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NEL MUSEO ETNOGRAFICO L’ABITO ROSSO DEL CIRENEO DONATO DA GIUSEPPE CONTE NEL 1992

E’ già la SETTIMANA SANTA il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la Sede locale dell’Archeoclub d’Italia e il Museo Etnografico Cerignolano (1979) vogliono portare a conoscenza della presenza nella seconda Sala, ed esattamente nella Vetrina dove sono esposte le divise Confraternali e Sacerdotali, dell’ABITO ROSSO con relativo CAPPUCCIO e FUNE (cintola), indossato nelle processioni della SETTIMANA SANTA dal CIRENEO  o PORTACROCE o CRISTO ROSSO con CORONA di Spine e a piedi nudi.

I riti della Settimana Santa hanno scandito nel nostro popolo da sempre un rigoroso appuntamento annuale pieno di profonda spiritualità e sentita devozione. Delle processioni non abbiamo, purtroppo, una documentazione storica sul loro svolgimento nei secoli anteriori al XVIII. Notizie sicure le attingiamo dallo Statuto di Fondazione della Confraternita di Santa Maria della Pietà, risalente al 1786, che ebbe l’approvazione regia insieme alla Confraternita di Maria SS.ma Addolorata in pari data. Rileviamo dal suddetto documento, al capitolo III, che i confrati, fra gli altri obblighi, “sono tenuti anche a frequentare ed assistere, con tutta solennità e devozione, agli esercizi spirituali, che dureranno dal martedì di Passione sino al Mercoledì Santo; nel Giovedì Santo, vestiti in sacco, a visitare processionalmente i Sepolcri ed intervenire nelle solite e consuete processioni” (1).

Purtroppo non sappiamo chi fossero i vari partecipanti a queste processioni della Settimana Santa né se già nel ‘700 partecipassero i “portacroce” o “cirenei”. La Prof.ssa Maria Conte così descrive questo personaggio nel suo libro “Tradizioni popolari di Cerignola”, Cerignola, 1910 a p. 33: “[…] il giovedì e il venerdì Santo vanno in giro per le vie principali “i pappalusce (uomini riuniti in Confraternite) uno di loro rappresenta Cristo spirante. E’ vestito di rosso, ha la croce sulle spalle, la corona di spine…senza punte! La corda alla cintura, i piedi scalzi […]” (2). E’ senz’altro un personaggio problematico ed unico che tanta emozione e contrizione suscita in chi lo osserva durante le processioni.

Al MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO uno di questi “CRISTI ROSSI” o “PORTACROCI”, il più anziano, volle donare il 13 ottobre 1992 il suo VESTITO, il CAPPUCCIO rosso e il CORDONE da cintura. Collocati nella già menzionata vetrina sin dal 1992, furono donati dal Sig. GIUSEPPE CONTE, il nostro “cireneo” che, il 20 del mese di ottobre, mi onorò di una sua visita sul Museo, esprimendo segni di gratitudine e soddisfazione nel rivedere il suo antico abito del “Cristo Rosso” nella vetrina, custodito a futura memoria. L’abito e il cordone, presenti insieme alle divise delle nove Confraternite laicali, sono appartenuti al nonno Giuseppe sin dal 1815; il cappuccio risale al 1923 appartenuto a Peppino Conte. La tunica, di pesante panno rosso, reca i segni del tempo: sgualciture, cuciture, rattoppi, ma, nel complesso, risulta in un buono stato di conservazione. Giuseppe Conte, autista in pensione, è nato a Cerignola il 4.3.1901 da Francesco e Rosa Ladogana, muore a Roma il 24.3.1993 (3) . Mi informava che l’abito è quello originario del nonno Giuseppe, nato a Napoli e trasferitosi a Cerignola, dove esercitò il mestiere di barbiere e sposò Nunzia Petruzzi; in seguito fu portinaio del Municipio. I Conte hanno sempre partecipato alla processione del Giovedì Santo che usciva dalla Chiesa di Sant’Antonio di Padova, dove officia la Confraternita di Santa Maria della Pietà; dal 1923 si era trasferito a Roma, veniva ogni anno il Giovedì Santo per partecipare alla processione come “CRISTO ROSSO”. La processione della Pietà, che usciva la mattina alle ore 8,00 e rientrava alle ore 10,30, nel 1950 fu trasferita alla sera dalle 20,00 dalle 22,30 con altra statua singola che andava a sostituire il Gruppo della Vergine con in grembo il Figlio già Morto. La sostituzione si era necessaria perché in contrasto con la liturgia, in quanto giovedì Santo il Cristo risultava già morto e vi è un’altra processione, quella della Desolata, che esce dall’antica Chiesa di Sant’Agostino nel Centro Storico nel tardo pomeriggio di Venerdì Santo. Giuseppe Conte vi partecipò ininterrottamente fino al 1981, anno in cui fu investito da un’auto che gli procurò fratture alla gamba e, quindi, passò il “testimone” ad altra persona.

Cerignola, 12 aprile 2017                              Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

  • ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLICappellano Maggiore – Statuti e Congregazioni, b. 1212, f. 27; MATTEO STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI-XX), in Le confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCIAtti del seminario internazionale di studi 27-28-29 aprile 1989 – Bari – CENTRO RICERCHE DI STORIA RELIGIOSA IN PUGLIA, Editore Schena, Fasano (BR), 1990, p. 490; Statuto Organico della Opera Pia Monte Fornari, Cerignola, 1909, p.29.
  • MARIA CONTE (Prof.), Tradizioni popolari di Cerignola – Con prefazione di G. Pitrè, Cerignola, MCMX, Premiata Tip. Edit. “SCIENZA E DILETTO” TARONNA, pp. 32-33.
  • GIUSEPPE CONTE (*Cerignola 4.3.1901 †Roma 2.4.1993) figlio di Francesco e di Rosa Ladogana. Per la ricerca anagrafica, si ringrazia l’amico collaboratore NICOLA BORRELLI.

Si vedano inoltre:

ROBERTO CIPRIANI – GIOVANNI RINALDI – PAOLA SOBRERO, Il Simbolo conteso – Simbolismo politico e religioso nelle culture di base meridionali, con prefazione di ALFONSO MARIA DI NOLA, Roma, 1979, Editrice Ianua.

ROBERTO CIPRIANI, Il Cristo Rosso – Riti e simboli, religione e politica nella cultura popolare, introduzione di Emile Poulat, Roma, 1985, editrice Ianua.

SALVATORE DELVECCHIO, Cerignola – “Nota storica” di Stuppiello – Appuntamento coi riti della Settimana santa, in “PUGLIA” 10 aprile 1993, p. 20.

MICHELE CIANCI, Il Museo etnografico s’arricchisce di un nuovo reperto, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 15 Aprile 1993.

MATTEO STUPPIELLO, I riti della Settimana Santa a Cerignola, in “MERIDIANO 16” – Settimanale di informazione e dibattito culturale, Anno VIII – n. 16, 30 aprile 1993, Lucera, p. 2.

1 – Cerignola – Sala Mostre “Servo di Dio Mons. Antonio Palladino” Corso Aldo Moro, 89 – L’abito originale appartenuto al Sig. Giuseppe Conte – Foto Michele Braschi 04.04.2017

2 – Cerignola – Sala Mostre “Servo di Dio Mons. Antonio Palladino” Corso Aldo Moro, 89 – L’abito originale appartenuto al Sig. Giuseppe Conte – Foto Michele Braschi 04.04.2017

3 – Cerignola – Chiesa di Sant’Antonio di Padova – La statua in cartapesta di Maria Desolata che usciva in processione il Giovedì Santo – In primo piano il compianto Mons. Vincenzo D’Alessandro – Foto Matteo Stuppiello 15.04.1976

4 – Cerignola – Processione che usciva il Giovedì Santo dalla Chiesa di Sant’Antonio da Padova, dove officia la Confraternita di Maria SS.ma della Pietà (1786) – Particolare il Sig. Giuseppe Conte il “Cristo Rosso”- Foto Matteo Stuppiello 15.04.1976

5 – Cerignola – Processione che usciva il Giovedì Santo, con la Statua della Vergine Desolata che si venerava nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova, dove officia la Confraternita di Maria SS.ma della Pietà (1786) – Particolare, I Confratelli aprono la Processione – Foto Matteo Stuppiello 15.04.1976

6 – La foto è tratta da: ROBERTO CIPRIANI, Il Cristo Rosso – Riti e simboli, religione e politica nella cultura popolare, introduzione di Emile Poulat, Roma, 1985, editrice Ianua.