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UN RARO CAPITELLO PALEOCRISTIANO DEL VI SEC. d.C. SCOPERTO NEL 1985 E CONSERVATO PRESSO IL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979)

UN RARO CAPITELLO PALEOCRISTIANO DEL VI SEC. d.C. SCOPERTO NEL 1985 E CONSERVATO PRESSO IL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979)

La vasta zona archeologica in agro di Cerignola, denominata “Salice”, ha restituito alla collettività un manufatto litico archeologico di notevolissimo valore testimoniativo, ascrivibile all’epoca  PALEOCRISTIANA.

Tale rinvenimento è stato reso possibile grazie alla solerte, vigile e rigorosa indagine sul TERRITORIO del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, dell’Archeoclub d’Italia APS Sede di Cerignola e del Museo Etnografico Cerignolano (1979), istituzioni attive da diversi decenni ed aventi all’attivo una serie di rinvenimenti e scoperte, sempre segnalati alle Soprintendenze competenti nel pieno rispetto e nel reciproco spirito collaborativo. Oggi, vogliamo ricordare il rinvenimento verificatosi nel luglio del 1985.

In questo articolo, voglio riportare le diverse fasi del RINVENIMENTO, del RECUPERO,della SEGNALAZIONE alla SOPRINTENDENZA di Bari, del SOPRALLUOGO, della DIVULGAZIONE e dell’“affidamento” del CAPITELLO litico al Museo Etnografico Cerignolano (1979), LUOGO RITENUTO IDONEO dalla Soprintendenza ai Monumenti di Bari:  

29 giugno 1985. Il nostro collaboratore, Sig. Michele Pastore, trattorista, mi informava di aver individuato, in contrada “Salice” e, in particolare, sul marciapiede che perimetrava un fabbricato ubicato in un appezzamento agricolo, un CAPITELLO litico adagiato a terra. L’amico Michele,ritenendo di essere di fronte ad un manufatto litico di notevole importanza, ebbe modo di informare sia il proprietario, il Sig. Antonio Castellano, suo amico per il quale effettuava alcuni lavori di aratura, sia le nostre Istituzioni Culturali.

1° luglio 1985. Alle ore 20.30, come da accordi e con il pieno consenso del proprietario, lo scrivente unitamente alla Prof.ssa Giustina Specchio, componente delle nostre Istituzioni Culturali, e al Sig. Michele Pastore, nostro attivo collaboratore, ci recammo, con la mia auto, in contrada “Salice”. Superato il passaggio a livello e la curva, con una distanza da Cerignola di circa Km. 6,500,  giungemmo nella proprietà del Sig. Antonio Castellano. Percorso l’appezzamento, ci avvicinammo alla piccola costruzione ove sul lato sinistro vi era il CAPITELLO, di bella fattura e integro. Indescrivibile fu l’emozione di questo rinvenimento. Effettuai delle DIAPOSITIVE e, alle 21:02, provvedemmo al RECUPERO del CAPITELLO e alla conseguente custodia presso il Museo Etnografico Cerignolano, collocandolo nella SALA LITOTECA, a seguito del consenso ricevuto da parte del proprietario terriero.  

 – 7 luglio 1985. Dopo un attento studio sul CAPITELLO litico, mi recai a CIMITILE di (Nola) per visitare il COMPLESSO BASILICALE PALEOCRISTIANO. Tale visita fu preparata sia (sin dal luglio del 1982) dalla mia annuale frequentazione di Napoli per poter effettuare ricerche mirate sulla STORIA di Cerignola presso l’ARCHIVIO di STATO, la BIBLIOTECA NAZIONALE “Vittorio Emanuele III” e altre BIBLIOTECHE e ARCHIVI, che dal nostro rinvenimento del SARCOFAGO PALEOCRISTIANO (VI secolo d. Cr.) nel 1979, in contrada SALICE. Per tali ragioni, avevo sempre mirato all’opportunità di recarmi a CIMITILE, non molto distante da Napoli,  per poter, eventualmente, trovare elementi artistici similari e comparativi al nostro SARCOFAGO e su altri sarcofagi. Il rinvenimento del CAPITELLO mi spronò ulteriormente ad andarci. ll 7 luglio del 1985, mi recai a Napoli e, se non ricordo male, nello stesso giorno, dopo una breve sosta per lasciar il borsone presso la PENSIONE AMBRA del gentilissimo Sig. Vincenzo Abete, in Via Mezzocannone, con l’ausilio del pullman di linea,  giunsi a CIMITILE. A seguito di alcune informazioni ricevute, mi fu indicato il notissimo BAR AZZURRO per avere notizie in merito della visita al complesso basilicale paleocristiano. Giunto al suddetto BAR, il gestore, facente parte della conosciuta Famiglia Manganelli, mi indicò gli orari e giorni di apertura per la visita del complesso. Lo stesso ebbe modo di informarmi che suo fratello, il Prof. Franco Manganelli, aveva pubblicato un libro dal titolo “Il Cimiterio – Continuità di un luogo sacro” (1). Non ricordo, ad onor del vero, se lo acquistai dallo stesso o a Napoli in una delle diverse librerie fornitissime di LIBRI sulla sezione STORICA di Napoli e del Regno delle Due Sicilie.  Tornai a CIMITILE nel giorno di apertura per la visita. Mi ritrovai catapultato in una realtà piacevolmente condivisa, affascinato in modo trascendentale per la ricchezza artistica delle numerose strutture e decorazioni, ancora oggi superstiti. Sosta dopo sosta, arrivai al noto e visitatissimo QUADRIPORTICO di San FELICE. Vedo, osservo e analizzo i numerosi e vari CAPITELLI che sovrastano le rispettive COLONNE. Lo sguardo si fermò su due specifici CAPITELLI che ritengo molto similari al nostro CAPITELLO di contrada “Salice. Mi resi conto che la nostra era stata una bella SCOPERTA, veramente ECCEZIONALE della quale l’intera COMUNITA’ CERIGNOLANA può e deve vantare ORGOGLIO.  

28 luglio 1985. In qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” inviai all’ Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia – BARI, mediante Raccomandata con ricevuta di ritorno, la segnalazione con a seguito una Nota, prot. n. 593, circa il reperto in oggetto, il CAPITELLO. Si riporta il testo: “Mi pregio segnalarLe il rinvenimento, effettuato in data 1.7.1985, di un manufatto litico tardo-antico, un capitello, monolite con echino a foglie e a volute: Misura 28x40x40. Il rinvenimento è stato possibile, grazie alla collaborazione del Sig. Michele Pastore, il quale ci indicava la presenza dell’oggetto in contrada “Salice” nella proprietà del Sig. Antonio Castellano. Il reperto si ritiene notevole perché inserito nella zona in cui fu rinvenuto il Sarcofago paleocristiano, dallo stesso Centro. Il manufatto, attualmente, risulta collocato presso il Museo Etnografico Cerignolano. Distintamente – IL PRESIDENTE / Prof. Matteo Stuppiello” (2).

3 settembre 1985. In tale data, mi giunse dall’ Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia – Bari, in qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la seguente lettera: “Bari, 3.9.1985 – Prot. N. 12055 / 1658 V. / RACC.Ta – OGGETTO: CERIGNOLA (FG) – Segnalazione  rinvenimento capitello in contrada “Salice”. In riferimento Vs. nota del 28.7.1985 n. 593, si comunica che un funzionario della scrivente eseguirà un sopralluogo il giorno 19 p.v. in caso di Vs. disponibilità si prega di dare conferma telefonica alla dott.ssa Marisa Milella – firmato  IL SOPRINTENDENTE (Arch. Riccardo Mola) – MM / gr” (3).

12 dicembre 1985. Mi giunse, ulteriormente, dall’Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia – Bari, in qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, una ulteriore comunicazione scritta: “Bari, 12 dicembre 1985, prot. 17601 / 2056 V Racc. – OGGETTO: “CERIGNOLA(FG) – Segnalazione rinvenimento capitello in Contrada “Salice” – In riferimento vs. Note del 3.9.1985 n. 12055 / 1658 v. si sollecita un contatto telefonico per stabilire la data del sopralluogo – firmato IL SOPRINTENDENTE (Arch. Riccardo Mola) – MM m” (4). A mia discolpa, questo sollecito può essere giustificato dal fatto che, in questo periodo storico a cui mi riferisco, attraversavo personalmente un momento assai delicato per dei gravi problemi di salute accorsi e vissuti da un mio stretto congiunto. 

11 aprile 1986. L’atteso sopralluogo dei Funzionari della Soprintendenza, dopo aver avuto frequenti contatti telefonici, ebbe luogo nella suddetta data alla presenza della Dott.ssa MARISA MILELLA dell’Ufficio Vincoli, della Dott.ssa MARGHERITA PASQUALE dell’Ufficio Catalogo e il fotografo. Giunsero da Bari alle ore 10.15. I visitatori ebbero modo di effettuare una serie di sopralluoghi. Il primo sopralluogo fu effettuato presso la nostra sede, in Via S. Martino n. 45, per avere contezza dei “FRAMMENTI” ceramici, da me rinvenuti a TORRE ALEMANNA e segnalati alla Soprintendenza. La seconda visita-sopralluogo presso TORRE ALEMANNA, dove ebbi modo sia di indicare il punto esatto del rinvenimento (fu in assoluto il primo rinvenimento della CERAMICA del “TIPO TORRE ALEMANNA”) che nella CHIESA di TORRE ALEMANNA per verificare i seguenti interventi non autorizzati: la rimozione violenta e scellerata delle due MENSOLE dell’ALTARE MAGGIORE (non più ritrovate) in stile barocco e scolpite in pietra leccese restaurato unitamente a tutta la Chiesa, nel 1750, dall’Abate Commendatario Pasquale Acquaviva d’Aragona; la verifica di una porta aperta nella parete (poi chiusa), subito dopo l’ingresso sulla destra; la forzata chiusura della finestra posta nel timpano sovrastante l’ingresso della Chiesa e la colpevole scomparsa dell’unica campana del 1644 dedicata a San Leonardo. Tutte  le succitate segnalazioni sono state effettuate dallo scrivente. Il terzo sopralluogo ci vide spostarci in contrada “Salice” per poter prendere visione della vasta contrada e la precisa localizzazione del punto esatto del rinvenimento del CAPITELLO. Per ultimo, presso la sede del Museo Etnografico Cerignolano per vedere e fotografare il CAPITELLO litico e un PILASTRINO in marmi policromi facente parte dell’artistica BALAUSTRA della settecentesca Chiesa dell’Assunta. Il pilastrino veniva recuperato dal collaboratore Sig. Marino Divittorio in una discarica a cielo aperto tra i materiali di risulta. Il reperto veniva già da più anni custodito dallo stesso per poi essere donato al Museo in data 18.7.1985, prontamente segnalato dallo scrivente alla Soprintendenza.

5 maggio 1986.  In tale data, veniva  prodotto un “COMUNICATO STAMPA” a firma de “IL PRESIDENTE / (Prof. Matteo Stuppiello) / del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”. Il Comunicato stampa veniva inviato per posta alla STAMPA e T.R.C. – Cerignola, alle Emittenti Televisive Regionali nelle loro Sedi: Telecolor Regione, Telenorba, Telefoggia, Teleradioerre, R.T. F., Canosa Centro (5). Il 6.5.1986 veniva inviato alla Direzione TV3  (Bari) (5).  

10 maggio 1986. Mi giunse dall’Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia – Bari, in qualità di Ispettore Onorario della Soprintendenza per il Comune di Cerignola e come Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la seguente comunicazione scritta: “Bari, 10 maggio 1986, prot. N. 12055 / 16043 / C RACC. – Risposta a note n. 593-598 – OGGETTO: CERIGNOLA (FG) – Collocazione reperti segnalati” – La scrivente, a seguito di sopralluogo effettuato da un suo funzionario, presa visione dei reperti segnalati, un capitello lapideo ed un frammento d’altare in marmi policromi, riconosce quale idonea la attuale ubicazione di entrambi i reperti nelle sale del Museo Etnografico Cerignolano, come da accordi verbalmente intercorsi con l’Egregio presidente del centro in indirizzo – firmato IL SOPRINTENDENTE (Arch. Riccardo Mola) MP / ts” (6).  

16 maggio 1986. Con prot. n. 90, lo stesso comunicato stampa veniva inviato dal Prof. Matteo Stuppiello, in qualità dei Ispettore Onorario ai Monumenti e alle Antichità del Comune di Cerignola, al Prof. COSIMO D’ANGELA – Taranto (7).  

Dati SALIENTI sul CAPITELLO LITICO  ascrivibile all’epoca PALEOCRISTIANA.

Il reperto è un CAPITELLO litico aventi misure cm. 28 x cm. 40 x cm. 40, ascrivibile al periodo TARDO-ANTICO. Scolpito in  BRECCIA CALCAREA, riconducibile ad una CALCILUTITE, tranne in qualche parte, risulta essere  INTEGRO e in buono stato di conservazione. Rigoroso, severo e sobrio nel suo modellato, reca i segni e gli attributi che lo classificano tra i capitelli richiamantesi al tipo corinzio. Il nostro manufatto ha un ABACO modellato ai quattro vertici con piccole VOLUTE AGGETTANTI. L’ECHINO porta incise quattro FOGLIE d’ACANTO, semplici e lineari che originano alla base del capitello, nel punto mediano, confluendo fino a risolversi a sua volta in corrispondenza delle stesse soprastanti, relative all’abaco. Manca del COLLARINO, probabilmente portato dal FUSTO. La sobrietà e lo stile molto semplice permettono di ricondurlo al reperto, della stessa epoca, del SARCOFAGO PALEOCRISTIANO in STILE RAVENNATE del VI sec. d.C., rinvenuto dallo stesso Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, nel 1979, nella medesima contrada “SALICE” e ora alloggiato nell’atrio del vecchio Palazzo Carmelo, già sede del Municipio. Troviamo  due CAPITELLI SIMILARI nel rinomatissimo complesso paleocristiano di CIMITILE, nella Chiesa dedicata a S. Felice ed esattamente nel QUADRIPORTICO, ornanti due colonne databili tra il IV e il VI secolo d.C. Il nostro CAPITELLO va ad aggiungersi ad altri cinque che arricchiscono  e danno tono al nostro patrimonio artistico: QUATTRO li troviamo nella “Sala dei CAPITELLI” (sec. XIII)  di TORRE ALEMANNA a Borgo Libertà e il QUINTO (secc. XI-XII) nella Chiesa MADRE.

Cerignola, 1 agosto 2024                                              Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

(1) – MARCO  MANGANELLI, Il Cimiterio – Continuità di un luogo sacro – Edizioni “Hyria” – TIP.  G. SCALA – NOLA 1980, fig.re 6-7.

(2) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” –  Posta in uscita – fs. 1985.

(3) – ibid. – Posta in entrata – fs. 1985. (4)

(4) – ibid. – Posta in entrata – fs. 1985.

(5) – ibid. – Posta in uscita – fs. 1986.

(6) – ARCHIVIO MATTEO STUPPIELLO – ISPETTORE ONORARIO DEL COMUNE DI CERIGNOLA – Posta in entrata – fs. 1986.

(7) – ibid. – Posta in uscita – fs. 1986.

Echi di STAMPA:

[LUIGI METTA], Nella zona archeologica del Salice – Recuperato a Cerignola capitello del VI secolo d. C., in “IL TEMPO / PUGLIA”, Anno XLIII, N. 124, 11 maggio 1986, p. 14.

MICHELE CIANCI, Rinvenuto capitello del sesto secolo, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 13 maggio 1986, p. 11.

SALVATORE DELVECCHIO, Cerignola, dove la cultura è latitante – Nel disinteresse generale emerge l’impegno del centro “Torre Alemanna”, in “PUGLIA” – Quotidiano di vita regionale -20 maggio 1986, p. 16.

MATTEO STUPPIELLO, Reperti del Salice, in “La Cicogna” – Quindicinale di vita Cerignolana – Anno VIII – n. 17 – 30 maggio 1986, p. 6.


1 – Cerignola – Contrada “Salice” – Capitello Paleocristiano – Foto Matteo Stuppiello 01.07.1985.

2 – Cerignola – Contrada “Salice” – Capitello Paleocristiano – Foto Matteo Stuppiello 01.07.1985.

3 – Cerignola – Contrada “Salice” – Capitello Paleocristiano – Foto Matteo Stuppiello 01.07.1985.

4 – Cerignola – Contrada “Salice” – Capitello Paleocristiano – Foto Matteo Stuppiello 01.07.1985.

5 – Cerignola – Contrada “Salice” – Capitello Paleocristiano – Foto Matteo Stuppiello 01.07.1985.

6 – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” –  Posta in entrata – fs. 1985.

7 – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” –  Posta in entrata – fs. 1985.

8 – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” –  Posta in entrata – fs. 1986.

9 – [LUIGI METTA], Nella zona archeologica del Salice – Recuperato a Cerignola capitello del VI secolo d. C., in “IL TEMPO / PUGLIA”, Anno XLIII, N. 124, 11 maggio 1986, p. 14.

10 – MICHELE CIANCI, Rinvenuto capitello del sesto secolo, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 13 maggio 1986, p. 11.

11 – SALVATORE DELVECCHIO, Cerignola, dove la cultura è latitante – Nel disinteresse generale emerge l’impegno del centro “Torre Alemanna”, in “PUGLIA” – Quotidiano di vita regionale -20 maggio 1986, p. 16.

12 – MATTEO STUPPIELLO, Reperti del Salice, in “La Cicogna” – Quindicinale di vita Cerignolana – Anno VIII – n. 17 – 30 maggio 1986, p. 6.