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L’ARCIPRETE NULLIUS D. FRANCESCO DURANTE (1778-1808) – SECONDA PARTE

Dell’ISCRIZIONE già riportata completiamo la descrizione con ulteriori dati. L’ISCRIZIONE è incisa su PIETRA di TRANI. Lo specchio epigrafico è perimetrato da una sobria modanatura facente corpo della stessa iscrizione. Le misure: b x h, cm. 134 x cm. 84. Lo SPECCHIO EPIGRAFICO misura: b x h, cm. 125 x cm. 74,5; l’altezza delle lettere nelle righe 1°-2°- 4° – 5° e 7° è di cm. 4,5; della 3° cm. 4,2/3; delle 6° – 8° – 9° – 10 cm. 4. Rileviamo, inoltre, due errori effettuati dal lapicida: il primo nel 3° rigo nella parola ARCHIPRESB.I, dove  la I dopo l’H è stata incisa sopra una precedente Y. L’errore è rimasto senza poter tornare più indietro. L’altro lo riscontriamo nel 6° nella parola IACENT: la I è ripetuta due volte. Lo STEMMA ha seguenti misure: b x h cm. 70 x cm. 94.

La ISCRIZIONE e lo STEMMA erano murati, in origine, nella CHIESA MADRE, appena varcato l’ingresso sulla parete di sinistra trovandosi in simmetria con la ISCRIZIONE del ‘300 dedicata al Milite GOFFREDO LUPOIS che fece ricostruire la Chiesa. Mettiamo in risalto, quindi, che la LAPIDE dell’Arciprete FRANCESCO DURANTE occupava, volutamente, un posto di RILEVANZA NELLA GERARCHIA ECCLESIALE ed aveva un  notevole  SIGNIFICATO POLITICO-RELIGIOSO. D. FRANCESCO DURANTE è stato l’ultimo ARCIPRETE NULLIUS a reggere la Chiesa di Cerignola. Il 14 giugno 1819 Cerignola viene elevata a Sede Vescovile e unita alla Diocesi di Ascoli Satriano “aeque Principaliter” nella dizione di “ DIOCESI DI ASCOLI SATRIANO E CERIGNOLA”, con nomina regia del 20 marzo 1818 e pontificia del 25 maggio 1818 per la Diocesi di Ascoli Satriano; il 20 luglio 1819  viene eletto PRIMO VESCOVO delle DIOCESI UNITE, MONS. ANTONIO  MARIA NAPPI (1819-1830) (1). Le due iscrizioni si trovavano ai lati dell’ALTARE MAGGIORE e non c’era l’ingresso di oggi in quanto era l’antichissimo presbiterio. Si entrava dall’ingresso laterale aperto nel 1588 dall’Arciprete D. LEONARDO DE LEO. Oggi, sia l’ISCRIZIONE che lo STEMMA che la sovrastava sono collocati nel piccolo Museo nella parte ipogea aperta al pubblico, rimossi nei restauri, effettuati dalla Soprintendenza ai Monumenti (Bari) negli anni ’70-’80 (2). Non c’è dato di conoscere i motivi che hanno indotto i tecnici della Soprintendenza a rimuovere queste due Testimonianze litiche documentali che avevano un motivo IMPORTANTE nell’essere murate proprio in quella SIGNIFICATIVA collocazione.

          L’ARCIPRETE FRANCESCO DURANTE

Il Sacerdote FRANCESCO DURANTE nasce  a Cerignola il 15 maggio 1734 in Via Sant’Agostino, figlio di BIAGIO e ANNA MARIA d’AMATO. Muore a Cerignola il 29 marzo 1808. Riportiamo l’atto di morte: “Die Vigesima nona M(ensis) Martii 1808 / l’Illustrissimus, ac Reverendissimus Archipresbiter noster Franciscus Durante Ordinarius huius Civ(itati)s anno aetatis suae quarto supra septuagesimum, susceptis SS. Sagramentis p(er) Parochum R(evere)nd(issim)um Nicolaum Caradonna, animam Deo reddidit, et in hac  N(ost)ra Colleg(ia)ta tumulatus est” (3).     Purtroppo dell’Arciprete FRANCESCO DURANTE, le notizie sono moto scarne. Chi scrive per primo sul nostro Arciprete è  lo storico,  Can. LUIGI CONTE (4): “Francesco Durante, illustre per le sue profonde cognizioni legali e teologiche, da Vicario generale della Diocesi di Melfi fu sublimato alla Dignità di Arciprete della nostra Chiesa. Grande fu il suo zelo nel sostenere i dritti. Il suo nome risuona mai sempre glorioso. Spesso sommi giureconsulti, e prelati viciniori lo consultavano in scabrose faccende giuridiche ed ecclesiastiche. Fervida fu la sua divozione verso la Vergine Assunta, ed orando era agli astanti di una religiosa tenerezza e meraviglia. Con la sua morte ebbe termine la Prelatura Nullius di Cerignola”. Fu Arciprete Nullius dal 1778 al 1808.                        Il suo predecessore fu l’Arciprete MICHELE DURANTE  dal 1756 al 1778 ed anche di questo Sacerdote scrive il Can. LUIGI CONTE: “Michele Durante, Sacerdote Capitolare della nostra Chiesa, fu innalzato alla dignità di Arciprete, e si distinse per la sua pietà. Grande sarebbe stato il suo governo, ma ebbe a deplorare le fasi del tempo. Il suo regime fu glorioso, perché fregiato di una carità tutta superna. Fu divoto della Madonna delle Grazie, cui visitava ogni sabato nella Cappella suburbana, tuttora esistente: cappella gentilizia edificata nell’800 dai fratelli Lupi, emigrati da Giovinazzo, come si ha dalla storia di Bisanzio Lupi: essa fu eretta su i ruderi di antico tempio pagano, messo in un punto macchioso. E’ la tradizione ancora, che tanto ci assicura” (5). Anche di questo Arciprete abbiamo rintracciato, l’atto di morte: “Adi 20: d(etto)  (8ttobre 1777) /  l’Ill(ustrissimo) Sig(nor) Arcip(ret)e Michele durante di Cerignola,  oggi sud(dett)o giorno è passato all’eterni riposi munito di tutti i SS. Sag(ramenti) da me Par(roc)o Michele Battaglino, e si è Sep(pellit)o nella n(ost)ra Coll(e)g(iat)a Chiesa era d’anni 85” (6). Aggiungiamo che la TOMBA degli ARCIPRETI e dei SACERDOTI è quella che ha l’ipogeo posto a destra varcato l’ingresso della Chiesa Madre, quasi davanti l’Altare del SS. Salvatore e percorre le tre navate trasversalmente.

Tornando all’Arciprete FRANCESCO DURANTE. Era esperto in questioni giuridico-legali: infatti, nell’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, settore Cappellano Maggiore del Regno – Arcivescovo di Salerno, vi sono dei documenti del 1783-1784 (7), che fanno riferimento alla richiesta di intervento del Regio Consiglio affinchè si ottenesse il regio Recipiatur a conferma di un indulto pontificio di Papa Giulio II,  “con penale in caso di inosservanza”, attraverso un Bolla del 1504 “colla quale venne a confermarsi una concordia, stipolata coll’arciprete di detta terra (n.d.r. Cerignola)”. Era, ormai, trascorso molto tempo dalla richiesta e, non trovandosi più la documentazione prodotta, era stato necessario richiedere una “copia legale” estratta dall’Archivio di San Pietro anche per stroncare un’azione oppositoria del Capitolo di Cerignola.

La FAMIGLIA Durante è stata, soprattutto nel XVIII secolo, una delle numerose Famiglie ricche possidenti di Cerignola, fra le quali Caradonna, Cavallo, Chiomenti, Coccia, Bruni, d’Amati, de Martinis, di Mito, Durante, Farrusi, Fiorenti, Gala, Leti, Matera, Morra, Novelli, Palieri, Rinaldi,  Tupputi, Vulgaro, Zezza, etc.  Il ‘700 fu veramente un secolo prosperoso per la nostra Città, nonostante periodi di ristrettezze economiche, liti con la Casa Ducale, calamità naturali ed altro,  si ebbe un incremento della popolazione: si contavano circa 8000 abitanti che aumentavano in certi periodi stagionali per l’arrivo di forestieri per i lavori  stagionali agricoli e la raccolta dei prodotti della terra. Era in atto l’espansione urbanistica: “[…] si costruirono nuove case fuori della cinta dell’antico abitato, si cominciò a disegnare la linea del nuovo borgo, col corso dritto, fiancheggiato per un tratto da palazzi […]”(8) il Palazzo della Famiglia COCCIA costruito nel 1779 (9) dalle belle forme barocche; nel 1742 (10) si iniziava la costruzione del Palazzo CHIOMENTI (conosciuto come Palazzo delle Colonne); nel 1741 (11) veniva ultimata  la costruzione della Chiesa della Vergine Assunta;  nel 1742 (12) vi erano già case e palazzi in ”Strada di Melfi” (attuale Via Pietro Mascagni), Via “al Borgo”, “Strada del Carmine”, “La Strada di Santa Maria di Costantinopoli” (oggi Via Giuseppe Pavoncelli),  “Strada Pozzomaggiore”. L’Amministrazione Comunale “[…]  migliorò alquanto l’igiene…nel 1782 si deliberò  di fare ’la Chiachettata’ di pietra bianca […]” (13). I CONVENTI: Sant’Agostino, Sant’Antonio, Carmine, San Domenico introitavano lasciti e vistose beneficenze,  tranne quello dei Cappuccini che non possedeva nulla, però tutti venivano “sussidiati” dal Comune. Ancora le quattro opulenti CONFRATERNITE di Maria SS.ma Assunta in Cielo, del PURGATORIO, di Maria SS.ma ADDOLORATA e di Santa Maria della PIETA’ e un “Ospidale – Monte di Pietà” nella “Strada di S. Sofia”,  (14). Le Cantine erano piene di BOTTI a loro volta sature di VINO per la diffusa presenza del Territorio di Contrade vocate alla coltivazione della VITE: Santa Maria dei Manzi, Canneto, Acquamela, Mezzanella, San Lorenzo, Padula. Centinaia le MASSERIE da CAMPO con decina di migliaia  di pecore, capre, cavalli, suini, bovini. Il Piano delle FOSSE GRANARIE ricolme di grano, orzo (15). Ma lasciamo, in ultimo, allo storico Dott. TEODORO KIRIATTI, nostro concittadino,  il  darci maggiori informazione perché testimone di questo secolo: “[…] il ceto de’ gentiluomini di Cerignola è numeroso, e ragguardevole per lo proprio carattere sostenuto con decoro e commode abitazioni. Godono delle rendite, coltivano grosse masserie di varie industrie: usano carrozze, e calessi: le ricchezze, e le varie professioni delle quali essi sono decorati, formano il lor merito. Sonvi de’ molti giovani applicati agli studi nella Città di Napoli , intenti ad onorare se stessi, e le loro famiglie. A questi nati cittadini, si aggiungono gli altri detti acquisiti, gli quali colle fatiche vivono con commodi, abitano buone case ed acquistano del denaro. Il tutto è favorevole effetto dell’industria dell’agricoltura[…]” (16).

Ma torniamo alla Famiglia DURANTE.  Se prendiamo in esame il CATASTO ONCIARIO del 1742 (17) riscontriamo ben 7 nuclei familiari che certamente non se la passavano male avendo di che vivere compreso tutte le comodità:

“ XXXVIII” –  ANTONIO “Curatolo di Massaria” di anni 55, la moglie Antonia d’Amato di anni 45; i figli: Pasquale “Chierico” di anni 20, Pietro “alli Study” di anni 16, Domenico di anni 6, Antonia Menduta Serva d’anni 21. “Possiedono un Comprensorio di Case p(er) uso di Alloggio, con Stalle, Cantina, con sette Cammare Superiori, site, o poste nel Largo di essa Terra, Luogo detto il Sànnaio” e non finisce qui perché possiede al Case, Vigne e centotre capre;

“XXXXVI” –  BIAGGIO “Massaro di Giumente” di anni 40, la moglie Anna Maria d’Amati di anni 37; i figli: Domenico “Giumentaro” di anni 17, Francesco di anni 7, Nicola di anni 13, Tommaso di anni 1, Grazia di anni 9. “Abita a casa propria sita nella Strada di S. Agostino”. “Possiede una Vigna, vitata, ed alborata, sita nel Luogo, detto Candeto…di capacità di vigne diecinove… Possiede due Giumente[…]”. BIAGIO DURANTE e ANNA MARIA d’AMATO sono i genitori dell’ ARCIPRETE NULLIUS FRANCESCO DURANTE. Nella scheda qui esaminata, FRANCESCO ha sette anni essendo nato il 15 maggio 1734 in VIA SANT’AGOSTINO nella TERRA VECCHIA, a due passi dalla CHIESA MADRE.

“CCCLXI”NATALE “Aggiutante di Comput(isteri)a” di anni 32, la moglie Caterina Corchia di anni 26; i figlio: Ciro di anni 5 Maria Corsi Serva di anni 63,. Vive con il padre “Mag(nifi)co Nicola Durante”. Numerose le proprietà: “Possiede una mettà di Casa nel Luogo detto il Cavallo dell’Orzo…Possiede una Cantina con Grotte sita nel Piano d’essa Terra di capacità di Botte sedeci…Possiede come Donatario d’Orsola Conti una Casa sita nel Borgo nella Strada di Costantinopoli…Possiede un Capitale di d(ocat)i quattrocento cinquanta” di cui 250 suoi e gli altri dotali di sua moglie “impiegati in negozio di grano, ed orzo” stimati in rendita annuale di ducati 45. Ed ancora altro. Veniamo al più ricco dei Durante:

“CCCLXIX” – NICOLA “vive d(el) suo” di anni 60, la moglie Camilla di Leo di anni 46; i figli: il Rev(erend)o D(omi)no Giuseppe Sacerd(ot)e di anni 36, Tommaso di anni 11, Saverio di anni 9, Michele di anni 7, Porzia “Monaca” di anni 14, Teresa di anni 2, Natale figlio “casato” di anni 32, Pietro figlio “Casato” di anni 25, Anna Pezzuto Serva di anni 21. “Abita in casa propria, consistente in più membri sita nella Strada di Melfi”. L’elenco è notevole: infatti ha altre Case ed anche un “Comp(rensori)o di case  nella Strada d(e)l Carmine”, diversi “sottani”, Capitale di 310 ducati sopra la Cantina”: Possiede diversi vigneti ad Acquamela, a Santa Maria de’ Manzi, a Canneto. Tutti questi vigneti che contavano parecchie migliaia di viti erano attrezzate con “Case, Palmento, Conzo, Pozzo ed altre Comodità”. Inoltre vari Capitali in denaro. Una Cantina ed ancora “Possiede il num(er)o quindeci fosse p(er) uso di conservar vettovaglie, site nel tratturo di S. Rocco”;

“CCCLXXXXII” – PIETRO  “Giudice a’ contratti”, di anni 25, la moglie Anna Fornaro di anni 26; la figlia: Angela di anni 3, Agnesa Rinaldi Serva di anni 13. Abita con il padre Natale Durante. Possiede otto Bovi e sei Giumente alla Masseria con stima di rendita di 40 ducati. “Tiene l’industria di d(ocat)i duecento vent’uno in tanto grano, ed orzo, accredenzato à diverse persone”.

Non è finita. Vi sono ancora due Sacerdoti: “Rileve de Sacerdoti / Secolari, Diaconi e Sudiaconi Cittadini”  – D. GIUSEPPE “Sacerd(ot)e Capito(lar)e” di anni 38. Possiede a titolo ereditario di sua madre unitamente a Natale suo fratello: una casa nella “Strada Cavallo dell’Orzo”, un’altra casa terranea nella Strada di Melfi; – D. MICHELE  “Sacerd(ot)e Capito(lar)e” di anni  53. Possiede a titolo patrimoniale lasciati dal padre Tommaso i seguenti beni: una casa al Largo Forno Vecchio “attaccata alle Mura della Terra”, un’altra casa consecutiva alla precedente nello stesso luogo, altre quattro “Camm(er)e consecutive site nel Borgo di questa Terra e propriamente nell’orto del V(enerabi)le Convento del Carmine “ , tutte fittate. Ancora un’altra casa nello stesso luogo sempre fittata. “Possiede un’altra Casa, sita dietro la Chiesa di S.M.a di Costantinopoli” affittata a Nicola Farruso. Aggiungiamo per maggiori informazioni ai lettori che UNA VIGNA conteneva 1.600 VITI (18). Quindi, i calcoli sono facili da farsi per sapere quante VITI erano di proprietà dei DURANTE e quello che potevano ricavare dalla trasformazione dell’UVA in VINO.

C’è da considerare, che in quel periodo, anche la scelta del luogo di sepoltura aveva un significato sociale: nella Chiesa Madre, nella Chiesa di San Rocco dei PP. Domenicani, nella Chiesa del Carmine dei PP. Carmelitani; nelle Chiese delle Confraternite: di Maria SS.ma Assunta in Cielo, del Purgatorio… (19).

Nella Chiesa Madre o “Chiesa Collegiata” di San  Pietro Apostolo,  registriamo: il 13 maggio 1761 il “Sig. MICHELE DURANTE” di anni 30; il 1° agosto 1768 “il Rev.do d. SAVERIO DURANTE Sacerdote” di anni 34; – il 19  dicembre 1769 “Rev. Sacerdote don GIUSEPPE” figlio di Nicola e Concetta de Leo, di anni 62; –  l’8 maggio 1774 “CHIARA“  come “Sorella del Montefunerario”, di anni 75; – 14 aprile 1783 “il Sac. D. AGOSTINO DURANTE” di anni 26; – il 6 agosto 1789 “Mag(nifi)ca GRAZIA DURANTE moglie del fu Mag(nifi)co Nicola Mancini”;  – il 26 novembre 1789 “D. GIULIO “ Canonico di anni 48;  – il 17 ottobre 1793 “ Rev. D. PASQUALE” di anni 70; – 12 febbraio 1809 “Rev. D. ALESSANDRO “ Canonico; –  il 26 marzo 1807 ”ROSALBA figlia di D. Tommaso DURANTE e D. Teresa Vurchio di Cerignola di anni 2”.

Passiamo alla Chiesa del Carmine dove troviamo registrato: il 10 gennaio 1788 “D. CARMELA DURANTE moglie di D. Francesco TONTI ambi di Cerignola” di anni 38. E’ la madre di PAOLO TONTI che lascerà al figlio, unitamente al marito, una immensa proprietà (20);

Ora alla Chiesa di San Rocco (San Domenico): il 4 aprile “D. EMILIA DURANTE di anni 45; il 4 novembre 1813 “TOMMASO DURANTE”  fu Biagio e Chiara Mangino di anni 75 (21).

Ora alle Chiese delle Confraternite laicali:

– dell’ASSUNTA: 23 dicembre 1804 “D. MARIA METILDA figlia di D. Natale DURANTE”  di anni 63;

– del PURGATORIO notiamo un numero maggiore di defunti inumati nella Chiesa dovuto al notevole prestigio sociale che riscontrava in Città. Veniva chiamata la “Confraternita dei nobili”. Vediamo l’elenco dei DURANTE: –  il 1 febbraio 1760 “Sig. NICCOLA DURANTE”, era d’anni 70; – il 19 marzo 1773 “Sig. NATALE DURANTE” Fratello della Congregazione, di anni 68; il 14 settembre 1780 “Signora MARIA TERESA DURANTE”, moglie del fu Celestino Bruni, di anni 22; il 30 novembre 1782 “Magnifico BIAGGIO DURANTE” di anni 82; – il 17 aprile 1785 “D. NICOLA DURANTE detto FISICO marito di D. TOMASINA di Masi della Città di Napoli” di anni 46; – il 18 giugno 1786 “LONARDO DURANTE” del fu Magnifico Pietro, di anni 35; – il 16 marzo 1788 “PIETRO Figlio del Magnifico D. Nicola DURANTE” , di anni 10; –  il 1 aprile 1814 “ANNIBALE DURANTE” di anni 72. Figlio dei furono Pietro e Lucrezia Mangino, marito di Rosaria Morra.

Nelle Confraternite laicali anche componenti della Famiglia DURANTE entrano a farne parte ricoprendo cariche importanti.  Ad esempio nella Confraternita di MARIA SS:MA ASSUNTA IN CIELO, nel periodo 1748-1749 è PRIORE NICOLA DURANTE; 1° ASSISTENTE risulta essere, nello stesso periodo GIUSEPPE DURANTE ed ancora il SACERDOTE D. MICHELE DURANTE è SEGRETARIO e “APOSTOLICO NOTARO”, credo debba corrispondere al futuro  ARCIPRETE NULLIUS eletto nel 1756. Nella Confraternita del PURGATORIO nel 1754 troviamo due CONFRATELLI SACERDOTI: D. GIUSEPPE DURANTE e D. PASQUALE DURANTE.

Ma girando i “fogli” della storia nei secoli, la Famiglia DURANTE, come del resto tante ricche Famiglie cerignolane, ha occupato varie cariche del potere AMMINISTRATIVO: Sindaci, Eletti, Amministratori, e tanto altro. Abbiamo in definitiva presentato, in maniera tangenziale, uno spaccato minimo, della realtà sociale: politico-amministrativa ma soprattutto religiosa di una FAMIGLIA, DURANTE,  che certamente viveva nell’agiatezza a fronte di migliaia di persone che lavoravano sodo e quasi sempre il pane era “AMARO”.

BIBLIOGRAFIA e NOTE

(1) – Nel 1819 il Pontefice Pio VII “[…] accogliendo i voti e le suppliche della Cittadinanza e del Clero di Cerignola, con la Bolla che comincia Quamquam per nuperrimam del 14 Giugno 1819, dichiarava che l’Arcipretura Nullius , che da più secoli era di giurisdizione quasi Episcopale, veniva eretta in Sede Vescovile unita aeque principaliter alla Sede Vescovile di Ascoli. Da quell’epoca…la nuova sede acquista i dritti e i privilegi di una vera e propria Diocesi, unita, quasi sorella, a quella di Ascoli […]”. Tutto ebbe inizio con il Concordato con la Chiesa di Roma, stipulato il 17 Febbraio 1818. Vedi: MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Cerignola dal sec. XIII al sec. XIX, in SALVATORE DELVECCHIOMATTEO STUPPIELLO, A S. E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo Coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel Suo Ingresso a Cerignola, 29 giugno 1986 Festa dei SS. Pietro e Paolo App., San Ferdinando di Puglia, 1986, p.6. Si veda: SALVATORE DELVECCHIOMATTEO STUPPIELLO, A S.E.Mons. Giovanni Battista Pichierri – La diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano nell’Araldica Episcopale (1819-1991), San  Ferdinando di Puglia, 1991, seconda di copertina e la TAV. I (su Mons. Antonio Maria Nappi).

(2) – Si veda: SALVATORE DELVECCHIOGIUSTINA SPECCHIOMATTEO STUPPIELLO, Schede didattiche II, pubblicate con il Patrocinio dell’ AMMINISTRAZIONE COMUNALEASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE, San Ferdinando di Puglia, 1992. In prima di copertina vi è una rielaborazione grafica con acquerellatura, realizzate dal Prof. Salvatore Delvecchio, inoltre nella seconda di copertina vengono riproposte la descrizione dello STEMMA e il testo della ISCRIZIONE dell’ ARCIPRETE NULLIUS FRANCESCO DURANTE, già pubblicati nell’articolo della Prof.ssa Giustina Specchio, con l’aggiunta delle misure sia dell’uno che dell’altro. lo STEMMA, seconda di copertina. Inoltre si veda: AA. VV., Cronotassi iconografica e araldica dell’episcopato pugliese, Bari, 1986, a cura dell’Unione regionale dei centri di ricerche storiche, artistiche, archeologiche e speleologiche di Puglia, pp. 99-100; 102; 407. Le schede relative alle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola sono state realizzate dal prof. Matteo Stuppiello per il Centro Stuidi e Ricerche “Torre Alemanna”.

(3) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO”DUOMO TONTI“Defunti / 1801” f. 147 v.  Pubblicato per la prima volta in: MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Cerignola dal sec. XIII al sec. XIX…, op. cit., p. 8, nota 25.

(4) –  LUIGI CONTE (Sacerdote), Memorie filologiche sull’antichità della Chiesa di Cerignola precedute da un breve cenno storico, topografico, genealogico della stessa Città, Napoli, 1857, p. 77.

(5) – LUIGI CONTE (Sacerdote), Memorie…, op. cit. , p. 76.

(6) – MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Cerignola…, op. cit., p.8, nota 25.

(7) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI –  Cappellano Maggiore, fascio 1200, fascicolo 68.

(8) –  SAVERIO LA SORSA, La Città di Cerignola dai tempi antichi ai primi anni del secolo XIX, Molfetta, 1915, p.198.

(9) – MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa del Purgatorio, Centro di Servizio e Programmazione Culturale Regionale, Foggia, 1987, p. 55.

(10) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLIRegia Camera Sommaria CATASTO ONCIARIO – vol. 7035 – “CERIGNOLA”.

(11) – MATTEO STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI – XX), in AA.VV., Le confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI – Atti del Seminario Internazionale di Studi 27-28-29 aprile 1989, Centro Ricerche di storia Religiosa in puglia, Fasano (BR), 1990, p. 488.

(12) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLIRegia Camera Sommaria…, op. cit.

(13) – SAVERIO LA SORSA, La Città…, op. cit. , p. 198.

(14) – Matteo STUPPIELLO, La realtà…, op. cit., pp. 487-490.

(15) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLIRegia Camera Sommaria…, op. cit.

(16) – TEODORO KIRIATTI, Memorie Istoriche di Cerignola, Napoli, 1785, pp. 144-145.

(17) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLIRegia Camera Sommaria…, op. cit.

(18) – MATTEO STUPPIELLO, La vitivinicoltura ieri, San Ferdinando di Puglia, 1998, p. 10. Si veda sul nostro sito web www.archeoclubcerignola.com, VALERIO CALVIO, La Cantina della “Ducal Camera” in Via Piazza Vecchia – Prima Parte, 7 maggio 2016, Seconda Parte, 8 maggio 2016.

(19) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO”…, op. cit.

(20) – LUIGI RAITANI (ing.), Il Duomo di Cerignola, Casa Editrice Dottor Francesco Vallardi, Milano, 1932, p.1.

(21) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO”…, op. cit.

Cerignola, 27 agosto 2016                                                               Matteo Stuppiello

 

Cerignola – CHIESA  MADRE – Parrocchia “San Francesco d’Assisi” – Rione TERRA VECCHIA – Museo Ipogeo – STEMMA ARCIPRETE NULLIUS D. FRANCESCO DURANTE – Foto Valerio Calvio 26.6.2016.

 

ARCHIVIO DI STATO NAPOLI – Catasto Onciario 1742 – Riproduzione – Il nucleo familiare dell’ARCIPRETE D. FRANCESCO DURANTE (Indicato con la freccia).

 

ARCHIVIO DI STATO NAPOLI – Catasto Onciario 1742 – Riproduzione – Scheda del SACERDOTE CAPITOLARE DEL FUTURO ARCIPRETE D. MICHELE DURANTE.

 

LA NOSTRA CHIESA MADRE – L’ARCIPRETE NULLIUS FRANCESCO DURANTE – PRIMA PARTE: http://www.archeoclubcerignola.com/?p=3787