulla di vantaggio fu uopo per determinarmi a crederla un’altra Colonna posta da Traiano in quella pubblica Via[…]” (14).

Ma lasciamo la descrizione e l’analisi del testo alla Dott.ssa MARINA SILVESTRINI che ne ha curato la SCHEDA 250 (15) nella pubblicazione  “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I” a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI – Coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI – Dipartimento di scienze dell’antichità di Bari – Sezione storica – Documenti e Studi 4  – Regione Puglia – Assessorato alla cultura, Bari, 1985, pp. 229-230.

250. Colonna miliare in calcare. E’ utilizzata come elemento di costruzione di un pozzo del ‘700, ubicato nell’agro di Cerignola, in contrada “Le Torri”, circa un Km. E mezzo a sud ovest del Km. 4 della statale 98 nel tratto Cerignola-Canosa. La colonna interrata  alla base è rotta superiormente. Lo specchio epigrafico è riquadrato su tutti i lati da una tripla cornice, ampiamente scheggiata. Il testo è corroso soprattutto per la parte sinistra, specie superiore, dove le lettere sono andate del tutto perdute. La parte inferiore della colonna, al di sotto della l. 7, è rimasta lungamente interrata e solo ora è stata portata alla luce. L’incisione delle lettere è assai irregolare e alquanto rozza. Da notare alla l.  3 il nesso delle lettere V e A.

Alt. mass. 129; alt. Min. 106; diam. 65; specchio epigrafico: alt. 74; larg. 74. Lettere: l: 1:5-6; II. 2-3:6-8; l. 4: 5-8; II. 5-7: 5-7. 

TEMPESTA, p. 248; SILVESTRINI in CHELOTTI, SILVESTRINI, n. 2, pp. 189-91 =  AE 1980, 354.

[Im]p(eratori) Caes(ari)

[divi C]onstanti f.

[F]l[a]v(io) Valerio

Constantino

pro [f]el(ici) ivicto Aug(usto).

Cons(uli) III, imp(eratori) VIIII,

p(atri) p(patrie), procons(uli).

TEMPESTA presenta un testo non diviso per linee: CAES ONSTANTI VALERIO CONSTANTINO PIO EL INVICTO AUG CONS III IMP VIIII PP PROCON.

Nella precedente edizione avanzavo, in via dubitativa, l’ipotesi che il testo continuasse oltre la l. 7 con un altro epiteto imperiale, ma dal confronto con i nn. 278 e 279 appare più probabile la sua conclusione proprio alla l. 7.

Questo miliare va riferito alla via Traiana nel tratto Ordona-Canosa per il sito di rinvenimento; per le indicazioni che se ne traggono circa il tracciato della strada v. supra, 249.

Il territorio di Canosa restituisce complessivamente quattro miliari dall’imperatore Costantino: gli altri gli altri tre sono stati rinvenuti due a Canne  (v. infra, 278 e 279) ed uno a Trani, infra 280, riutilizzato in una chiesa; appare assai probabile l’attribuzione anche di queste colonne alla via Traiana. Di questi monumenti due sono riutilizzati (nn. 279-280), due (nn. 278- e 280) si segnalano per la loro imponenza e in un caso (n. 278) va rilevata una certa cura di esecuzione – si veda lo zoccolo modanato e la tripla cornice. Per quanto  in età tarda sia difficile determinare se un dato miliare (o una serie di miliari) segnali un intervento di  restauro sulla strada o non sia piuttosto una dedica della comunità all’imperatore (1), per questi miliari costantiniani il rilievo dei monumenti e la nota cura di Costantino per le opere pubbliche rendono, a mio avviso, la seconda ipotesi più verosimile (2).

Da notare che anche a Canosa, come nella maggioranza  dei miliari con il suo nome, Costantino figura da solo, e non insieme a Licinio (3). Per la datazione del monumento v. infra, 280.

 1 Cfr. HERGIZ, 1974, pp.  638-640 che raccoglie anche la precedente bibliografia. V. anche infra, 257, nota 2.

2 Cfr. E. FERRERO, DEAR, II, I, 1900-1910, s. v. Costantinus I, pp. 641-2 che presenta una raccolta di miliari, anche dell’Italia meridionale.

3 Cfr. FERRERO, voce cit. p. 642. Ma vedi  anche infra, 262a, dove figura Licinio minore e 277 per il solo Licinio. [M.S.]”.

Cerignola, 1 novembre 2018                                  Matteo Stuppiello

Bibliografia e Note

(1) – VINCENZO SPECCHIO (*Cerignola 8.5.1948 †Cerignola 9.4.2012) figlio di Francesco e di Teresa Sepiacci. Il caro amico Vincenzo, lo conoscevo già dagli anni ’60, in quegli anni era un punto di riferimento dell’Azione Cattolica Diocesana nel Borgo Moschella. Nel 1977 faceva parte del nostro Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” e ricopriva l’incarico di responsabile del “SETTORE NATURALISTICO”. Era Laureato in “SCIENZE FORESTALI”. Per i dati anagrafici ringrazio l’amico NICOLA BORRELLI.

(2) – TEODORO KIRIATTI, Memorie Istoriche di Cerignola, Napoli – MDCCLXXXV – Nella Stamperia di MICHELE MORELLI – Con Licenza de’ Superiori, pp. 164-165. Nell’ “APPENDICE ALLA STORIA NATURALE DI CERIGNOLA”, KIRIATTI così scrive: “ […]La prima che si presenta, è un’Acqua minerale acidula che sorge in un fonte posto a piedi di un piccolo monte, sterile arenoso, chiamato perciò Montarsente, luogo ov’ è situata la Posta fissa di S.A. Quest’acqua  e più grave della commune, il sapore è disgustoso ed amaro, l’effetto che produce bevuta al peso più di una libra, è lo scioglimento del ventre, sovente eccessivo; l’infusione dello spirito di vitriolo fatta in un bicchiere pieno di quest’acqua fe comparire molt’aria, che si sdrigava in bolle, le quali si vedevano a guisa di mercurio nuotante: tentata l’evaporazione in un vase di vetro a lento fuoco, nel fondo restò mezz’oncia di Sale, simile al sapore del Sale Epson, e vi fu piccola comparsa d’Alume in base terrea. Siccome l’esperienza fa vedere che l’acqua sia di natura Catartica; così l’analogia protrebbela far credere profittevole alle ostruzioni de’ visceri, alle affezioni dello stomaco, a’ mali della vescica, rinfrescante ed addolcente del sangue, e che sia medicina a tutte le usciture cutanee, alla scabia, ed a molti altri mali. A fine di metterla in soccorso dell’umanità, senza timor di pericolo nell’esecuzione a 5. Luglio 1781., tempo dell’invenzione dell’acqua, ne spedii all’ Accademia delle Scienze e Belle Lettere istituita dal felicissimo nostro Sovrano Ferdinando IV. una distinta relazione affinchè, replicata l’analisi, restasse più esaminato e più sicuro l’uso di essa per le malattie. Intanto l’uso, che di quest’acqua più tosto che a caso si sa da vicini Paesi, qui è sospeso fino a nuove disposizioni della Provvidenza […]”. Si veda TEODORO KIRIATTI, Memorie Istoriche di Cerignola, FAENZA – Ditta Tipografica Pietro Conti, MDCCCLXXXIII – OPERE DI ILLUSTRI CERIGNOLANI – PUBBLICATE PER CURA di GIUSEPPE RINALDI, FRANCESCO BORRELLI, EDOARDO TORTORA e GIUSEPPE TORTORA, Volume Primo, IX-XII.

(3)  – ARCHIVIO PRIVATO MATTEO STUPPIELLO – “Relazioni su Cerignola” – Relazioni sull’attività del Gruppo “Torre Alemanna” Fascicolo III, IIa PARTE. 1977.

(4) (5) ibid.

(6) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TOTTE ALEMANNA”Fascicolo anno 1977Corrispondenza 1977 – Posta in uscita..

(7) – ibid.

(8) – ARCHIVIO PRIVATO MATTEO STUPPIELLOCorrispondenza anno 1979 – Posta in entrata.

(9) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA– Fascicolo anno 1980 – Posta in uscita..

(10)  – ibid.

(11) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – Fascicolo anno 1980 – Posta in uscita.

(12) – ARCHIVIO PRIVATO ISPETTORE ONORARIO DELLE SOPRINTENDENZE PER IL COMUNE DI CERIGNOLA (ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA”) – Fascicolo anno 1986 – Posta in uscita.

(13) – ARCHIVIO PRIVATO ISPETTORE ONORARIO DELLE SOPRINTENDENZE PER IL COMUNE DI CERIGNOLA – Corrispondenza anno 1986 – Posta in arrivo.

(14) – TEODORO KIRIATTI, Memorie Istoriche…, op. cit., p. 110.

Cerignola – Contrada “Le Torre Ducali” – Visione di insieme del Pozzo Settecentesco nei suoi vari elementi strutturali – Allo spigolo sinistro viene evidenziato da un freccia in rosso IL CIPPO dedicato all’Imperatore Costantino – Foto Matteo Stuppiello 20.8.1977.

Cerignola – Contrada “Le Torre Ducali” – Particolare del Pozzo e del CIPPO – Foto Matteo Stuppiello 20.8.1977.

Cerignola – Contrada “Le Torre Ducali” – Particolare – Il Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, Matteo Stuppiello analizza il testo della ISCRIZIONE – Foto Francesco Ladogana 7.12.1977.

 

Cerignola – Palazzo di Città in Corso Garibaldi – Interno del Cortile – Il CIPPO “affogato” nel cemento in un’aiuola – Foto Matteo Stuppiello 15.9.1986.

Da “IL PONTE” – Mensile dell’Associazione cerignolani in Roma e nel Mondo – Anno II – N. 1 – Gennaio 1978, V.lo del Cefalo, Roma. L’articolo è stato pubblicato per la 1a volta la FOTOGRAFIA della ISCRIZIONE.

MARCELLA CHELOTTI – MARINA SILVESTRINI, Su due cippi miliari del via Traiana – Saggio presentato dal prof. Mario Pani, in “ANNALIdella Facoltà di Lettere e Filosofia – XXIII – 1980 – Estratto – Università degli Studi – Bari.

MARCELLA CHELOTTI – MARINA SILVESTRINI, Su due cippi miliari del via Traiana – Saggio presentato dal prof. Mario Pani, in “ANNALIdella Facoltà di Lettere e Filosofia – XXIII – 1980 – Estratto – Università degli Studi – Bari – p. 1.

“LA CICOGNA” – Quindicinnale di vita cerignolana -Anno III – N°7 – 5 dicembre 1990, p. 12.

MICHELE CIANCI, Riconoscimento per il Centro “Torre Alemanna”, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 31 dicembre 1980, p.7.

 

Da “IL PONTE” – Mensile dell’Associazione cerignolani in Roma e nel Mondo – Anno VI – N. 8 – Novembre 1982, p.3.

“LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana -Anno IV – N°20 – 20 Giugno 1982, p. 3.

“LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana -Anno VII – N°1 – 15 Settembre 1984, p. 4.

SALVATORE DELVECCHIO, Una Mostra Fotografica – Cerignola si dà all’archeologia, in “PUGLIA” – 25 Agosto 1984.

MICHELE CIANCI, Epigrafia Romana una mostra, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 22 Agosto 1984.

MICHELE CIANCI, Cerignola protesta alla Soprintendenza per i beni ambientali – Trafugati manufatti del ‘700, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 25.9.1986, p. 13;