L’impegno ultradecennale del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, dell’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola e del MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO hanno sin da subito sensibilizzato i cittadini alla tutela dei Beni Culturali, permettendo così, nel 1990, il recupero di una testimonianza LITICO-EPIGRAFICA risalente al secolo XVIII.
A seguito della segnalazione del 12 maggio 1990 ad opera del Sig. MATTEO LISANTI, nostro attivo donatore-collaboratore, in data 13 agosto 1990 ci fu donata da parte dell’amico Sig. ILARIO FRACCAROLI (1) un manufatto litico datato 1739.
Il MONOLITE, una breccia calcarifera della misura di cm. 56 x cm. 26,37 (articolazione della modanatura) x cm. 27,50, presenta uno specchio epigrafico di cm. 56 x cm. 28,5 con lettere di cm. 2,5 nelle linee 1-2-4, di cm. 4 nelle linee 3-5.
Il donatore mi informò di averlo recuperato alcuni anni prima del ’90 nella discarica di una MASSERIA posta tra Ordona e Orta Nova, anche se avanzava delle perplessità circa l’esattezza dell’ubicazione. Il manufatto è da considerarsi “erratico” dato che, considerata la polimodanatura, dapprima probabilmente faceva parte come elemento dello stipite di un ingresso e successivamente riutilizzato. Forse è da inquadrarsi in quei numerosi lavori di ricostruzione effettuati dopo il devastante terremoto del marzo 1731, che colpì tutta la Capitanata arrecando lutti e notevolissimi danni. Quanto appena affermato traspare dal testo dell’ISCRIZIONE esaminato dalla Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO, nostra Socia prematuramente venuta a mancare recentemente.
La FAMIGLIA RINALDI, della quale si menziona un certo TOMMASO, è annoverata tra le famiglie più conosciute nella Cerignola del SETTE-OTTOCENTO e fra le più ricche proprietarie terriere (i DURANTE, i GALA, i TONTI …) che possedeva masserie, pascoli ed altro nei territori finitimi a Cerignola e in tutti i REALI SITI.
Il MONOLITE, in data 26.8.1990, veniva collocato in una Sala del Museo Etnografico Cerignolano, dopo aver proceduto alla Segnalazione dello stesso all’Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni AA. AA.AA. SS. di Puglia (Bari), inviata con Raccomandata semplice, prot. N. 995 del 27 8.1990 (2). Il 13 novembre 1990 (3), la medesima Soprintendenza ci autorizzava a tenere l’ISCRIZIONE presso il MUSEO.
Riportiamo, a proposito, il testo sulla testimonianza LITICO-EPIGRAFICA scritto dalla cara GIUSTINA SPECCHIO: “Il testo dell’iscrizione è il seguente:
COMMODIS TOT INCOMMODIS.
UT POSTERI GAUDENTE
THOMAS RINALDO
STUDIUM CUI[D]AM(QUE DELIGENTER ADHIBUIT A.S. MDCCXXXIX.
(Secondo le opportunità pur con tante contrarietà, affinchè i posteri potessero godere, Tommaso Rinaldi si applicò a qualsivoglia attività con zelo, nell’anno della salute 1739).
Come già detto ci appare chiaro il riferimento al terremoto del 1731: Tommaso Rinaldi, probabilmente proprietario del terreno e dei fabbricati rurali annessi, dovette effettuare lavori di ricostruzione e volle attestare con la predetta iscrizione, che reca la data 1739, il suo impegno ad utile dei posteri. L’iscrizione si distribuisce su cinque linee con la caratteristica alternanza di altezza delle lettere; in particolare rilievo, come il più delle volte accade, sono il nome del committente e la data, rispettivamente collocati alla linea tre e alla linea cinque. Interessante la paronomasia nella prima linea nella quale troviamo l’accostamento di due parole di significato contrario che definiscono la presenza di momenti sfavorevoli che non hanno abbattuto chi era desideroso di ricostruire la sua fortuna a vantaggio dei discendenti. Probabile errore di incisione si individua nella parola GAUDENT che si ritiene debba essere sostituita dal congiuntivo GAUDEANT attribuendo all’UT valore finale. L’integrazione data alla seconda parola della linea quattro viene suggerita dalle lettere presenti e dall’esiguo spazio della zona corrosa che consente l’inserimento di una sola lettera; del resto il testo è chiaro nel suo contenuto facendo riferimento alla diligente operosità di Tommaso Rinaldi che vuole attestare l’applicazione a diverse attività che le circostanze potevano suggerirgli: Caratteristica del Settecento è l’utilizzazione della sigla A.S. ad indicare l’anno con preciso riferimento a quella rinascita laicale che si verificò nel periodo illuministico”.
Cerignola, 26 agosto 2019 Matteo Stuppiello
Bibliografia e Note
(1) – ILARIO FRACCAROLI (*Verona 21/1/1941 +Verona 21/9/2011). Il caro ILARIO è stato un attivissimo collaboratore delle nostre Istituzioni Culturali. Sempre pronto a venire in aiuto per il trasporto di manufatti, di vario genere, molto pesanti e ingombranti. Lo stesso impegno con sincero entusiasmo e profondo spirito di collaborazione profondeva per il RECUPERO degli stessi, senza fine di ILARIO e i suoi FRATELLI, conosciuti da sempre come proprietari del punto ristoro e sosta per i camionisti, il “MOTEL LA VERONESE”, avevano in dotazione automezzi con gru elevatrici ed altri attrezzi atti al recupero e trasporto di materiali. Era dotato di una innata ABILITA’ per trattare questi materiali particolari, fortemente a rischio durante i vari movimenti. Esprimo all’indimenticabile amico ILARIO i miei sensi di profonda GRATITUDINE unitamente agli AMICI, SOCI, COLLABORATORI e DONATORI delle ISTITUZIONI CULTURALI che mi onoro di presiedere.
(2) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – Posta in uscita.
(3) – Ibid., posta in entrata.
Echi di stampa
- [DOMENICO FRASCOLLA], Cerignola – l’attività culturale del Museo etnografico, in “IL QUOTIDIANO di FOGGIA” – 14 Settembre 1990, p. 9.
- MICHELE CIANCI, Museo alla “civiltà del grano” ancora ritardi nell’istituzione, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 15 Settembre 1990, p- III. Voglio precisare che per questo articolo c’è stato un fraintendimento da parte della redazione nell’attribuzione sulla scelta del titolo. Infatti il titolo attribuito all’articolo e il contenuto del testo nulla hanno a che vedere.
- [SALVATORE DELVECCHIO], Cultura – Un manufatto litico del 1739 donato dal signor Lisanti – Museo Etnografico di Cerignola – Tanti i reperti “rivitalizzati”, in “PUGLIA” – 26 Settembre 1990, p. 12.
- MATTEO STUPPIELLO, A Cerignola l’iscrizione spiegata, in “MERIDIANO 16” – Settimanale di informazione e dibattito, Lucera – Anno V – n. 38, 30 Novembre 1990, p. 5.