Per non dimenticare la notevole e variegata RICCHEZZA presente nel nostro CENTRO STORICO, il BORGO MEDIEVALE – “RIONE TERRAVECCHIA”, ricordiamo una “pagina” di storia rinveniente una SCOPERTA effettuata ben 49 anni fa, nel lontano 1973, nota a pochi e, forse, già da molto tempo DIMENTICATA.
La mattina del 2 giugno 1973, il Prof. ROBERTO CIPRIANI, amico d’infanzia e mio dirimpettaio (VIA / S. MARTINO, 39), facenti parte del “GRUPPO GIOVANI RICERCATORI”, mi invitò ad effettuare un sopralluogo nella “TERRAVECCHIA”, in VIA / PIAZZA VECCHIA, per vedere la ISCRIZIONE del TERREMOTO del XVIII secolo, dallo scrivente già rinvenuta. Dopo aver lasciato Corso “GRAMSCI”, arrivammo in “VIA / OSTERIA DUCALE” e, dopopochi passi, imboccammo l’ARCO che, ancora oggi, immette nella “TERRAVECCHIA”. I nostri sguardi erano attenti nell’osservare i minimi particolari delle pareti murarie quando, alle ore 11:30, dopo aver superato da pochissimo l’ARCO, Roberto mi invitò ad osservare con attenzione, sulla parete di sinistra, un qualcosa che poteva rivelarsi una iscrizione.
Voglio attingere direttamente dai miei APPUNTI scritti nella succitata data e conservati nel primo Volume “RELAZIONI” – “RICERCHE / SU / CERIGNOLA”, riportando un solo brevissimo stralcio: “[…]Roberto notava alcune lettere, affermando che ci stesse una iscrizione. Ci avviciniamo e ne constatiamo le verità[…]” (1). Fu una enorme gioia! Vi era una ISCRIZIONE litica, coperta da un sottile intonaco che lasciava intravedere alcune porzioni di lettere. La data risultava essere molto chiara e inequivocabile: 1549. Non avevamo, in quel momento, alcun attrezzo per riportarla completamente in vista. Ci ripromettemmo di tornarci nel pomeriggio. Alle ore 14:30 ci recammo sul posto, portando alcuni attrezzi, mentre gli altri mi venivano gentilmente prestati dalla Sig.ra MARIA MASTROPIETRO, che già conoscevo e nostra collaboratrice, dirimpettaia alla iscrizione e abitante al civico n. 2. Con tutta la cautela del caso, io e Roberto, carichi di tensione ed apprensione perché consapevoli di portare alla luce una ISCRIZIONE STORICA nascosta da ben 424 anni, iniziammo le operazioni di scrostatura. Iniziammo a pulire la “PIETRA” dalle incrostazioni, delimitandone il confine con l’intonaco circostante. Questo primo intervento ci serviva per accertarci della estensione dello SPECCHIO EPIGRAFICO e della stessa iscrizione. L’intervento successivo fu il LAVAGGIO della lapide e, soprattutto, delle incisioni delle SINGOLE LETTERE e della DATA. Ricalcammo, quindi, l’intera incisione con la vernice nera e così che tutta la ISCRIZIONE (lettere e data) risultasse chiara. La ISCRIZIONE risultava essere così composta:
ADI . 3 : APLI . 1549
A(NNO) D(OMIN)I 3 AP(RI)LI 1549
Una enorme scoperta. A partire dal 2 giugno del 1973, siamo a conoscenza di questo ulteriore INGRESSO, ricavato nelle MURA di CINTA della piccola “CIRIGNOLA” medievale. Le misure sono le seguenti:
– lunghezza: cm. 101
– larghezza: cm. 24
– altezza delle lettere: cm. 9
– lunghezza delle lettere (A): cm. 8-9
– altezza dal suolo della iscrizione: cm. 163.
L’ultima operazione fu quella di FOTOGRAFARE L’ISCRIZIONE. È stata la PRIMA foto della succitata ISCRIZIONE.
Questa scoperta riempì il cuore di gioia di tanta gente. Molte persone, infatti, durante le suddette operazioni, presi dalla CURIOSITA’, si fermavano. Ricordo con piacere la presenza di numerosi ragazzi che seguirono le varie operazioni di intervento sulla ISCRIZIONE, facendoci anche compagnia. La Sig.ra MARIA MASTROPIETRO seguì il tutto dal suo grazioso balconcino, dopo il quale segue al civico n. 6 la ex “Cantina della Ducal’ Camera” (2) oggi proprietà del Sig. Paolo Calvio, del quale il figlio Valerio è Socio delle nostre Istituzioni Culturali.
Dopo aver salutato i ragazzi, restituito gli attrezzi, ringraziato la Sig.ra MARIA MASTROPIETRO per la piena disponibilità e dopo aver sostato ancora un attimo davanti all’ISCRIZIONE, io e Roberto ci allontanammo con soddisfazione.
La MEDIEVALE piccola “CIRIGNOLA” era circondata da solide MURA e TORRIONI per la sua difesa. Vi erano una PORTA principale, detta PORTA della TERRA o di MELFI (3) e una PORTA SECONDARIA, chiamata PORTELLA, più piccola. Di tutto questo ci informa, nel suo scritto, lo STORICO Can. LUIGI CONTE, nel 1853: “[…] Porte della Città – Anticamente vi erano due porte, l’una detta della Terra, a mezzoggiorno, un’altra a settentrione col nome di Portella: erano ben guardate da due baluardi, e munite di ponte levatoio[…]” (4). Un altro STORICO concittadino, TEODORO KIRIATTI, nel 1785, scrisse quanto segue: “[…] eranvi due torrioni alla parte orientale del Castello in prospetto della nuova piazza, corrispondenti alla porta della Città[…]” (5).
Gli storici non fanno riferimento ad altre PORTE o INGRESSI. Nell’APPREZZO di Cerignola del 1672, invece, abbiamo altri riferimenti: “[…]Quasi nel Principio del d(ett)o Borgo se ritrova una Porta nominata Melfi, p(er) la quale si hà l’Ingresso in d(ett)a Te(rr)a, ancorche vi si può entrare da molte parti p(er) esserne l’habitazioni che prima le rendevino racchiuse in forma di muraglie caschate p(e)r l’antichità del tempo, e dissabitate […]” (6). L’APPREZZO del 1672, dunque, ci informa chiaramente che, oltre alla PORTA PRINCIPALE e alla PORTELLA come ingresso SECONDARIO, vi erano “molte parti” tra cui la nostra PORTA, aperta nel 3 APRILE del 1549, che immetteva nella via principale della TERRAVECCHIA, denominata “VIA / PIAZZAVECCHIA”.
Oggi sono superstiti i TOPONIMI: “LARGO / PORTELLA”, con accesso direttamente da “VIA / PALMISANO” tramite una breve rampa di scale e “VICO / PORTELLA”. Mi piace riportare un DOCUMENTO, edito per la prima volta, facente riferimento alla PORTELLA: “[… ]Alli tré di maggio 1672 nella Corte docale di diana sacco marino p(ro)mette in dote à Cola pollice di Campobasso una inetta Casa sita nella Cerignola confina con Gio(vanni) Batt(ist)a pariso da Una parte , et dall’altra parte Gio(vanni) Berardino pulsano strada publica, via della portella con la mitta del Censo che ci si trova qualiber anno al Convento di S. Rocco in(strument)o fol(io) 20, 21 p(er) N(ota)r Pietro Padalino […]” (7).
Quale era il motivo di aprire VARCHI, PASSAGGI, FERITOIE e APERTURE di ACCESSO, più o meno strutturati, nelle MURA di CINTA, ormai cascanti dal tempo? Rappresentava una NECESSITA’ e una URGENZA, che si presentava di volta in volta, dato che la POPOLAZIONE AUMENTAVA. Attingiamo ancora una volta dal Can. Luigi Conte: “[…] POPOLAZIONE – La più antica data dello stato di popolazione di Cerignola rimonta all’anno 1532, contandosi allora per fuochi i cittadini; maniera di censimento, che non poteva essere esatta, atteso il variabilissimo numero degl’individui componenti ciascun fuoco o famiglia; oltre a che il numero effettivo spesso si nascondeva per speranza di diminuzione d’imposte, o per tema di nuovi balzelli. Comunque sia, le fasi subite da questa popolazione, giusta il modo allora usitato per tenere conto, trovansi così riportato del Giustiniani (tom. IV, pag. 42): Nel 1532 contava Cerignola 277 fuochi. Nel 1545 – 358. Nel 1561 – 466. Nel 1595 – 699. Nel 1648 – 288. Nel 1669 – 430[…]” (8).
Una notizia precisa sul numero degli abitanti la ricaviamo dal già citato APPREZZO di Cerignola del 1672, dove leggiamo: “[…]Vi sono in d(ett)a T(er)ra fra mille e trecento p(er)sone trà grandi e piccoli[…]” (9). Il Prof. SAVERIO LA SORSA (storico) riferisce le motivazioni sui vari periodi altalenanti di crescita e di decrescita della popolazione circa i periodi sopra citati: “[…]Una prova dello stato di decadenza, in cui si trovava la città durante la dominazione spagnuola, si ha nel rapido diminuire della popolazione; mentre nel 1532 c’erano 377 fuochi, e nel 1595, 699, settant’anni dopo erano discesi a 288, cioè a meno della metà (Ved. GIUSTIANIANI op. cit. pag. 42). Questo fenomeno doloroso, del resto, era comune a quasi tutti i Comuni delle Puglie, i quali ebbero tanto a soffrire del mal governo degli Spagnuoli[…]” (10).
Cerignola, 26 ottobre 2022 Matteo Stuppiello
Bibliografia e Note
(1) – Gli esiti della scoperta, in modo molto ridotto, furono pubblicati in “Ricerche di Gruppo = un borgo antico. La terra vecchia”, a cura di MATTEO STUPPIELLO ed altri, in “CERIGNOLA ANTICA” – Atti del 1° Convegno della società di studi storici ed archeologici della Daunia Sud (Cerignola – Piazza Matteotti, 6-7 1974), ciclostilato in proprio, pp.19-20, a p. 22, n.2 , la foto dell’ISCRIZIONE viene pubblicata, per la prima volta ; “Nella Terra Vecchia”, a cura di MATTEO STUPPIELLO ed altri, in CERIGNOLA ANTICA –Tre convegni storici in piazza – Edizioni della Società Studi Storici “Daunia Sud”,Cerignola, 1979, Tipografia MIULLI – S. Ferdinando di Puglia, 1979, p.48; MATTEO STUPPIELLO, Un inedito documento risalente al XVII secolo attesta sulla Porta della Terra era “Pittata la Cicogna” – PRIMA PARTE – Cerignola, 24 Settembre – www.archeoclucerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, Altra significativa testimonianza storica sulla Porta della Terra: un Graffito che ricordava la Battaglia di Cerignola del 28 aprile 1503 – SECONDA PARTE – Cerignola, 4 Novembre 2020 – www.archeoclubcerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, La fine ingloriosa dell’antica Porta della Terra e dell’annessa Torre dell’Orologio giunta con l’abbattimento nel 1806 – TERZA PARTE Cerignola, 15 dicembre 2020 – www.archeoclubcerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, La Statua del “dio Ercole”: un significativo elemento storico presente sull’antica Porta del Castello della Terra di Cerignola – Cerignola, 8 Maggio 2021 – www.archeoclubcerignola.com.
(2) – VALERIO CALVIO, La Cantina della “Ducal Camera” in Via Piazza Vecchia, Cerignola – 2016, Tipolitografia “Imprimatur Group srl ”, via Barletta, I Traversa C.da S. Tommaso, sn – San Ferdinando di Puglia (Bt), p. 6.
(3) – ARCHIVIO PRIVATO MATTEO STUPPIELLO – CERIGNOLA . Vol. I – “RELAZIONI” – “RICERCHE / SU / CERIGNOLA” – PARTE I – 1972-1974, pp. 27-29.
(4) – LUIGI CONTE (Sac.), Cerignola, inIl Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, Volume VIII°, fs.!° (Capitanata), Napoli, 1853, a cura di FILIPPO CIRELLI, p.70.
(5) – TEODORO KIRIATTI, Memorie istoriche di Cerignola, Napoli, MDCCLXXXV – Nella Stamperia di MICHELE MORELLI – Con Licenza de’ Signori, p. 131.
(6) – MATTEO STUPPIELLO, Apprezzo della città di Cerignola 1672, 2005, Tipolitografia “Miulli”, via Roma 52, San Ferdinando di Puglia (Fg), p. 6.
(7) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – Atti di Enti Ecclesiastici – Atti di Corti Giudiziarie Regie e Feudali – Atti Feudali di Carattere Amministrativo – Sottoserie II, fs. n. 3 – Platea del Convento S. Rocco dei PP.i Domenicani – Cerignola 1545-1801, c. 10.
(8) – LUIGI CONTE (Sac.), Cerignola…, op. cit., p. 75.
(9) – MATTEO STUPPIELLO, Apprezzo…, op. cit., p. 6.
(10) – SAVERIO LA SORSA (Prof.), La Città di Cerignola dai tempi antichi ai primi anni del secolo XIX, Molfetta – Premiato Stabilimenti tipografico Stefano De Bari e Figli, 1915, p. 127.