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IL 19 MARZO 2025, UN GRUPPO CLASSE DELLA III A DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” DI CERIGNOLA IN VISITA DIDATTICA AL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979)

IL 19 MARZO 2025, UN GRUPPO CLASSE DELLA III A DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” DI CERIGNOLA IN VISITA DIDATTICA AL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979)

Un’ora vissuta all’insegna di una genuina emotività e di un proficuo e costruttivo arricchimento culturale per i visitatori.  

Rivolgo il mio ringraziamento alla Prof.ssa TERESA LAPICCIRELLA, Dirigente Scolastica, alla Prof.ssa MONIQUE PORTAREALE, promotrice della VISITA DIDATTICA e accompagnatrice del GRUPPO CLASSE della III A (scuola secondaria di primo grado), unitamente alle Prof.sse FLAVIA  FRATTARUOLO e TIZIANA POMPA.

Va subito affermato che gli ALUNNI sono stati preventivamente ed opportunamente preparati dalle succitate docenti sui contenuti del Museo Etnografico Cerignolano (1979) attraverso la visione e la lettura, sulla lavagna interattiva, di una nutrita scelta di articoli pubblicati in seno alle Istituzioni Culturali: il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, l’Archeoclub d’Italia APS Sede di Cerignola e dal Museo Etnografico Cerignolano (1979). Gli articoli considerati trattanti la CIVILTA’ CONTADINA e l’ARTIGIANATO SCOMPARSO. I testi scritti e pubblicati sul nostro sito web dell’ARCHEOCLUB di Cerignola – www.archeoclubcerignola.com – sono arricchiti da un ricco corredo FOTOGRAFICO. Immagini che possono essere di un passato recente per alcuni di noi, ma, sicuramente, lontano per gli ALUNNI. Gli oggetti visionati attraverso le fotografie, grazie all’ausilio degli strumenti digitali, sono stati ammirati, oggi, dal vivo presso il nostro MUSEO. Gli oggetti interessati riguardano gli UTENSILI e agli ATTREZZI della VITA CONTADINA di un tempo, ormai lontani, che hanno affascinato i giovani visitatori.

Lo scrivente è stata la guida didattica per i preparatissimi ALUNNI convenuti. Passando da un SETTORE all’altro, sostando e spiegando oggetti, attrezzi con la loro esatta denominazione, anche in vernacolo locale, oltre al loro preciso utilizzo e consistenza materica.

L’interesse mostrato dai VISITATORI è stato, man mano, sempre più esplicito ed esaltante. Il loro entusiasmo culturale è stato incontenibile tanto che erano gli stessi, più volte, ad anticiparmi nelle risposte per la loro preparazioni a seguito delle lezioni svolte in aula. È stato evidente leggere sul loro viso, nei loro occhi spalancati e nella voce vibrante la immensa gioia del loro sapere e del voler apprendere, coscientemente, sempre di più.

Gli ALUNNI sono stati pronti e audaci nel rivolgermi domande pertinenti circa oggetti e attrezzi che, di volta in volta, osservavano con attenzione. Segnalo, fra le tante, un paio di queste domande.

MATTIA, ad esempio, si è soffermato ad osservare un ENORME OGGETTO di LEGNO lavorato, per lui molto particolare ed interessante. La sua perentoria e semplice domanda è stata: “Cosa è questo oggetto?” Perentoria la mia risposta: “il MOZZO della RUOTA del CARRETTO”. Così, ci siamo avvicinati al settore del CARRATORE, l’artigiano che costruiva i carretti, i birocci, calessi e le carrozze. Dopo essermi posto vicino al bancone ligneo di lavoro con tutta una serie di attrezzi, ho preso una RUOTA, facente parte di una di una CARRETTA dismessa (unico pezzo superstite) e ho indicato il MOZZO con i RAGGI assemblati singolarmente negli incavi effettuati con maestria dall’artigiano e tenuti insieme dal cerchione di ferro.

DOMENICO, invece, ha chiesto lumi sugli attrezzi di ferro appoggiati l’uno accanto all’altro al centro della sala dedicata all’AGRICOLTURA. Ho spiegato loro che stavamo vedendo e toccando una serie di ARATRI di ferro, molto pesanti. Ho rivolto la mia attenzione e alla loro al VOMERE appuntito che andava, di volta in volta, a conficcarsi nel terreno, rompendolo e trasportando in superficie la fetta di terra attraverso l’ORECCHIO. Ho continuato la mia narrazione mettendo in risalto la forza-lavoro del cavallo e del bue che tiravano il pesante attrezzo sul terreno duro e compatto in maniera energica e sapientemente guidati dall’esperto operatore.

Obbligatoria è stata la sosta presso la stanza in cui è stata ricostruita la CASA del BRACCIANTE di fine ‘800, classe sociale più povera e più diffusa nella nostra città. Ho iniziato a parlare del SACCONE (materasso) fatto di tela di sacco, molto ruvido, riempito dalla pungente paglia di grano. Il letto del bracciante non prevedeva la presenza delle lenzuola e delle coperte per via della dilagante povertà e miseria. Un AMBIENTE abitativo, conosciuto come JUSO, posto nel seminterrato e, pertanto, malsano per l’umidità. Ho avuto modo di commentare alcuni “angoli” richiamanti lo stile di vita di questa povera gente. L’acqua veniva contenuta nella RASOLA (orcio), trasportata dagli acquaiuoli sui carretti per la vendita. La parte centrale dell’ambiente constava di un misero TAVOLO per poter pranzare, ponendo al centro di esso un GROSSO PIATTO nel quale, contemporaneamente, tutto il nucleo familiare mangiava. Il nucleo poteva anche raggiungere unità molto elevate, oltre una decina di persone tra grandi, bambini e bambine. Il piatto di argilla smaltato veniva acquistato da ambulanti fornaciai provenienti da Terlizzi e da Grottaglie. Le nostre FORNACI, per lo più, producevano manufatti ACROMI. A seguito di quanto andavamo richiamando, siamo passati nel Settore delle FORNACI, andate distrutte tra gli anni 1975-1976. L’ ultimo fornaciaio, POTITO FERRARO, maestro fornaciaio, volle donare la sua attrezzatura e una ricca serie di manufatti al nostro MUSEO.

Gli ALUNNI, dinnanzi alle spiegazioni che lasciano trasparire una visione molto diversa dall’oggi, sono rimasti attoniti nel sentir parlare del SACCONE, dell’acqua nella RASOLA, del mangiare in un solo PIATTO e bere in un solo bicchiere d’argilla, della mancanza della corrente elettrica, della radio, della televisione e di tanto altro. Chiedevano se, nel tempo a cui ci stavamo riferendo, vi fosse la tecnologia, i telefonini, i videogame, il computer.  Un tempo passato, LONTANISSIMO!

La visita didattica è continuata nella LITOTECA. Prendendo spunto dalle ultime manifestazioni rivenienti dall’attività dei CAMPI FLEGREI, dai recenti sismi a POZZUOLI e del vicinissimo VESUVIO, ho voluto segnalare, posta nella VETRINA dei VETRI antichi, la presenza di una fragilissima BOTTIGLIA con tappo di sughero e ceralacca che conserva, da ben 119 anni, la CENERE eruttata dal VESUVIO giunta sino a CERIGNOLA. L’ 8 APRILE del 1906, su Cerignola, piovve CENERE dalle ore 8:00 fino alle 11:00, creando PANICO, PAURA e SGOMENTO nei cittadini. Ci fu chi raccolse con lungimiranza la cenere, conservandola in una piccola bottiglia, tappandola, sigillandola e apponendovi sopra una targhetta con su scritte le indicazioni essenziali. Una TESTIMONIANZA DOCUMENTALE UNICA (si può leggere l’articolo su questo evento sul nostro sito www.archeoclubcerignola.com).

La costruttiva VISITA DIDATTICA è stata emozionante e proficua per la “raccolta” di notizie, informazioni che saranno utili agli ALUNNI  per ARRICCHIRE il loro SAPERE sulla conoscenza della STORIA della CITTA’.

Cerignola, 29 Marzo 2025                                           Matteo Stuppiello

1 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.

2 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.

3 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.

4 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.

5 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.

6 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Visita del GRUPPO CLASSE della III A (Scuola Secondaria di Primo Grado) DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO-BATTISTI” – Registro delle Firme – Cerignola – Foto Matteo Stuppiello 19.03.2025.