Quanto c’è da scrivere ripercorrendo il nostro vasto AGRO ricchissimo di insediamenti antropici sin dal NEOLITICO. Insediamenti che si stratificano senza soluzione di continuità, altri che si interrompono, altri ancora che “risorgono” per brevi periodi soprattutto nel MEDIOEVO ed è proprio nel tardo MEDIOEVO che tanti agglomerati urbani i CASALI man mano si spopolano, si desertificano con la migrazione dalla campagna in città.
Parliamo di una vasta contrada “S. Marco”, anch’essa in alcune parti ARCHEOLOGICA, propaggine della finitima “PIGNATELLA di SOPRA”.
Riporto la prima parte della SEGNALAZIONE all’Autorità competente, effettuata dallo scrivente nella qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”: “Mi pregio segnalare la contrada “S. Marco”, già nota con la limitrofa “Pignatella di Sopra”, per precedenti rinvenimenti da me effettuati e segnalati a codesta Soprintendenza, sulla Strada omonima a circa 4 Km. da Cerignola verso Canosa […]”.
Così iniziava la mia NOTA scritta del RINVENIMENTO ARCHEOLOGICO nell’ OLIVETO di famiglia, inviata “Al Soprintendente alle Antichità’ – TARANTO”, il 18.2.1982 – prot. n. 192, a nome del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”. La stessa nota , in pari data, per posta Raccomandata e Ricevuta di Ritorno, viene inviata alla Dr.ssa MARIA LUISA NAVA – ISPETTRICE alle ANTICHITA’ – Sezione di FOGGIA; al SOPRINTENDENTE per i Beni AA.AA.AA.SS. della Puglia – BARI.
Il terreno di mia proprietà, per circa oltre un paio di ettari, presenta in superficie una ricca serie di FRAMMENTI relativi a MANUFATTI CERAMICI. Massiccia la presenza di grossolani frammenti di TEGOLE PIATTE con bordi rialzati, (potrebbero risalire all’epoca DAUNIA, ROMANA, PALEOCRISTIANA, MEDIOEVALE ), numerosissimi minuti frammenti di CERAMICA a VERNICE ROSSA del tipo ARETINO, di VERNICE NERA di Egnazia (GNATHIA), di CERAMICA ACROMA (con orli, fondi, anse, basi, molti con decorazioni plastiche e plastiche incise), alcuni frammenti di CERAMICA GEOMETRICA DAUNIA; alcune SCHEGGE di SELCE dal colore grigio chiaro; alcuni pezzi litici di FONONILTE TRACHITICA facenti parte di MACINE di GRANO, risalenti al periodo DAUNIO; alcune PRIRAMIDETTE in cotto utilizzate come CONTRAPPESO per la tessitura .
Notevole, invece, è la presenza delle SCORIE, provenienti dalla lavorazione del FERRO. I reperti, di varia grandezza, raggiungono il peso di alcuni chili; si presentano con la superficie esterna vetrosa, dovuta al repentino raffreddamento dei componenti mineralogici assumendo una struttura vetrosa, mentre l’interno è bolloso-cavernoso nel quale la componente gassosa-volatile è rimasta imprigionata dagli strati superficiali vetrosi e, quindi, si è raffreddata più lentamente. Le suddette scorie risultano concentrate nella mia proprietà e sono assenti negli appezzamenti limitrofi. Oltre alle SCORIE suddette, vi sono anche grandi frammenti di agglomerati di argilla “colata” durante la cottura dei manufatti. Sono testimoni di una cattiva cottura dei manufatti dove l’argilla si è fusa assumendo un caratteristico andamento a “onde” e si possono notare, nel nostro caso, COPPI posizionati uno sull’altro fusi e piegati. Possiamo desumere, quindi, della presenza FORNI per il FERRO e le FORNACI per la cottura degli oggetti e tegole d’argilla.
Si notano anche strutture murarie, realizzate in blocchi piccoli di roccia sedimentaria ovvero con arenaria e grossi ciottoli fluviali, oltre poi ad un vastissimo acciottolato, dove gli elementi litici risultano posti in opera con ordine e continuità. Il tutto lascia supporre che l’antichissimo centro abitato che interessava le contrade “S. Marco-Pignatella di Sopra” con annesse necropoli a grotticella, avesse dei piccoli insediamenti satelliti, adibiti a zone ARTIGIANALI. Forse una di queste zone di produzione era l’insediamento in oggetto, con forni per la lavorazione del ferro o di altri metalli, con Fornaci e annesse strutture per abitazioni, magazzini, etc.
Il 28 ottobre 1977 , alle ore 11:30 arriva in Piazza Duomo il Dott. ETTORE DE JULIIS, Soprintendente all’Archeologia di Bari e Direttore del Museo Archeologico di Bari, venuto su invito mio e del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, per un significativo sopralluogo archeologico. Siamo stati nelle Contrade “S. Marco – Pignatella di Sopra” e “Le Torri Ducali”. Poi ci siamo diretti in Via S. Martino, 41, Sede della nostra Istituzione Culturale: ha esaminato i vari reperti (frammenti), provenienti da varie contrade archeologiche del nostro agro. Molte sono state le mie domande sui vari reperti dal punto di vista temporale, sulla funzionalità, sulla tipologia. Alcune, ad esempio: – D. Come mai nel mio oliveto ho riscontrato la massiccia presenza di grossi CIOTTOLI del tipo fluviale e molti conci di pietra ARENARIA, inoltre non è stato trovato materiale in PIETRA calcare? Ancora altra domanda: facevo presente che durante i lavori di aratura si potevano notare nella zona dove si presenta un DOSSO tracce di FONDAMENTA di costruzioni. Questo fa pensare nel lontano passato alla presenza di abitazioni? R. Le COSTRUZIONI potevano benissimo esserci e fatte in CIOTTOLI e COTTO, ovvero la base veniva fatta da CIOTTOLI cementati ed i muretti costruiti in cotto di argilla, costruzioni del periodo DAUNIO. Il Dott. DE JIULIIS affermava che questo tipo di costruzioni le aveva trovate eseguendo gli scavi a Monte Sannace. Altra domanda sull’abbondante presenza, sempre nella stessa zona “S. Marco” di scorie bollose. R. – Sono scorie della lavorazione del ferro. Nella zona erano presenti dei forni per questo tipo lavorazione.
In definitiva penso che l’insediamento ubicato nella contrada “S. MARCO” nel mio oliveto, debba risalire nel periodo più florido, al periodo della civiltà DAUNIA.
Cerignola, 21 Marzo 2019 Matteo Stuppiello
Bibliografia
– [SALVATORE DELVECCHIO], Cerignola – Un centro abitato che aveva anche insediamenti artigianali – Resti neolitici in contrada S. Marco, in “PUGLIA” – Quotidiano di vita regionale – 8 giugno 1982.
– MICHELE CIANCI, Individuato sito archeologico vicino a Cerignola, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 22 giugno 1986.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Scorie provenienti dalla lavorazione del Ferro – Foto Matteo Stuppiello.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Scorie provenienti dalla lavorazione del Ferro – Foto Matteo Stuppiello 16.3.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Massolitico portato in superficie durante i lavori di aratura negli anni 70 – Foto Matteo Stuppiello 26.2.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Particolare di alcuni Ciottoli Fluviali diffusi sulla superficie – Foto Matteo Stuppiello 26.2.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Particolare di alcuni grossi “Frammenti” ricavati dalla frantumazione di grossi lastroni di Arenaria – Foto Matteo Stuppiello 26.2.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Particolare di un grosso Tufo Carparo – Foto Matteo Stuppiello 26.2.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Un grosso “Coagulo” proveniente dalla presenza di Fornaci – Si possono notare gli strati dei manufatti, risultato di una cattiva cottura della terracotta – Foto Matteo Stuppiello 12.3.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Un grosso “Coagulo” proveniente dalla presenza di Fornaci – Si possono notare una serie di bolle diffuse – Foto Matteo Stuppiello 12.3.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – “Frammenti” di Roccia Lavica Folonite-Trachite appartenenti a Macine di Grano del periodo Daunio – Foto Matteo Stuppiello 16.3.2019.
Cerignola – Contrada “S. Marco” – Grosso “Frammento” di Roccia Lavica Folonite-Trachite appartenenti a Macine di Grano del periodo Daunio – Foto Matteo Stuppiello 16.3.2019.
[SALVATORE DELVECCHIO], Cerignola – Un centro abitato che aveva anche insediamenti artigianali – Resti neolitici in contrada S. Marco, in “PUGLIA” – Quotidiano di vita regionale – 8 giugno 1982.
MICHELE CIANCI, Individuato sito archeologico vicino a Cerignola, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” – 22 giugno 1986.