Siamo lieti di pubblicare per la prima volta una serie di dati ricavati dalle due campane (1) SETTECENTESCHE, presenti tutt’oggi nel monumentale campanile (1599), dall’insolita forma, superba e spaziale dell’antica CHIESA MADRE, presente da tempo immemorabile nel cuore del CENTRO STORICO MEDIEVALE, il RIONE “TERRAVECCHIA”. I dati sono stati ricavati a seguito di un sopralluogo effettuato sui tetti della CHIESA MAFRE il 28 gennaio 1974 con l’autorizzazione del Parroco, Don Tommaso Dente.
La richiesta era motivata dalla volontà di poter effettuare la registrazione, per la prima volta, delle ISCRIZIONI, dei FREGI e delle relative misure delle DUE CAMPANE superstiti collocate nell’antico CAMPANILE ricostruito nel 1599. Le due campane risultano collocate nelle rispettive luci orientate a Nord. In mia compagnia erano il Prof. Roberto Cipriani e il giovane Giuseppe Ordine. Dopo essere saliti in cima al campanile e dopo alcuni minuti di stupore nell’ammirare i PANORAMI mozzafiato, riusciamo a trascrivere, mi piace ripeterlo ancora orgogliosamente, per la prima volta, i dati necessari.
A seguire le connotazioni e le caratteristiche della CAMPANA GRANDE.
– Il diametro della suddetta è di cm. 87 per un’altezza di cm. 103.
– Al centro di essa vi è un bassorilievo riproducente l’effigie di SAN PIETRO APOSTOLO con le CHIAVI.
– In posizione mediana troviamo l’ISCRIZIONE “JOSEPHE SAIA ANGIONENSIS F” (2) che ci riferisce il nome del fonditore della stessa, Giuseppe Saia di Agnone.
– Sull’altro lato, in simmetria con l’effigie di SAN PIETRO, vi è un bassorilievo con l’effigie della VERGINE IMMACOLATA.
– Nella parte alta del colletto della campana, due nastri adiacenti e sovrapposti recano le seguenti ISCRIZIONI:
†TINITU HUIUS PATROCINIUM SS.MAE V. IMMACULATAE PETIMUS ILLAMQUE LAUDAMUS†
(†Col suono di questa chiediamo il patrocinio della SS.ma Vergine Immacolata e la lodiamo†)
†PROCURATORIBUS R.R.C.C.D.D. PHILIPPO MARATIA ET SABINO NOE’ A.D. MDCCXCII E. MAR. †
(†Essendo procuratori reverendissimi canonici signori Filippo Maratia e Sabino Noè – Anno del Signore 1792 Calende di marzo†);
Passiamo alla trattazione delle caratteristiche e delle connotazioni della CAMPANA PICCOLA.
– Il suo diametro è di cm. 68 per un’altezza di cm. 86.
– Al centro reca l’effigie di San Paolo Apostolo.
– Nella parte alta del colletto della campana, due nastri adiacenti e sovrapposti recano le seguenti ISCRIZIONI:
†AD ONOREM SS. APOSTOLORUM PETRI PATRONI AC TITULARIS ET PAULI†
(†Ad onore dei SS. Apostoli Pietro Patrono e Titolare e Paolo†)
†TEMPORE PROCURATIONIS R.R.C.C.D.D. PHILIPPI MARATIA ET SABINI NOE’ A.D.MDCCXCII† (†Nel tempo della procura dei Reverendissimi Canonici Signori Filippo Maratia e Sabino Noè Anno del Signore 1792†).
Si ha notizia di una TERZA campana, lesionata, che fu rifusa per donarla nel 1934 al Duomo “TONTI”. Su questa CAMPANA, che era la più GRANDE, vi è una interessante STORIA che qui di seguito proveremo a narrare (3). Tutto prende origine dalla richiesta di una CAMPANA in sostituzione di un’altra non più funzionante, ovvero la CAMPANA GRANDE.
Si tratta di sollecitare “risposte” ad una istanza mossa alle Autorità da parte del Reverendo “Capitolo della Chiesa NULLIUS di Cerignola” nel 1816. Il Documento (4), dallo scrivente rintracciato il 12 marzo 1980 nell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA (5).
Questo il documento: “Napoli 6. Aprile 1816 / Il Segretario di Stato / Ministro di Grazia e Giustizia, e degli Affari Ecclesiastici. All’Intend(ent)e di Capitanata / Il Deputato del Capitolo della Chiesa di Cerignola nell’esporre che la Campana di quella Chiesa sia rotta, ha chiesto di cambiare questa con altra di quelle esistenti nel deposito di Barletta. Vi rimetto la supplica del med(esim)o; affinchè prese le convenienti dilucidazioni, riferiate col parere sull’assunto. Vi ripeto i sentimenti della mia stima. (firmato) N(icola) Detommasi”.
Segue un altro Documento: “Eccellenza – il Can(oni)co Giuseppe de Sanctis deputato del Capitolo della Chiesa Nullius di Cirignola in Capitanata, supplicante umilmente l’espone , come essendosi rotta una Campana del peso di circa cantaja dodeci, che serviva per uso di chiamare tutti i fedeli in Chiesa all’esercizio delle Sacre funzioni, e comechè un tal mezzo s’è reso del tutto inutile per essere la medesima nello stato di non potersene far più uso; così ne ricorre alla religiosità di V. E. acciocchè si benigna di permettere, che la medesima possa essere cambiata con una di quelle esistentino nel deposito di Barletta, obbligandosi il supp(lican)te di corrispondere al dipiù del peso, che vi possa essere, e l’avrà a grazie ut Deus”.
La risposta: “Adì. 8 aprile 1816 / al Il. Sindaco di Cerignola / Per informare V.E. il Seg(retari)o di Stato Ministro di Grazia e giustizia, e degli affari ecclesiastici sulla domanda fatta da cotesto Capitolo di voler cambiare una Campana resa inservibile con una di quelle esistenti nel deposito di Barletta, vi incarico a riferirmi l’occorrente con tutti gli schiarimenti possibili / Vi saluto con istima”.
A margine, sulla sinistra guardando il Documento si legge “Su di una campana / chiesta dal Capitolo / di Cerignola / N(icola) D(etommasi)”. Aggiungiamo che il Sindaco di Cerignola nel 1816 era Domenico Durante.
A tergo del Fascicolo sul margine superiore è scritto: “Cerignola Aprile 1816 / Grazia, e Giustizia / Quel Capitolo domanda una Cam/pana sistente nel Deposito di Barletta”.
Fin qui il Documento, con la richiesta ufficiale. La documentazione, purtroppo, si ferma qui. Non vi è una successiva “corrispondenza”. Probabilmente non se ne fece nulla e non conosciamo quale fosse il motivo o i motivi. A tal proposito, invece, qualche altra informazione possiamo aggiungerla permettendo di arricchire la questione sulla CAMPANA ROTTA e la sua sostituzione. Ma procediamo con ordine.
La richiesta partita nel 1816 ci fa pensare ad un prestigioso programma che la Chiesa Nullius di Cerignola si preparava ad espletare per il raggiungimento di un ambito traguardo ovvero la EREZIONE a CONCATTEDRALE della CHIESA MADRE – PARROCCHIA “SAN PIETRO APOSTOLO” con la nomina del 1° VESCOVO Diocesano. Un grande prestigio per la CHIESA CERIGNOLANA, non più NULLIUS, come lo era da sempre, ma VESCOVILE, CONCATTEDRALE con la CHIESA di Ascoli Satriano. Tutto questo fu sancito dalla BOLLA PONTIFICIA di Erezione e con la ISTITUZIONE della CATTEDRA VESCOVILE si apriva uno scenario che comportava per tutti (CAPITOLO CATTEDRALE, SACERDOTI, CITTADINI, ORDINI RELIGIOSI) enormi vantaggi prestigiosi. Nella “Notificazione al Clero ed al Popolo delle due Diocesi”, dato a Napoli, nel 1919, a firma di Mons. GIOVANNI SODO, Vescovo Ascoli Satriano e Cerignola, leggiamo: “[…] il Sommo Pontefice Pio VII accogliendo i voti e le suppliche della Cittadinanza e del Clero di Cerignola, con la Bolla che comincia Quamquam per nuperrimam del 14 giugno 1819, dichiara che l’Arcipretura Nullius, che da più secoli era di giurisdizione quasi Episcopale, veniva eretta in Sede Vescovile unita aeque principaliter alla Sede Vescovile di Ascoli[…]” (6). Il PRIMO Vescovo delle Sedi unite fu Mons. ANTONIO NAPPI (*Livardi di Nola (NA) 22.1.1752 †Nola (NA) 2.5.1830) avendo avuto la Nomina regia per Ascoli Satriano il 20 marzo 1818 e la Nomina pontificia per le Sedi unite il 20 luglio 1819 (7).
Il programma prevedeva lavori di restauro, di ampliamento e quindi anche di rendere funzionale il complesso delle CAMPANE. Come ribadito poc’anzi, la CAMPANA LESIONATA, probabilmente, non era più stata sostituita e delle tre doveva essere la CAMPANA più GRANDE. Due antiche CAMPANE datate 1792 (8) sono rimaste sull’antico CAMPANILE del 1599 (9), mentre la TERZA, la più grande, ebbe una sorte diversa. Ci duole, purtroppo, non poter fornire nessun tipo di dati né ICONOGRAFICI, né EPIGRAFICI riportati della CAMPANA LESIONATA. Nessuno si è mai preoccupato nel passato di registrare connotazioni e caratteristiche delle campane. Sappiamo, altresì, che questa CAMPANA fu rifusa e donata dal CAPITOLO CATTEDRALE e portata nella nuova CATTEDRALE – DUOMO “TONTI”. La cerimonia solenne di Inaugurazione dell’apertura del DUOMO fu effettuata il 14 settembre 1934. Ma lasciamo la parola alla memoria scritta: “DIARIO DEI FESTEGGIAMENTI – Benedizione delle campane – I festeggiamenti per l’inaugurazione del Duomo si possono considerare incominciati con la bella cerimonia della benedizione delle campane, svoltasi sul ripiano della scalea del Duomo il 2 settembre. Le campane sospese a delle travi rivestite di foglie e fiori attirarono sin dal mattino il pubblico in folla, accorso per ammirare l’opera della Fonderia Giustozzi di Trani. Le quattro campane formano una massa bronzea di 25 quintali circa, di cui la più grande pesa q.li 10 e kg. 60. E’chiamata “Maria di Ripalta” e porta impressa all’Effigie della nostra Celeste Patrona, quelle di S. Trifone, S. Pietro Apostolo e il SS. Crocifisso. Essa non è se non la campana grande dell’antica Cattedrale offerta dal Capitolo perché fosse rifusa e intonata alle altre, ciò che si è fatto a spese del Comitato per i lavori straordinari, presieduto dal Podestà Comm. Dott. Alfredo Reibaldi. Nel labbro è ricordato Fr. Vittorio Consigliere, che la benedisse. Intorno alle Immagini vi sono motti in latino […]” (10).
Da sempre ci siamo chiesti come riuscissero a portare su e giù dal Campanile della Chiesa Madre, le pesanti Campane: La CAMPAMA GRANDE, quella “ROTTA”, ma anche le altre del 1792 e sicuramente quelle precedenti del ‘500. Questo è un particolare che, probabilmente, non è conosciuto da tutti e noi siamo felici di rivelarlo.
Durante i lavori di RESTAURO della CHIESA MADRE effettuati nel 1977, che seguivo molto spesso, ebbi modo di vedere, il 27 febbraio 1977 in una mia visita, un singolare particolare emerso a seguito della rimozione dell’intonaco presso la VOLTA che sovrasta l’ingresso della Sacrestia. Si rese palese una vistosa e grande TOMPAGNATURA a forma CIRCOLARE, riempita con mattoni recenti murati in modo disordinato. Questa scoperta mi riportò a quanto avevo appreso, sin dal 1974, da un Documento fotocopiato. Riporto, a tal riguardo, quanto viene scritto nel su indicato Documento relativo alla descrizione della CHIESA MADRE nel 1840: “[…] Perpendicolarmente, quasi al Vano della detta Sacrestia, vedesi un forame dell’ampiezza di pal. 6. In quadro, coverto di legname, costruito a bella posta nelle occorrenze della salita delle Campane sul Campanile, che non forma alcun diturpamento […]” (11). A fine Restauro è stato passato lo scialbo sia sui vari conci litici, che vanno a costituire la volta di questo ambiente, che sull’intera TOMPAGNATURA. L’effetto di tale intervento è notevole. Due FOTOGRAFIE della SOPRINTENDENZA ne sono la testimonianza del PRIMA e del DOPO (12). Sarebbe stato significativo, a mio avviso, pur passando lo scialbo sulla TOMPAGNATURA, aver trovato il modo per lasciare un “SEGNO” forte come TESTIMONIANZA ad onore della “memoria storica”. Adesso chi visita la CHIESA MADRE nulla VEDRA’ ma, almeno SAPRA’.
Alle notizie fin qui riportate ci piace aggiungere, dei due SACERDOTI Procuratori del Capitolo “S.PIETRO APOSTOLO”, riportati sulle due CAMPANE, della CHIESA NULLIUS di Cerignola, i dati riferiti al decesso (13):
– Il Rev.do Canonico Capitolare Don FILIPPO MARATIA muore il 1° agosto del 1803 a 76 anni e viene seppellito nella Chiesa Madre;
– Il Rev.do Canonico Capitolare Don SABINO NOE’ muore il 28 marzo del 1809 a 65 anni e viene seppellito nella Chiesa Madre.
*Ringrazio Mons. NUNZIO GALANTINO, già Parroco della Chiesa “San Francesco d’Assisi” per avermi autorizzato ad accedere sui tetti della Chiesa, il 17.01.1983 per effettuare delle fotografie.
*Ringrazio Don GIUSEPPE GAETA, Parroco della Chiesa “San Francesco d’Assisi” per aver autorizzato il giovane Valerio Calvio ad accedere sui tetti della Chiesa, il 3.11.2014, autorizzandone le riprese fotografie, per conto mio, del campanile, campane, cupolette…
Bibliografia e Note
(1) – Si veda MATTEO STUPPIELLO, Le Campane, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno V – n. 10 – 30 Gennaio 1983, p. 5; MATTEO STUPPIELLO, San Pietro apostolo: note storiche, epigrafiche e iconografiche, in SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, A S.E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel suo ingresso a Cerignola, 29 giugno 1986 Festa dei SS. Pietro e Paolo App., Edito dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”- Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano, San Ferdinando di Puglia, 1986, pp. 9-10. Nella suddetta pubblicazione viene riportata, a p. 9, per la prima volta la ISCRIZIONE in latino della seconda campana.
(2) – Si ringrazia la Prof. ssa GIUSTINA SPECCHIO per la trascrizione e la traduzione delle iscrizioni in latino.
(3) – MATTEO STUPPIELLO, La infinita storia della Chiesa Madre: la richiesta di sostituire una campana rotta 1816 – Cerignola, 11 Marzo 2018 – www.archeoclubcerignola.com.
(4) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – Intendenza, Governo, Prefettura di Capitanata – Affari Ecclesiastici, busta 2, fascicolo 49: “Il capitolo di Cerignola domanda una campana esistente nel deposito di Barletta. 1816”.
(5) – All’epoca era DIRETTORE l’egregio Dott. PASQUALE DI CICCO, che ringrazio con profonda stima per la collaborazione sempre prestatami e che mi consentì di effettuare fotocopia e di pubblicarlo).
(6) – GIOVANNI SODO, Notificazione al Clero ed al Popolo delle due Diocesi, Napoli, 1919, p. 1.
(7) – SALVATORE DELVECCHIO-MATTEO STUPPIELLO, A S.E. MONS. GIOVANNI BATTISTA PICHIERRI. LA DIOCESI DI CERIGNOLA-ASCOLI SATRIANO NELL’ARALDICA EPISCOPALE (1819 – 1991), San Ferdinando di Puglia, 1991, seconda di copertina; TAV. I r. e v.; AA.VV., Cronotassi iconografica e araldica dell’episcopato pugliese, RRGIONE PUGLIA – ASSESSORATO ALLA CULTURA, UNIONE REGIONALE DEI CENTRI DI RICERCHE STORICHE ARTISTICHE ARCHEOLOGICHE E SPELEOLOGICHE DI PUGLIA, Bari, 1986, pp. 98-103. Le SCHEDE su “Cerignola” e “Ascoli Satriano” sono a cura di MATTEO STUPPIELLO del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – Cerignola.
(8) – MATTEO STUPPIELLO, San Pietro Apostolo: note storiche epigrafiche e iconografiche, in SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, A S. E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo coadiuvatore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel suo ingresso a Cerignola, 29 giugno 1986 festa dei SS. Pietro e Paolo App.,San Ferdinando di Puglia, 1986, pp. 9-10.
(9) – Ibid., p. 1.
(10) – “DIARIO DEI FESTEGGIAMENTI – Benedizione delle campane”, in “VITA NOSTRA” – Bollettino Interdiocesano delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola – ANNO II – N. 21 – Cerignola, 1° Settembre 1934 – NUMERO SPECIALE per la INAUGURAZIONE DEL DUOMO “TONTI” DI CERIGNOLA, Cerignola, Prem. Tip. PESCATORE, p. 14. Questo “Numero Speciale” mi è stato donato dalla Sig.na Leonarda Davilio il 10.9.1989.
(11) – [TEODOSIO DIBISCEGLIA], Descrizione del 1.9.1840 nella vertenza tra Mensa Vescovile e Capitolo Cattedrale, p. 51. La citazione è incompleta in quanto del documento, che è a stampa, mi furono dati in fotocopia solo pochi fogli e senza titolo completo. Chi mi fece le fotocopie e me ne fece omaggio fu Don Antonio Occhionegrelli nel 1974, allora era Cancelliere Vescovile.
(12) – AA.VV., Restauri in Puglia 1971-1983 II, Ministero per i Beni culturali e Ambientali – Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia, Schena Editore, Fasano di Brindisi, 1983, p. 281, foto 40.10; p. 284, foto 17.
(13) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – CATTEDRALE DUOMO “TONTI”- CERIGNOLA –“ARCHIVIO PARROCCHIALE 1569” – Dai Registri dei Defunti: ”Defunti / 1801” (D. Filippo Maratia); (D. Sabino Noè) “Libro de’ / Morti / comincia / dall’Anno 1809” – Colgo l’occasione per ingraziare Don PIO CIALDELLA, PARROCO della CATTEDRALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI” per avermi dato la possibilità di consultare, trascrivere e pubblicare, tali documenti, sin dagli inizi degli anni ’80. La ricerca la effettuai presso la “CANONICA”, ubicata in Piazza Duomo 22/A, della PARROCCHIA, sopra indicati, dove, allora erano custoditi in un unico ARMADIO tutti i volumi di NASCITA-BATTESIMI-MATRIMONI-CRESIMA-MORTE.
Cerignola, 30 Maggio 2020 Matteo Stuppiello