Il primo documento, pubblicato per la prima volta, che testimonia la presenza della CHIESA, oggi, o meglio CAPPELLA, nel lontano passato perché molto più piccola, dedicata alla MADONNA degli ANGELI, risulta datato 22 marzo 1612 (1) rintracciato, dopo una attenta ricerca, il 12 marzo 1980 nell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA, effettuato in fotocopia con autorizzazione anche a pubblicarlo dall’esimio Dott. PASQUALE DI CICCO, allora Direttore del medesimo ARCHIVIO al quale vanno i miei ringraziamenti.
Riportiamo il documento: “Il 22 marzo 1612 laura sacca p(e)r il legato di d(oca)ti Cento fatto da suo figlio Marc’Ant(oni)o guarino con un testamento p(e)r N(ota)r Ant(oni)o fontana si concorda con il Priore di S. Rocco frà Paulo bruno di Manfredonia, frà serafino di monteruino Sotto Priore, et frà Lodovico siculo di Casano insieme Congregatij Vende a d(ett)o Convento annuij d(oca)ti Cinq(ue) perpetuij p(er) d(ett)o Cap(ita)le di d(oca)ti Cento legati al detto Convento et con l’obligo l’orto seu’ palatiato detta laura sita extra menia d(ett)a t(er)ra iuxta la Chiesa di S. Maria dell’Angeli iuxta l’ortale à parte inferiori che fù del q(uonda)m Gio(vann)i Sacchi et que(st)o della figlia della q(uonda)m fulvia Cicchetti, due vie publiche una p(er) la quale si va a puzzo Maggiore seù alla padula, et l’altra via che và a S. Maria delli Manzi, et a Cannito senza che si possa redimere e pagare detti d(oca)ti Cinque in p(ri)ma alli 15 di qual si voglia mese d’Agosto in p(ro)tocollo notarij Lattantiis Sarni fol(io) 155———————————————————— 5.”.
Non è difficile desumere la mole delle informazioni rivenienti dal DOCUMENTO; i nomi dei personaggi coinvolti: “laura sacca”, il figlio “Marc’Antonio guarino”, il defunto “Giovanni Sacchi”, la defunta fulvia Cicchetti”; i NOTAI: “Ant(oni)o fontana” e “Lattantiis Sarni” che operavano a Cerignola; il Convento di San Rocco con i Padri Domenicani presenti allora: il “Priore frà Paulo bruno di Manfredonia”, “frà serafino di monteruino Sotto Priore”, frà Lodovico siculo di Casano”. Vengono menzionate alcune contrade del nostro agro: “puzzo Maggiore”, “la Padula”, “S. Maria delli Manzi”, “Cannito”. Sono contrade, che nel Seicento distavano non molto dal BORGO medievale di “CIRIGNOLA” e comunque quasi limitrofe alla zona degli ORTI e alla CHIESA in oggetto.
Siamo portati a pensare che la suddetta CHIESA o CAPPELLA fosse già presente nel XVI secolo, visto che era popolata da orti e la coltivazione orticola prevedeva la presenza stabile abitativa di personale specializzato: gli ortolani, addetti quotidianamente alla loro cura.
Le contrade PADULA, CANNETO, SANTA MARIA DEI MANZI (presente un’altra CHIESA dedicata alla VERGINE ANNUNZIATA del sec. XIII, anche se riteniamo già presente prima dell’anno 1000), erano terreni molto fertili vocati alla coltivazione della VITE, che insieme ad altre contrade, con la presenza sempre di VITI (2), dai quali, si ricavava, una enorme quantità di ottimo vino, che veniva conservato nelle BOTTI e custodito, al riparo da furti, nei CELLARI, GROTTE e GROTTONCELLI (3) presenti in grande quantità nella TERRAVECCHIA, nel sottosuolo, ma anche dislocati nelle viscere della PIAZZA GRANDE, difronte alla PORTA della TERRA, sul vasto PIANO DELLE FOSSE GRANARIE (sec. XIII). Questi MAGAZZINI ipogei, molti a più piani interrati, erano proprietà di grande valore economico e di notevole investimento per il futuro per i numerosi ricchi detentori di questi BENI.
La Chiesetta campestre indicata nel documento come “sita extra menia d(ett)a t(er)ra la Chiesa di s. Maria dell’Angeli iuxta l’ortale à parte inferiori che fù del q(uond)m Gio(vann)i Sacchi et que(st)o della figlia della q(uonda)m fulvia Cicchetti” .
Quindi la CHIESA si trovava compresa tra due ORTI di due proprietari diversi e posta tra due STRADE pubbliche, una che conduceva nella contrada POZZO MAGGIORE che prosegue per la contrada PADULA; l’altra che portava alla contrada SANTA MARIA DEI MANZI e a CANNETO. Sono contrade e toponimi che conosciamo molto bene.
Infatti vi è tutt’oggi VIA POZZOMAGGIORE, che origina a pochi passi dal “LARGO / ADDOLORATA”, vi è la TARGA marmorea murata sul prospetto principale del Settecentesco PALAZZO PIGNATARI, esattamente sulla targa, più antica, è inciso “STRADA / POZZOMAGGIORE”, mentre al termine della “STRADA” vi è l’altra TARGA marmorea più recente “VIA / POZZOMAGGIORE”, procede poi con “VICO I° / SALNITRO” e fiancheggia sul lato destro la CHIESA ; sempre lambendo il “LARGO / ADDOLORATA” e procedendo per “VIA TORRIONE”, continua il percorso su “VIA / M.NNA DEGLI ANGELI” fiancheggiando il lato sinistro della CHIESA. La VIA POZZOMAGGIORE porta in una zona dove vi erano, nel passato, I POZZI pubblici e privati che servivano agli ACQUAIOLI per attingere l’acqua riponendola nei barili le “MAN(E)TE’GN(E) per poi venderla ai privati.
Tutto il “RIONE SAN MATTEO” è conosciuto anche per la presenza di numerose falde acquifere che producono, per risalita dell’acqua, eccessiva umidità ai fabbricati sovrastanti.
La CHIESA, oggi conosciuta come CHIESA di SAN MATTEO APOSTOLO ed EVANGELISTA, una denominazione recente degli inizi del ‘900, dove si venera una espressiva STATUA in cartapesta raffigurante il SANTO TAUMATURGO SAN MATTEO APOSTOLO ed EVANGELISTA, si trova proprio tra due strade, come nel XVII secolo.
Il sagrato antistante la CHIESA reca la TARGA marmorea, murata al limite destro per chi guarda il prospetto, come toponomastica “PICCOLO / LARGO / S. M. DEGLI ANGIOLI”. Aggiungiamo che nella suddetta CHIESA veniva venerata la MADONNA DEGLI ANGELI raffigurata su di una antica TELA (sec. XVI ?)non più presente sin dalla fine degli anni dagli anni ’80.
Cerignola, 6 Novembre 2019 Matteo Stuppiello
Bibliografia
(1) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – Atti di Enti Ecclesiastici – Atti di Corti Giudiziarie Regie e Feudali – Atti Feudali di Carattere Amministrativo – Sottoserie II, fs. N. 1, ( Platea del Convento di S. Rocco dei Padri Domenicani 1541-1805 cc.8-9).
(2) – MATTEO STUPPIELLO, La Vitivinicoltura ieri, San Ferdinando di Puglia, 1998; si veda MATTEO STUPPIELLO, Apprezzo della Città di Cerignola 1672, San Ferdinando di Puglia, 2005.
(3) – VALERIO CALVIO, La Cantina della “Ducal Camera” in Via Piazza Vecchia”, San Ferdinando di Puglia, 2016.