LE DECORAZIONI A STUCCO
La NICCHIA che sovrasta l’ALTARE, a forma rettangolare e con volta a sesto molto ribassato, è inserita, in modo immaginario, in una EDICOLA realizzata esternamente con dei fregi a STUCCO. Lo stesso ARCHITRAVE è in stucco, presentando più modanature. Ai lati, sulle ampie fasce laterali che stanno a rappresentare gli stipiti in muratura, scende un SERTO, realizzato in stucco. Sulla parte sommitale del SERTO è possibile ammirare un NASTRO che lega il singolo serto FLOREALE composto da SEI COROLLE atte a formare ESPANSE CAMPANULE con parte di esse ALLUNGATE e strette che si legano l’un all’altra; le stesse fanno da addobbo vegetale all’ampia e profonda NICCHIA chiusa da una CORNICE di legno e VETRO con lo scopo di proteggere le tre antiche STATUE: SAN GIUSEPPE, GESU’ BAMBINO e la MADONNA (foto 1971). Il Gesù Bambino era rivestito da una stoffa di color rosso, ancora oggi presente, ma riutilizzato su altra STATUA. Un ARCO con più MODANATURE sovrasta l’architrave della nicchia. Nel TIMPANO è presente la GLORIA, rappresentata da TRE CHERUBINI dalla testa riccioluta e con le ali aperte, e in alto e sul retro degli stessi spicca il NUVOLATO. Il primo e l’ultimo cherubino reggono il NASTRO, assumente, al volo, una forma OVALE posta in orizzontale sino a sovrastare loro stessi andando ad occupare la massiccia MODANATURA superiore dell’ARCO; i lembi del nastro si presentano svolazzanti fino a fuoriuscire esternamente dai due CHERUBINI, posti lateralmente.
Superato l’ARCO, vi è rappresentata, in stucco, una CITTA’ FORTIFICATA. È rappresentato un lungo MURO di CINTA dall’andamento sinuoso, mettendone ben in luce i CONCI di costituzione. Vediamo due TORRI sulla sinistra, una in posizione più bassa, mentre l’altra, posta più in alto e nel retro tra le case, facenti corpo delle mura di cinta che delimita la città (1). Diverse le case rappresentate con ingressi e spazi delle finestre, queste ultime sia ai piani terra che ai primi piani. Altra caratteristica delle succitate sono i TETTI a SPIOVENTI. Si nota, molto bene, una CHIESA con un CAMPANILE. Si evidenzia, altresì, un imponente EDIFICIO, posto al centro, sormontato nella parte centrale e in alto da una CUPOLA con una bandiera sventolante; l’edificio è affiancato da altrettante due costruzioni a formare, con il precedente, un corpo unico di fabbrica. Cosa vuole rappresentare? La piccola Cerignola o Betlemme? La suddetta rappresentazione grafica è riconducibile ad una piantina civica del XVII secolo, (1648-1652), dallo scrivente rintracciata nell’ARCHIVIO di STATO di FOGGIA e pubblicata, per la prima volta, nel 1981 (2).
Gli stucchi, posti sul lato sinistro, ripropongono un paesaggio fatto da RILIEVI con alberi ad alto fusto. Sulla destra, invece, notiamo un ulteriore paesaggio di altura nel quale sono rappresentate le seguenti figure a stucco: – una pecora accovacciata, forse stanca del percorso, e colta nell’intento di guardare l’osservatore; – – un’altra pecora che si inerpica per raggiungere la vetta dove vi è un albero ad alto fusto con fiori e frutti; – il pastorello eretto con cappello e abito lungo stretto in cintola e una pecora che gli sta dietro, intenta nel procedere nel cammino, forse al rientro in città dopo il pascolo.
Ai lati della NICCHIA, sulle due pareti laterali di fondo, si stagliano due grandi ANGELI realizzati in stucco. Le due FIGURE sono intente a venerare la SACRA FAMIGLIA mediante l’atto della GENUFLESSIONE, con le mani conserte e le grandi ALI aperte. Le ALI aperte dell’Angelo di sinistra mostrano in modo PLASTICO, con grande meraviglia, la bellezza dei particolari anatomici delle singole PIUME.
Alzando lo sguardo, possiamo notare che ai quattro lati e, propriamente, in prossimità degli SPIGOLI si dipartono quattro COSTOLONI LITICI che convergono al centro della VOLTA, formando così QUATTRO arcate sottostanti, evidenziate in stucco, e QUATTRO SPICCI a TRIANGOLO sovrastanti le precedenti. I QUATTRO CORDOLI litici sono arricchiti, ognuno lateralmente, da due FASCE in stucco. I suddetti quattro cordoli originano da quattro CAPITELLI basali posti in ogni spigolo delle quattro pareti, quasi a formare un CONO rovesciato, costituito da CINQUE elementi semisferici rastremati, a partire dall’alto, per terminare in un unico CONO finale a PUNTA. Dei suddetti primi elementi semisferici, per la precisione, i primi due si dipartono da un lato e dall’altro con due ampie FASCE con la sommità MODANATA, quasi a simboleggiare l’ABBRACCIO delle quattro pareti della CAPPELLA. Nel punto di CHIAVE dei quattro CORDOLI è rappresentata una STELLA ad OTTO punte inscritta in un CERCHIO. Credo che non sia compito difficile la sua interpretazione. Sulla parete di sinistra vi è una grande NICCHIA con interno absidato e con arco a tutto sesto. La stessa è decorata, all’esterno, da un grosso cordolo in stucco composto da più modanature che funge da cornice. Nella parte sommitale, al centro e al di sopra della suddetta cornice, è rappresentato un FRUTTO tondeggiante, sembrerebbe una MELAGRANA. Dal frutto alla base si originano e si dipartono due nastri svolazzanti, uno a destra e l’altro a sinistra, fino alla metà della nicchia. Purtroppo non ci è dato sapere il NOME dell’AUTORE che realizzò tutti gli STUCCHI nella suddetta CAPPELLA nel 1794 commissionati dal BENEFATTORE SAVERIO CIBELLI di Cerignola. Ci piace immaginare che sia stato un nostro CONCITTADINO. Sulla parete, a sinistra dell’ALTARE, vi è una ISCRIZIONE LITICA, appoggiata alla parete e sostenuta da tre recenti chiodi ad elle. Diciamo, sin da subito, che la iscrizione litica non è stata ricollocata nel suo posto originario. Rimossa dalla Soprintendenza durante i lavori di restauro, avrebbe dovuto essere ricollocata sulla parte di destra appena si entra nella Cappella, dove era MURATA (foto 24.12.1971). La ISCRIZIONE e la contestuale traduzione (3):
SACRAE. FAMILIAE.
VOTO. SVSCEPTO. LVBENS.
XAVERIUS. CIBELI.
MARMOREA. P(OSUIT)
IDIBUS. MARTIS. CIƆIƆCCXCIV
—————————
ALLA SACRA FAMIGLIA/
OFFRENDO PER GRAZIA RICEVUTA/
SAVERIO CIBELLI/
POSE QUEST’ISCRIZIONE MARMOREA/
IL 15 MARZO 1794
La ISCRIZIONE è incisa su marmo grigio venato con i due spigoli superiori monolobati. Le misure sono: b. x h.: cm. 58 x cm. 20; h. lettere: 1° rigo cm. 3, le altre cm. 2. (misure effettuate dallo scrivente in data 26.11.1982).
È presente una ulteriore ISCRIZIONE su di una LASTRA TOMBALE, posta a livello del pavimento. L’ISCRIZIONE è incisa su pietra viva di Trani ad interessare la BOTOLA di copertura all’accesso della tomba ad IPOGEO, posta sulla destra appena varcato l’ingresso. La stessa botola presenta quattro fori simmetrici dislocati verso gli angoli, interessati da uguale numero di grossi chiodi di ferro che servivano per rimuovere la suddetta lastra. Altri due fori sono posti nella zona mediana in orizzontale, successivamente occlusi. La tomba terragna risulta perimetrata da quattro laste in pietra di Trani che hanno funzione di CORDOLO. Questa l’ISCRIZIONE:
XAV.VERIUS. CIBEL(I)
A(NNO) D(OMINI)
1794
Le misure sono: b. x h.: cm. 92 x cm.; h. delle lettere: il primo rig. cm. 7, le altre cm. 8. (misure effettuate dallo scrivente il 26.11.1982).
La Cappella del PRESEPE, dal 1794, dello ius patronato di SAVERIO CIBELLI, che per voto la dedicava alla SACRA FAMIGLIA, fece realizzare per sé e per la sua famiglia un IPOGEO, nell’interno della stessa, per destinare l’ultimo riposo terreno ai componenti della famiglia. Fece ristrutturare tutta la CAPPELLA con STUCCHI e soprattutto dotò la CAPPELLA stessa di un PREGEVOLISSIMO ALTARE con BRECCE MARMOREE, sicuramente opera di validissimi MAESTRI MARMORARI NAPOLETANI. Non sappiamo, sin dall’origine, da chi fosse stata commissionata la CAPPELLA del PRESEPE. Potrebbe essere stato il FEUDATARIO della famiglia CARACCIOLO. Purtroppo, non ci sono documenti. Potremmo anche ipotizzare potesse essere stata la stessa FAMIGLIA CIBELLI che l’ha ristrutturata nel 1794. Un altro esempio di tal periodo è possibile riscontrarlo nella stessa Chiesa Madre, ovvero per quanto attiene la CAPPELLA della PIETA’ della FAMIGLIA CARACCIOLO del 1565, nella quale, nel 1743 DONATO NOVELLI (4) fece la stessa cosa del CIBELLI; la ristrutturò, vi appose la ISCRIZIONE e vi murò lo STEMMA ARALDICO litico della Famiglia. Altro esempio lo troviamo nella medievale CHIESA di SANTA MARIA DELLE GRAZIE (sec. XIV) , nella nostra Città, dove la CAPPELLA della VERGINE INCORONATA di FOGGIA fu costruita da GIACINTO BATTAGLINO, dove nella stessa fece dipingere una TELA ad olio della Vergine e costruire un ALTARE in pietra tenera del Gargano, facendovi murare una ISCRIZIONE e collocare sulla parete lo STEMMA litico con le insegne araldiche della sua famiglia. Tutto questo nel 1785 (5).
Probabilmente, SAVERIO CIBELLI aveva, anche lui, posto lo STEMMA di FAMIGLIA sulla parete di destra al disopra della ISCRIZIONE marmorea superstite.
La ricerca effettuata dal sottoscritto su SAVERIO CIBELLI, effettuata agli inizi degli anni ’80, rivela che lo stesso, marito di Antonia Misci di Cerignola di anni 80, muore il 9 agosto del 1802 e che viene seppellito nella Chiesa Collegiata di San Pietro (6). Quindi il CIBELLI era nato il 1722 e nel 1794, quando aveva già 77 anni, fece costruire l’ipogeo tombale, ristrutturare la CAPPELLA e, soprattutto, costruire l’ALTARE costosissimo.
Voglio ricordare che la FAMIGLIA CIBELLI è già presente nel XVI secolo e che nei secoli successivi sono stati sempre presenti occupando importanti cariche ecclesiastiche e sociali. La FAMIGLIA è presente tutt’oggi. Nel ‘500 troviamo registrati, nel Volume dei MATRIMONI, AFFIDAGLIE, SOSAGLIE (7), due SACERDOTI con il suddetto cognome: FRANCESCO e ANDREA. Dallo stesso volume riportiamo altre notizie relative ai matrimoni di altri componenti della Famiglia CIBELLI:
– “Libro nel quale se a(n)notano tutti / Quellj che sposano nella n(ost)ra Mag / giore chiesa della Cirig(no)la ordina / to p(er) Il R(everendissi)mo S(igno)r Arcip(re)te D(onno) Leonardo / de Leo U(triusque) J(ure) D(octor) nel p(rese)nte Anno del S(igno)re / 1569 / et Seguita a(n)no p(er) anno” .
– Augusto 1569
Antonio con donata d’a(n)na, sono sposatj p(er) do(nn) fran(ce)co Cibello.
– Adi 28 detto (agosto)
Ger(oni)mo de fusco co(n) Vitt(ori)a Baldina sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Settembro à p(rim)o
Cosimo musachio co(n) Camilla Sagese sono sposati p(er) d(onno)fran(ces)co zibello.
– Adì 4 d(e)tto
Gio(vanni) Antonio Cicoyra c(on) portia funtjana sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co Cibello.
– Eadie, detto (15 gennaio 1570)
Gio(vanni) Jacobo gallo co(n)Ang(e)la de marino sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Eadie detto (15 maggio 1570)
Fuscho de fuscho co(n) Laura Cibellis sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co cibellj.
– Eadie d(e)tto
Altobello de Andretta co(n) Antonia de monte nigro sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Anno 1571 / Ap(ri)le à di 24 d(e)tto (1° luglio)
Ant(oni)o delicito co(n) Alcidonia de Valente sono sposati p(er) D(onno) franc(es)co Cibello.
– Eadie detto
Stefano de guglielmo co(n) scianza de Valente sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co cibello.
– Adi 25 d(e)tto
Donato de licito co(n) Lucia de Nino sono sposatj p(er) D(onno) fran(ces)co Cibello.
– Eadie d(e)tto
Bartomeo de Curcia si sposo co(n) Antonella de sarro marrano p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Eadie d(e)tto
Jacobo bufo co(n) diana de mattheo guerra sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zinellj.
– Eadie d(e)tto
Fran(ces)co di brorica co(n) Rosa Calabrese sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Adi 14 d(e)tto (maggio 1571)
Nardello Cibello co(n) Laura de limpia sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co Cibello.
Febraro, et ottobris 1572
– À 7 d(e)tto
Marchant(oni)o c(on)vertino co(n) Morica de frabia sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co zibello.
– Anno 1577 Augusto à di 18
Giuliano zibello co(n) desiata de Vuccio sono sposati p(er) D(onno) fran(ces)co fer(andi)na.
– Adi 28 detto (maggio 1581)
Cibello co(n) Alta bella de ma(n)na sono sposati p(er) D(onno) mattheo Saracino.
– Adi 23 d(e)tto ( giugno 1581)
Donato della piaczolla c(on) Gratia faruso sono stati sposati p(er) d)onno) Andrea Cibello.
– Febraro 1593 adi primo
Ascanio della Valle c(on) Cornelia Tarantina sono stati sposai p(er) d(onno) Andrea Cibelli
– Adi 2 d(e)tto
Salvator(e) de gravina et virgilia d’andria sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea Cibelli.
– Adi 7 d(e)tto ( febbraio 1593)
Gio(vann)e fasano c(on) Tarquia de fusco sono stati sposati p(e)r d(onno) Andrea Cibelli.
– eAdie ult(im)o detto
Ant(oni)o ciliento, c(on) Laura de Salvaggio sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea Cibelli.
– Eadie d(e)tto
Luca de acqua Viva, et Lucretia de argentina sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea [manca il cognome, ma pensiamo sia Cibelli).
– Eadie detto (10 maggio 1593)
Donato de Andretta et Sanna de criato sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea Cibello.
– Adi y detto
Giulio de Concilla et finitia de Siorscio sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea Cibello.
“Sposaglie di la(n)no 1565 et 1566”
– Settembre 1565 à di 12
Spagnolo c(on) Giosalta sono stati sposati p(er) d(onno) fran(ces)co Cibello.
– La(n)no 1566 Giugno à di 9
M(agnific)o Gio(vanni) S(ant)o menaj et pretiosa sono stati sposati p(er) d(onno) fran(ces)co Cibello.
– Eadie detto
M(agnific)o Gio(vanni) delle rocchetta et lucretia tarantina sono stati sposati p(er) d(onno) fran(ces(co) Cibello.
“Libro nel quale senotano l’affidaglie di l’an(n)o 1593 or(dina)to p(er) Il R(everen)dissimo S(ignor) Arcip(re)te Gio(vanni) Jac(ob)o de Martinis U(triuque) I(uris) D(octor).
– Eadie (18 marzo 1593)
D(onno) Andrea Cibello fa fede haver(e) affidato Gio(vannI) Andrea Cena tempero c(on) Camilla de S(ant)o menaj p(rese)nte N(otare) Ant(oni)o fontana, hettorre Car(accio)lo.
– Adi 28 detto (febbraio 1593)
D(onno) Andrea cibello fa fede haver(e) Affidato Giulio de opita c(on) finitia de Scirscio p(rese)nte N(otare) ant(oni)o fontana, hett(orr)e Car(accio)lo, d(onno) fabritio costanza d(onno) Ber(ardi)no giordano e(t) al(tri).
Anno 1594
– Adi 6 d(e)tto (Febbraio)
Gio(vanni) Andrea Cena Tempere co(n) Camilla di Gio(vanni) de S(an)to menaj sono stati sposati p(er) d(onno) Andrea cibello.
– Adi 7 d(e)tto
Sancto de Lucera c(on) persia Ciaccione sono stati sposati p(er) d(nno) Andrea Cibello.
– Eadie (15 febbraio 1594)
Natale de Cannito co(n) gratia Valente sono stati sposati p(er) d8onno) andrea Cibello.
– Anno 1594 à 21
Ger(oni)mo Cecito c(on) Laura de Cicco Caruso sono stati sposati p(er) d(onno) andrea Cibelli.
Sempre dallo stesso 1° VOLUME trascrivo i BATTEZZATI dai Sacerdoti CIBELLI:
– “Adi 25 ( Novembre 1565)
Gio(vanni) fran(ces)co – Dian(a) Gra(tia) figly de Ja(n)nello monte peluso nati de la ventre sono stati battizati p(er) d(onno) fran(ces)co Cibello, et lo c(om)par(e) fo fran(ces)co spag(no)lo.
– Eadie detto (2 Dicembre 1565)
Claudio Nuntio figlio de arminia romana fo battizato p(er) do(n)no fran(ces)co Cibello lo c(om)pare fo mastro franco de Langiano.
“Libro nel quale se notano q(ue)lli / se battezano nel anno / 1566”
– Adi x detto (Gennaio)
Lonardo figlio de Mattheo fo battizato p(er) d(onno) fran(ces)co Cibellis Il c(om)pa(e) fo Aniballe de Tranj.
– Adi 27 (Gennaio)
Cola Vito figlio de Vincenzo de Venosa fo battizato p(er)d(onno) Io(vanni) fran(ces)co Cibello, il c(om)par(e) fo do(nno) Ger(oni)mo maczeo.
– Maggio 1566 adi 8
Laura Marta figlia de m(agnific)o Scipio bufo fo battezata p(er) don(no) Fran(ces)co cibello Il c(om)pare fo sub(diaco)no minico Catarinella.
– Il Mese de ottobre 1569 A’ 2 detto
Se Battizo Lucretia figlia di Fabio de troija hà battizata do(n)no franc(esc)o Cibello, lo Compare fu mastro Antonio de S(an)to Menaj.
– Ea die detto (9 Ottobre)
Se battizo Camilla figlia di donato genero de lucretia ha battizzata d(onno) franc(esc)o Cibello, Lo compar(e) fu m(astr)o bat(tis)ta sternetia al(ia)s gia(n)nello
– A dì 12 detto
Se Battizo Camillo figlio de Ant(oni)a montanara, ha battizata do(n)o franc(esc)o zibello, lo Compar(e) fu sub(diaco)no Dom(eni)co Ian(n)ello.
“Libro nel quale se Annotano tutti quelli che / si Battezano nella n(ost)ra Maggiore ecc(lesi(a) nel p(rese)nte anno 1570”
– Eadie detto (29 Gennaio)
Se Battiza Gratia figlia de Lorito faruso, ha battizato do(n)no franc(esc)o cibello, lo Comar(e) fu il S8ignor) Cipriano cibello de Leunj.
– Eadie detto (10 Febraio )
Se Battizo Diana figlia de filippo fontana, la battizo d(onno) franc(esc)o cibello, lo Compar(e) fu d(onno) Nardo Costanzo.
“Libro, nel quale se / Anotano quelli se / Battezano nel / p(rese)nte A(n)no / 1571”
– Adi 24 detto (Maggio)
Se Battizo la figlia de donato Ant(oni)o la battizo do(nno) franc(esc)o zibello lo Compar(e) fi Cesar(e) gesimina.
– Ea die detto (16 Dicembre)
Se Battizo Giulio Cesar(e) Luciano figlio de Lucretia della tarantina, lo battizo do(n)no donato de Nuczo lo Compar(e) fui nardello zibello.
“Libro nel quale se Battezano / et A(n)notano in questo p(rese)nte Anno / nella n(ost)ra Maggior(e) Ecc(lesi)a 1572”
– Lo Mese de aug(us)to 72 a p(rim)o detto
Se Battizo Gio(vanni) Jac(ov)o figlio de Gio(vanni) ber(ardi)no de petra p(er)tosa ha battizato do(nno) franc(esc)o zibello lo Compar(e) fu baldax(a)rre Cicella.
– Adi 17 detto (Agosto)
Se Battizo Angelo figlio de to(n)no gia(n)nello, ha battizo do(nno) piet(ro) Jac(ov)o de Salvo, lo Compar(e)e fu do(nno) franc(esc)o zibello.
– Ea die, detto (Agosto)
Se Battizo Ang(e)lo Ant(oni)o figlio de pomponio, lo battizo do(nno) franc(esc)o fer(randi)na, lo Compar(e) fo nardiello zibello.
– Adi 28 detto (Agosto)
Se Battizo Laura figlia de gio(vanni) Janello, la battizo d(onn)o piet(r)o Jac(u)o de Salvo lo Compar(e) fu do(nno) franc(esc)o zibello.
– Adi 25 detto (Ottobre)
Se Battizo Mattheo figlio de Nardiello zibello, lo battizo do(nno) donato fontana, lo Compar(e) fo lo S(ignor) Abbato pompeo Car(accio)lo.
– Adi 18 detto (Dicembre)
Se Battizo Colant(oni)o figlio de zimbrella, lo battizo do(nno) franc(esc)o zibellj, lo Compar(e) fo m(agnific)o gabriele àbruczese.
“Libro dove se annotano / Quelli che se Bat / tezano in Que / sto p(rese)nte à(n)no / 1582”
– Decembre 1582 à di 13
Se Battizo Gasparro figlio de Vincenzo de Ang(e)lo de arienzo della Cidogna lo battizo D(onno) Matteo Saracino lo compar(e) giuliano cibello.
“Libro nel quale se Anno / tano Quelli de Battezano / in questo p(rese)nte A(n)no / 1584 / Infrà”
– Eadie d(e)tto feb(raro) (26)
Donato Antonio figlio de Cibello fu battezato p(er) D(onno) Salvator(e9 Ant(one)llo lo Compare fò Salvaggio di melfi.
– Adi 19 detto (Gennaio 1593)
Gio(vanni) lonardo figlio de Nobile gesimino fo battezato p(er) D(onno) Andrea Cibello il c(om)p(ar)e fo Gio(vanni) maria Scaramozza.
– Adi y detto (6 Febbraio)
Lucretia figlia de Cola Coluto di nardo fo battizata p(er) D(onno) Andrea Cibell il C(om)p(ar)e fo m(agnific)o Giulio Cayaso de bat(le)tta.
– Adi 14 detto (Marzo 1593)
Gra(ti)a figlia de Gio(vanni) dom(eni)co palamarice fo battezato p(er) D(onno) Andrea Cibello Il c(om)p(ar)e fo Gio(vanni) mattheo ferruccio.
– Adi 15 detto ( (Maggio)
Gio(vanni) fran(ces)co de Gio(vanni) bat(tis)ta venetiano de motola fo battezato p(er) Andrea Cibello Il c(om)p(a)re fo Vito d’avia.
– Adi 27 detto (Giugno)
Gio(vanni) Bat(tis)ta figlio de m(agnific)o Camillo Cena tempesta fo battizo p(er) D(onno) Andrea Cibello, il c(om)pare fo pomponio Cibello.
– Ottobre 1593 à di X
Gio(vanni) fran(ces)co figlio de donato d’oria fo battezato p(er) d(onno) Andrea Cibello, Il compare xstofaro mininno de Scanno.
– Eadie detto (10 Ottobre)
Gio(vanni) lonardo figlio de oratio chiancarino fo battezato p(er) D(onno) Andrea Cibello il c(om)pare fo mutio panza.
– Adi 16 detto (Novembre)
Anpillonia figlia di fran(ces)co de palma Nap(olita)no fo battizata p(er) d(nno) andrea Cubello. Il c(om)are fo Jacobo pasca [….] de corata. “.
E’ possibile aggiungere un ulteriore tassello su Don FRANCESCO CIBELLI, il quale, unitamente a Don MATTEO CICELLA, Arcipreti e Procuratori della Chiesa, e all’ARCIPRETE NULLIUS, Don LEONARDO LIOY SSCALZI o SSCELSI, fondarono e fecero costruire, nel 1529, la SACRESTIA, così come viene ricavato dalla ISCRIZIONE murata nel punto di Chiave della volta come è possibile vederla ancora oggi nella prima sacrestia. nel primo anno di elezione, non ancora terminato,
Questa è la ISCRIZIONE litica:
D(OM) L(E)ONARDI LEOY CELSI
V(TRIUSQUE) I(URIS) D(OCTOR)
NON DU(M) EIUS PRIMO
PERACTO AN(N)O A(N)TISTI (TES) US NOS (TRI)
D(OM) FRANCFISCUS CIBELLU(S)
D(OM) MATTEUS CICELLA
ECC(LESIA)E AR(CHIPRESBITER) CUR(ATOR)ES HOC
A(E)DIF(ICI)UM FUND(AVERUN)T ERIOR
PATRA(VE)RUNT DI(E)…
SECTE(M)BRIS) I(NCARNATIO)NIS) D(OMINI) 1529.
(Don Leonardo Lioy Scalzi (o SCELSI), Dottore in Diritto Civile e Ecclesiastico, non ancora compiuto il primo anno della sua carica, Don Francesco Cibelli, Don Matteo Cicella, rispettivamente Arciprete (e) Procuratori della Chiesa, fondarono questo edificio, il giorno [….] di settembre dell’Incarnazione del Signore 1529 (8).
La ISCRIZIONE vien riportata, per la prima volta, dal Prof. ROBERTO CIPRIANI (9)
Scrisse di questa ISCRIZIONE il Can. LUIGI CONTE (10) nell’” ELENCO DEGLI ARCIPRETI NULLIUS /CHE FURONO POSTERIORI ALLO INCENDIO / ED ALLE FASI LUTTUOSE / DELLA CHIESA DI CERIGNOLA” : “[…] – 1526 – Leonardo Lioy Scalzi, Sacerdote Capitolare, diede principio alla costruzione della attuale sagrestia, come rilevasi da una iscrizione lapidaria esistente nella parte superiore della volta rispettiva[…]”. Don FRANCESCO CIBELLI, dunque, era ARCIPRETE e, insieme a DON MATTEO CICELLA, nel 1529, ricoprivano una carica prestigiosissima nel REVERENDISSIMO CAPITOLO “SAN PIETRO APOSTOLO”. E siamo prima dell’anno 1534, quando fu realizzata la CAPPELLA del PRESEPE. Ne fa riferimento sempre lo stesso Don Luigi Conte, scrivendo quanto segue: “[…]E’ certo che la nostra Chiesa erasi ridotta ad uno stato deplorabilissimo che fu mestieri riparar4 sin dai tempi dell’arciprete nullius D. Leonardo Lioy (1), Scalzi, che fu nel 1526, incominciò il ristauro. Allora fu ancora, che per l’ingrandimento della Chiesa, e della sagrestia si danneggiò mostruosamente la proporzione[…]” (11 ). La nota (1) riporta “Una iscrizione lapidaria affissa nella lamia della sagrestia ce lo dimostra”.
Tanto ci sarebbe ancora da approfondire sulla nota Famiglia Cibelli, ma per motivi di ricerca da approntare in un eventuale prossimo futuro ci limitiamo a descriverne i fatti salienti relativi ai due secoli presi in considerazione.
Cerignola, 30 Dicembre 2021 Matteo Stuppiello
Bibliografia e Note
(1) – MATTEO STUPPIELLO, Un inedito documento del XVII secolo attesta che sulla Porta della Terra era “Pittata la Cicogna” – PRIMA PARTE , Cerignola, 24 Settembre 2020 – www.archeoclubcerignola.com. Nello stesso articolo si vedano le immagini, NN° 3-6; 8-9, che riproducono, verosimilmente, le Mura di Cinta, le Torri, la Porta della Terra, il CAMPANILE.
(2) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – “Tratturo dal Ponte di Cervaro sino alle / Murgie di Monte Grosso”. Tutto il lavoro interessa la “REINTEGRAZIONE DEI TRATTURI” effettuata nel 1651. Collocazione del Documento: “DOGANA DELLE PECORE” – Serie 1. Vol. 2. Fascio n° 18. Cc. 103-1211 pubblicato per la prima volta, per quanto riguarda il tratto che interessava Cerignola e il Piano San Rocco, in MATTEO STUPPIELLO, Le fosse : documento inedito del XVII sec. inerente al percorso del Tratturo Regio passante per il Piano San Rocco – Bollettino Interno a cura del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, ciclostilato in proprio, Cerignola, 1981, circa 200 copie prodotte. Nella suddetta pubblicazione viene riprodotto il DISEGNO che raffigura “Cirignola”. Si precisa che sia la pubblicazione del DOCUMENTO INEDITO, sia il DISEGNO “Cirignola”, furono autorizzato dal Dott. Pasquale di Cicco, allora Direttore dell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA, il quale si complimentò per la scoperta autorizzandomi di effettuare fotocopie e foto del DOCUMENTO stesso. Si veda MATTEO STUPPIELLO, Apprezzo della Città di Cerignola 1672, Tipolitografia “Miulli”, via Roma 52 – San Ferdinando di Puglia (Fg), 2005, Terza di copertina – “RETROCOPERTINA” e Quarta di copertina dove viene riportata una rielaborazione grafica, acquerellata a mano dal Prof. Salvatore Delvecchio, dal Disegno della piccola “Cirignola” tratto dal Documento da me rinvenuto il 14 marzo del 1980 nell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA. Lo stesso DISEGNO viene pubblicato in MATTEO STUPPIELLO, La statua del “Dio Ercole”: un significativo elemento storico presente sull’antica porta del Castello della Terra di “Cirignola”, Cerignola, 8 Maggio 2021 – www.archeoclubcerignola.com.
(3) – Si ringrazia la Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO per la trascrizione e la traduzione dell’Iscrizione.
(4) – MATTEO STUPPIELLO, La ridondante Cappella barocca di Santa Maria della Pietà 1743 della Famiglia Novelli nella Chiesa Madre, Cerignola, 9 Gennaio 2017 – www.archeoclubcerignola.com.
(5) – MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Tipolitografia “Miulli Francesco”, via Roma, 52, San Ferdinando di Puglia (Fg). 1999, pp. 13-14;P. 37, nn. 7-8.
(6) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – CATTEDRALE DUOMO “TONTI”- “LIBRO DE MORTI / dal 1792 fino al / 1801” – Rinnovato l’indice dei Coadiutori D. Domenico Croce — – nel Settembre 1852”. “ARCHIVIO PARROCCHIALE 1569” – Il Primo Volume reca sul dorso, scritto in originale: “Nati / 1569 / I”. Più giù vi è una targhetta cartacea incollata scritta con la biro nera: “BATTESIMI / E / MATRIMONI / DAL / 1565”. Preciso che i BATTESIMI registrati iniziano a partire, dal 1565, 1566 salta al 1569, per arrivare al 1584, segue un vuoto per ripartire dal 1593, ultimo anno del volume. Colgo l’occasione per ingraziare Don PIO CIALDELLA, PARROCO della CATTEDRALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI” per avermi dato la possibilità di consultare, trascrivere e pubblicare, tali documenti, sin dagli inizi degli anni ’80. La ricerca la effettuai presso la “CANONICA”, ubicata in Piazza Duomo 22/A, della PARROCCHIA, sopra indicati, dove, allora erano custoditi in un unico ARMADIO tutti i volumi di NASCITA-BATTESIMI-MATRIMONI-CRESIMA-MORTE.
(7) – ibid. – “BATTESIMI / E / MATRIMONI / DAL / 1565” – Primo Volume reca sul dorso, scritto in originale: “Nati / 1569 / I”. Più giù vi è una targhetta cartacea incollata scritta con la biro nera: “BATTESIMI / E / MATRIMONI / DAL / 1565”. Preciso che i BATTESIMI registrati iniziano a partire, dal 1565, 1566 salta al 1569, per arrivare al 1584, segue un vuoto per ripartire dal 1593, ultimo anno del volume.
(8) – Si ringrazia la compianta Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO per la trascrizione e la traduzione dell’iscrizione.
(9) – ROBERTO CIPRIANI, Primi elementi per una storia della Chiesa Madre di Cerignola, in AA.VV., “CERIGNOLA ANTICA” – Atti del 1° Convegno della società di studi storici ed archeologici della Daunia Sud (Cerignola – Piazza Matteotti, 6-7 settembre 1974), ciclostilato in proprio, [Cerignola 1975], p. 12; ROBERTO CIPRIANI, Primi elementi per una storia della Chiesa Madre di Cerignola, in “CERIGNOLA ANTICA” – Tre convegni storici in piazza, Edizioni della Società Studi Storici “Daunia Sud” – Cerignola – 1979, Tipografia MIULLI – S. Ferdinando di Puglia, 1979, p. 42.
(10) – LUIGI CONTE (Sac.), Memorie filologiche sull’antichità della Chiesa di Cerignola precedute da un breve cenno storico, topografico, genealogico della stessa Città, Napoli, Tipografia di Gaetano Cardamone, 1857, p. 58.
(11) – ibid., p. 37.