IL NAPOLETANO FABIO COLONNA, ECCELSO NATURALISTA-BOTANICO-PALEONTOLOGO, FU GOVERNATORE E GIUDICE DELLA PICCOLA “CIRIGNOLA” TRA IL XVI-XVII SECOLO CHE RISIEDEVA NELLA MEDIEVALE – TERRAVECCHIA

IL NAPOLETANO FABIO COLONNA, ECCELSO NATURALISTA-BOTANICO-PALEONTOLOGO, FU GOVERNATORE E GIUDICE DELLA PICCOLA “CIRIGNOLA” TRA IL XVI-XVII SECOLO CHE RISIEDEVA NELLA MEDIEVALE – TERRAVECCHIA

La RICERCA SCIENTIFICA, seria e documentata, sulla STORIA locale è sempre da considerarsi come un treno in corsa. Spinti ad andare verso la META, non si disdegnano le imprevedibili FERMATE e SOSTE presso quelle notizie certe e documentate.

Dopo intense RICERCHE, effettuate in luoghi diversi e in tempi molto lunghi, può accadere di raggiungere TRAGUARDI INALIENABILI, tanto da essere ripagati da una CORNUCOPIA traboccante di FRUTTI.

Il tema del nostro articolo riguarda il GOVERNATORE e GIUDICE FABIO COLONNA nei secc. XVI-XVII.

Partiamo da quanto ha scritto, nel 1785, il nostro concittadino TEODORO KIRIATTI su FABIO COLONNA (1 ): “[…] Fabio Colonna fu Governatore e Giudice della Città di Cerignola, in tal tempo fece una raccolta di tutte quell’erbe che allignano in quel suolo, e le aggiunse alla sua opera della Bottanica […]”.

Il napoletano LORENZO GIUSTINIANI, erudito, giureconsulto, viaggiatore e biografo del Regno di Napoli che scrisse su Cerignola (2), riporta che: “[…] Il nostro celebre Fabrizio Colonna, che fu governatore di Cirignola, essendo egli valente botanico, vi fece delle buone ricerche, ed aumentò alcune naturali produzioni di quel terreno […]” .

Ma chi fu FABIO COLONNA?  Per avere notizie certe, abbiamo consultato la TRECCANI (3) da cui riportiamo alcuni stralci essenziali circa la vita e le sue indagini, anche se sarebbe veramente utile leggere l’intera ed intensa scheda:

“COLONNA, Fabio – Nacque a Napoli nel 1567, da Girolamo, di un ramo napoletano della nobile famiglia romana discendente da Giovanni figlio , del cardinale Pompeo e da Artemisia Frangipane. Il Colonna fu educato dal padre in molteplici discipline (filosofia, matematica, pittura, musica, lingua greca); frequentò poi la facoltà di giurisprudenza all’università di Napoli, laureandosi in utroque iure nel 1589, tre anni dopo la morte del padre. Debole di salute ed affetto anche da epilessia, fu spinto da questa circostanza ad indagare la medicina classica, da Ippocrate a Galeno, alla ricerca di rimedi farmacologici per il suo male … Cominciò così a spingersi per monti e boschi alla ridi vegetali … effettuò anche una serie di disegni delle piante raccolte, che gli servì per altre opere. Riuscì così a curare il suo male servendosi della valeriana silvestre …. Si convinse dell’utilità degli orti botanici … Resosi conto dell’eccessiva ristrettezza del suo terreno d’indagine, nel 1593 il colonna cominciò a compiere diversi viaggi: fu dapprima a Campochiaro, presso suo fratello, dove potè studiare la flora del Matese; poi a Cerignola presso lo zio Ottavio Pellegrino; più tardi, in qualità di capitano, a Zagarolo presso Roma. Ripresosi da una grave malattia, che lo colpì intorno al 1600, potè esercitare il diritto studiato all’università nella definizione di annose questioni sui confini territoriali della zona …. del 1616 …, uno scritto di paleontologia che viene considerato tra i primi nei quali su definisca scientificamente l’origine della glossipetra e delle conchiglie fossili. In tale opera, infatti, ben prima di N. Stenone, il Colonna dimostra che la glossopetra non è una lingua di serpe ma un dente di squalo, descrive conchiglie fossili del Matese e di Andria in Puglia ed accenna alla sedimentazione per strati giungendo a differenziare i depositi marini, lacustri e fluviali con i fossili ivi contenuti … Il Colonna morì a Napoli il 25 luglio 1640 e fu sepolto nella chiesa dell’Annunziata[…]”.

Una ricca bibliografia fa riferimento alla residenza cerignolana del Governatore FABIO COLONNA. Riscontriamo, infatti, leggendo i diversi AUTORI, notizie interessantissime. Ad esempio, notevole è quanto scritto da  SABINO Di TOMMASO (4)  in un preciso e documentato contributo culturale scritto, riportando interessanti notizie su FABIO COLONNA, tratte da testi di altri autorevoli AUTORI.

Il Di Tommaso fa subito riferimento all’ecologista Nicola Montepulciano, suo amico, il quale attraverso la “scheda che la Regione Puglia ha pubblicato, nell’ambito della “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico” intitolata “La Lama di Santa Margherita e il fossile Concha anomia”, sito geologico e paleontologico di interesse internazionale, di cui ultimo rilevamento riportato in tale scheda è avvenuta nel 2013, a cura dell’Università di Bari, Genova e Siena …. macro fossili sono stati raccolti nella calcarenite (detta “di Gravina”) presente nella lama di Santa Margherita negli anni 1992 e poi nel 1998 al fine di  definire  le caratteristiche della specie, primieramente chiamata nel 1616 da Fabio Colonna “Concha anomia”, poi nel 1758 ridenominata da Carlo Linneo “Anomia Terebratula” e poco dopo da Otto Friedrich Muller nel 1770 “Terebratula terebratula”, i suddetti ultimi esemplari raccolti sono stati catalogati come fossili del Pliocene Piacenziano, (3.600 -2.588 Ma) e conservati nel Natural History Museum di Londra; ed uno di essi, contrassegnato con la sigla PI BG 152, rappresenta l’attuale campione della specie “Terebratula terebratula” scoperta nella lama di S. Margherita, presso Andria[…]”.

Sempre Sabino Di Tommaso  “trascrive e si traduceil capitolo XII “Concha rarior  Anomia vertice rostrato” del l.ibro “DE PURPURA ALISQ: TESTACEIS RARIORIBUS”, pubblicato nel 1616 e scritto da Fabio Colonna (1567-1640) certamente prima del 20 ottobre 1615 (data dell’imprimatur). Così, prosegue informandoci del testo latino, scritto da Fabio Colonna: “In tale capitolo l’autore non solo descrive accuratamente il fossile trovato nella lama presso la Chiesa della Madonna dei Miracoli di Andria, ma anche racconta come mai ivi egli si trovasse: per ossequiare la Vergine  per una grazia ricevuta”.

Ancora Sabino Di Tommaso riporta il testo di un ulteriore AUTORE, del secolo XIX. Infatti, leggiamo quanto segue: “trascrive anche la memoria dell’arciprete Giovene scritta intorno al 1835, pubblicata nel 1892 sulla rivista “Rassegna Pugliese di Scienze Lettere ed Arti” da Riccardo Ottavio Spagnoletti, inerenti questo argomento, per i suoi interessanti e poco conosciuti risvolti storici”.

Quindi: “Segue ora la memoria redatta intorno al 1835 dall’arciprete della Cattedrale di Molfetta Giuseppe Maria Giovene …. Pubblicata nel 1892 sulla rivista “Rassegna Pugliese di Scienze Lettere ed Arti” da Riccardo Ottavio Spagnoletti”. “[…]E su di ciò mi rincresce doverle dire aver io perduta la memoria dove avess’io pescata l’occasione della visita ad Andria fatta dal Colonna, ma certamente, e posso oggi assicurarlo, ciò avvenne stando egli governatore nella vicina Cirignola, grossa terra allora, oggi città della Daunia …. Ed io non aggiungo altro all’erudita nota dell’illustre Giovene, se non che alla dimora del Colonna a Cerignola accenna anche il Faraglia nella sua monografia Fabio Colonna, linceo, dicendo di più come in quella terra egli non lievemente infermasse. Ed ecco il voto di lui e la gita alla Madonna, d’Andria in seguito all’ottenuta guarigione. Il dotto Lorenzo Giustiniani dice anch’egli, che il Colonna avesse dimorato a Cerignola e con l’ufficio di governatore. E soggiunge che essendo egli valente botanico fece (in Cerignola) delle buone ricerche ed aumentò alcune naturali produzioni di quel terreno. Cerignola in quel tempo potea essere feudo di Caterina Caracciolo, che l’aveva portata in dote fin dal 1583 al duca di Monteleone, Ettore Pignatelli. Continuiamo il percorso documentale poiché leggeremo altre conse interessanti, per la prima volta [..]”.

Interessante è leggere e venire a conoscenza, grazie a SABINO DI TOMMASO, di uno “stralcio” tratto da FEDERICO CESI, il quale pubblica, nel 1625,  l’“APIARUM –  FederiEx frontispiciis naturalis theatri Principis Federici Caesii Lyncei  …. Testo così tradotto: “Si ritengono le [api] apule le più valide e per l’opera e per il corpo; le osservò il Linceo Fabio Colonna, insigne per stirpe e cultura, presso le mura del castello di Cerignola. Riferì di quelle api fertilissime in fatto di miele e di prole, tanto che da qualsiasi alveare in un brevissimo tempo spiccano il volo dieci sciami e producono miele abbondante, grasso e sciolto, e anche molta cera. Da questa sospettiamo derivi il nome del castello e forse dalle api il nome della regione”.  In nota (da Giuseppe Gabrieli) troviamo scritto: “A partire dal 1593 Fabio Colonna intraprese una serie di escursioni  naturalistiche al di fuori della città di Napoli. Dapprima se recò a Campochiaro, nella residenza del fratello e, quindi, soggiornò alcuni mesi a Cerignola presso lo zio Ottavio Pellegrino. A questo periodo risalgono le osservazioni sulle api di Cerignola ora rammentate da Cesi”.

Della produzione del MIELE circa il nostro territorio, abbiano notizia certa dal CATASTO ONCIARIO del 1742 (5), riportando quanto segue:

LV – Carlo Gallo  Ortolano d’anni 23, Agnesa Pugliese Madre Ved(ov)a d’anni 55, Felicia Gallo Sorella vedova di Nicola Bisceglia d’anni 28, Maria di Bisceglia figlia di  d(dett)a Felicia d’anni 12, Domenic’Anna di Bisceglia d’anni 8, Elisabetta di Bisceglia d’anni 1. Testa duc(ati) 1. Industria onc(e)12. Abita nella Casa di Grazia Strafile , sita nella Strada d(e)l Carmine, pagandone annui d’affitto d(ucat)i sei. Possiede un Cavallo  con un Carrozzolo di fatiga stimato di rendita ogn’anno carlini venti sei, che unitam(t)e con suo fratello sua  rata onc(e) 2 : 5. Tiene in affitto unitam(ent)e  con Domenico Gallo suo f(ra)t(el)lo un’Orto d(el)l’Ill(ust)re Barone nel Luogo detto S. Giovanni con Casa, ed’altre commodità per cui ne pagano ogn’anno d(ucat)i quindeci, e può fruttare, dedotto de(tt)o Affitto p(er) annui d(ucat)i venticinque, che importa la rata di esso Carlo d(ucat)i dodeci, e mezzo sono onc(e) 41 : 20. In dett’orto tencono in comm(oda)to essi Fratelli Industri d(e)ll’ Api, che possano fruttare ogn’anno d(ucat)i dieci p(er) ciasched’uno, che sono onc(e) 33 : 10 , Sono in tutto onc(e) […]” .  

Cerignola, 22 Aprile 2025                                           Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

1 – TEODORO KIRIATTI, Memorie istoriche di Cerignola, Napoli, MDCCLXXXV – Nella Stamperia di MICHELE MORELLI – Con Licenza de’ Superiori, p. 141;

2 – LORENZO GIUSTINIANI, Dizionario Geografico, Ragionato, del Regno di Napoli a Sua Maestà FERDINANDO IV Re delle Due Sicilie, Tomo IV, Napoli, 1802 – Con licenza de’ Superiori –  Presso Vincenzo Manfredi e Giovanni de Bonis, p. 42. Lorenzo Giustiniani fu un erudito, viaggiatore, giureconsulto e biografo del Regno di Napoli;

3 – Le notizie su Fabio Colonna sono tratte da www.treccani.it;

4 – SABINO DI TOMMASO, Raro fossile trovato nella lama inizi ‘600 di F. Colonna, www.andriarte.it;

5 – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI – Regia Camera Sommaria – Catasto Onciario, vol. 7035 – CERIGNOLA, cc 299-300.

1 – Fabio Colonna, Giudice e Governatore di Cerignola – La foto è tratta da www.wannesgroup.com.

2 – La foto della pubblicazione è tratta da books.google.it
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