Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE PIU’ VOLTE A CERIGNOLA

Sappiamo molto bene quanto il RE delle Due Sicilie, FERDINANDO II, amava recarsi nella sua VASTA TENUTA di TRESSANTI (1). Vi soggiornava per diversi giorni: erano delle “incursioni” quasi sempre effettuate fuori dagli schemi del rigido protocollo di Corte con orari e giorni non programmati; a volte con una scorta alla sua carrozza ridotta al minimo e soprattutto muovendosi nell’anonimato. Sentiva il necessario bisogno di rilassarsi dal frenetico, stressante quotidiano impegno da RE nella REGGIA di NAPOLI per darsi tutto al suo SUPERBO e RINOMATO allevamento di CAVALLI di razza pregiata di cui andava tanto fiero. Arrivava all’improvviso a TRESSANTI  in orari impossibili: in piena notte o di giorno, la mattina molto presto. La TENUTA di TRESSANTI era la preferita ad altre anche per l’ampio TERRITORIO boschivo di MACCHIA MEDITERRANEA e RISERVA DI CACCIA con la presenza di PINI ad alto fusto che lambivano l’ampio PALAZZO REALE, ex CONVENTO dei PADRI CERTOSINI MARTINIANI di NAPOLI (secc. XVI-XVIII), dotato di tutte le necessità compresa la CAPPELLA interna, oltre ad una CHIESA esterna. TRESSANTI era di proprietà dei ricchissimi PADRI CERTOSINI di NAPOLI; era una GRANCIA a carattere agricolo-zootecnico, dipendeva direttamente dalla CASA MADRE, la CERTOSA di SAN MARTINO. “[…]Caduta la Repubblica Napoletana, il Re Ferdinando IV rientrò da Palermo a Napoli il 9 luglio 1799 . Certamente non dimenticò l’episodio dei Padri Certosini accusati come filorivoluzionari, ma soprattutto non dimenticò le ricchezze accumulate dai Martiniani nei secoli e decise la soppressione per incamerare tutto con l’espulsione dei Frati. Naturalmente anche la nostra Grancia di Tressanti fu soppressa il 30 luglio 1799 con tutte le sue Dipendenze, passando così sotto l’Amministrazione dello Stato […]” (2).  A sostegno di quanto abbiamo scritto nella parte iniziale sulle abitudini di RE FERDINANDO II leggiamo in Filiberto Amoroso (3): “[…] Si spostava continuamente, da una parte e dall’altra del reame. Era onnipresente, pareva che godesse del dono dell’ubiquità. Piombava quasi sempre all’improvviso, anche in incognito, nei grandi centri e nei villaggi, per vedere con i propri occhi come si presentavano le cose. Delle relazioni ufficiali, evidentemente si fidava pochissimo. Alloggiava per lo più in conventi od in locande, declinando ogni offerta di ospitalità nei centri  visitati. Era un uomo di febbrile dinamismo, con una gran fregola di fare. A qualcuno evocava il suo bisnonno, il capostipite della dinastia dei Borbone di Napoli, il grande Carlo III. Nel luglio del 1831 re Ferdinando II era stato in Sicilia: Messina, Palermo, Trapani, Catania e Siracusa. Le accoglienze erano state trionfali, un mezzo delirio collettivo. Le folle avevano preteso di trasportare a braccia la sua carrozza; l’entusiasmo aveva raggiunto le stelle. Festeggiamenti a non finire […]”

Più volte RE FERDINANDO II si spostava, stando a TRESSANTI, a “CIRIGNOLA”:

  • Seguiamo la CRONACA tratta da “IL GIORNALE PATRIO” di CARLO MARIA – ANDREA MARIA VILLANI (4) di Foggia: Leggiamo che il 13 Maggio 1831 RE FERDINANDO II il: “Venerdì 13. Tempo sereno. Ieri Sua Maestà (Dio Guardi) fu di bel nuovo a pranzo in Tressanti, e ieri sera si ritirò nuovamente a Barletta. Questa mattina si è portato in Cirignola, ove rimarrà questa notte, dopo essere passato nuovamente per Tressanti”.
  • Sabato 14. Tempo vario. Questa mattina Sua Maestà il Re, partita da Cirignola, si è portata nel comune di Ascoli, ove rimarrà questa sera per indi domani portarsi in Foggia, passando per la sua posta di S. Cecilia”.
  • Il 29 Novembre del 1843 il RE FERDINANDO II passa per CERIGNOLA per poi seguire per Infatti riportiamo quanto viene scritto da ANDREA MARIA VILLANI (5): “Martedi (!) 29. La giornata è alquanto buona, benchè umida e rigida. Alle ore 23 e mezza giunge inaspettatamente da Napoli Sua Maestà il Re, cambiando la posta, e senza discendere dalla carrozza parte per la volta di Cirignola, portando in sua compagnia il generale Filangieri. Dicesi che vada in Brindisi. Il popolo, conoscendolo nel mentre riprende il camino, ne festeggia l’arrivo con gli Evviva il Re, ma dispiaciuto nell’improvvisa partenza, e maggiormente perché se ritrovasi qui l’Intendente che, come dissimo, partì giorni addietro per la Marina, si sarebbe forse Sua Maestà trattenuta alquanto. Dopo un’ora circa giunge altra carrozza con Sua Eccellenza il cav. Santangelo ministro degli Affari interni, ed il direttore generale di Ponti e Strade sig. cav. Rivera ed il conte Gaetani, che sono di seguito della Maestà Sua, e per la stessa direzione partono frettolosamente, cambiando la posta”.
  • Tutto si organizza a FOGGIA per accogliere il RE di ritorno dal viaggio da BRINDISI, il 4 dicembre nello stesso anno 1843. Seguiamo la cronaca:
  • “Sabato 2. Giornata rigida, e piovosa. Questa mattina vero l’una dopo mezzo giorno ritorna da Lecce il nostro Intendente cav. Patroni a posta sforzata, avendo lasciato colà il Re, e che ha fatto sentire di poter giungere qui lunedì prossimo. Intanto il segretario generale don Giovanni Spasiano nella sicurezza che il Re sarebbe stato qui di ritorno, aveva cominciato a disporre l’occorrente ed avea in pari tempo nominato una deputazione all’oggetto, in persone del secondo eletto don Agnello Iacuzio per l’assenza del sindaco don Gaetano Baroni, che ritrovasi in Napoli, del marchesino don Saverio de Rose, di don Vincenzo Celentano, del marchesino don Saverio Celentano e don Francesco Serra, che si sono occupati ad accomodare il palazzo e tutt’altro …  Domenica 3. Il tempo è rigido, e spira un vento boreale. Giungono questa mattina in Foggia le guardie di onore de’ diversi paesi della provincia … Lunedì 4. Seguita il tempo ad esser rigido. Il Sindaco per disposizione dell’Intendente invita i gentiluomini possessori di carrozze ad uscire incontro a Sua Maestà sulla strada di Cirignola. Infatti coll’Intendente e Comandante delle armi della provincia escono con carrozze diversi gentiluomini verso le 11 della mattina. Il popolo attende con impazienza nel largo del Reale Palazzo, ove una banda musicale s’intrattiene in abito di gala. Le guardie di onore prendono i posti di loro spettanza sulle sale, ed un drappello di esse a cavallo costeggia il palazzo … “.

E’ di passaggio ancora per “Cirignolal’11 Gennaio 1859. Il RE era già a  FOGGIA con la REGINA , S.A. Imperiale MARIA TERESA ISABELLA, figlia dell’Arciduca Carlo d’Austria, sposata in seconde nozze, il Principe ereditario FRANCESCO Duca di Calabria e gli altri figli, i Principi Reali. Il motivo della presenza, della famiglia Reale a Foggia è stata quella di accogliere nel porto di Brindisi l’arrivo della PRINCIPESSA  MARIA SOFIA di BAVIERA per la successiva celebrazione del matrimonio a BARI con il Principe Ereditario FRANCESCO nel febbraio del 1859 (6). Attingiamo ancora da ANDREA MARIA VILLANI (7):

  • Martedì 11. La giornata è serena, benchè rigida. Questa mattina le Maestà Loro ha(nno) inteso la messa nella cappella del real palazzo celebrata dal nostro vescovo monsignor Frascolla. Quindi il Re ha voluto vedere il Sindaco e le deputazioni spaciali, che si sono adoperate nella presente circostanza, ringraziandoli di quanto han fatto e lodandosi seco loro della decenza ed eleganza ritrovata nel palazzo, dicendo espressamente che non più lo riconosceva dal modo che lo lasciò. Ha ricevuto pure i Vescovi, che qui trovansi, cioè quello di Foggia, quello di Lucera, quello di Sansevero, e quello di Troia, manifestando specialmente a quest’ultimo il suo dispiacere per la malattia sofferta ed augurandogli buona salute. Quindi alle ore 17 e mezza circa è partito con la Regina, Principe ereditario, e Principi reali per la volta di Cirignola, per essere questa sera in Andria, e quindi sino a Lecce, promettendo essere qui per il dì 20 del corrente mese, e trattenersi per le feste a farsi all’arrivo della real Principessa sposa. E’ impossibile il potersi descrivere con quale trasporto di rispetto, di amore e fedeltà questo popolo lo ha accompagnato fiancheggiando le carrozze, oltre numerosa folla sulle strade, e tra le grida di gioia tra replicati e centuplicati evviva il Re” .

Una testimonianza orale, raccolta nel 1969 dalla Sig.ra Antonietta Russo (8), vedova di Salvatore Marinelli, attesta che i Re delle Due Sicilie FRANCESCO I e il figlio FERDINANDO II, quando si FERMAVANO a CERIGNOLA, venivano ospitati dalla FAMIGLIA MATRELLA nella loro CASA fuori dell’abitato nell’ampio Podere viticolo della stessa, che comprendeva la zona dove sarebbe sorta la Stazione Ferroviaria di Cerignola Città, oggi sede del Municipio. Questa seconda casa era stata costruita, agli inizi del XIX sec., in aperta campagna per preservarsi dai frequenti terremoti): era a pianterreno con un serie di finestre e ingressi, collocata nell’attuale spazio fra Via Pietro Toselli e Viale Giuseppe Di Vittorio, oggi Cine Teatro “Roma” e Palazzo “Pensa”. La FAMIGLIA MATRELLA ed i successivi discendenti ANTONACCI conservavano gelosamente la suppellettile (piatti, bicchieri, …) con lo stemma reale e complementi di arredo a ricordo di quelle visite informali.

Ma avremo ancora modo di parlare di FERDINANDO II e CERIGNOLA.

Cerignola,     Novembre 2018                                   Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

  • MATTEO STUPPIELLO, La presenza di Francesco I e Ferdinando II, Sovrani del Regno delle Due Sicilie, nella loro Tenuta di Tressanti, Cerignola, 20 agosto 2018 – archeoclubcerignola.com.
  • MATTEO STUPPIELLO, Storia di Tressanti, Edito dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979), San Ferdinando di Puglia, 2015, p. 23.
  • FILIBERTO AMOROSO, Re Bomba ed il suo mondo – Vita, morte e qualche miracolo del sovrano più spassoso, venerato, esacrato e discusso dell’Italia risorgimentale, Società Editrice Napoletana, Napoli, 1989, p. 24.
  • CARLO MARIA – ANDREA MARIA VILLANI, Il Giornale Patrio III (1831-1840), a cura di PASQUALE di CICCO, Claudio Grenzi Editore, Foggia, 2008, p. 42.
  • ANDREA MARIA VILLANI , Il Giornale Patrio IV (1841-1853), a cura di PASQUALE di CICCO, Claudio Grenzi Editore, Foggia, 2009, p. 122.
  • “I Borbone – Viaggio nella Memoria (1734-1861) – Album di famiglia – l’Iconografia borbonica”Il Real Sito di San Leucio” – a cura di ROBERTO MARIA SELVAGGI,  Associazione Culturale ONLUS Campania 2000,  Napoli, p. 108.
  • Ibid., pp. 33-34.
  • ANTONIETTA RUSSO (*Cerignola 15.6.1895 †Bari 16.10.1970) figlia di Michele e Ripalta Dibisceglia. Era la cugina di mia nonna materna, Ripalta Dibisceglia.

 

FERDINANDO II RE del REGNO DELLE DUE SICILIE – Foto tratta da “I Borbone – Viaggio nella Memoria (1734-1861) – Album di famiglia – l’Iconografia borbonica” – “Il Real Sito di San Leucio” – a cura di ROBERTO MARIA SELVAGGI Associazione Culturale ONLUS Campania 2000,  Napoli, p. 103.

La Foto è tratta da Foto tratta da SANDRO CASTRONOVOI Cinque Borbone – La dinastia napoletana dal 1734 al 1860, Napoli, 2000 – ALTRASTAMPA EDIZIONI, p. 60.

Cerignola – Strada Canosa (oggi Corso Roma) – Con la freccia colorata in rosso viene indicata la Casa Matrella – Cartolina degli anni 20 donata da Lea Durante di Bovino il 27.12.1990 – ARCHIVIO PRIVATO MATTEO STUPPIELLO